GLI SCRITTI DI ANTONIO CALDARELLA

opera di Valentina MammanaConclusa a Noto il 31 maggio 2009 la manifestazione "Quando l'Arte incontra l'Arte" - Premio Matteo Rosana - Collettiva d'arte Contemporanea, a cura di Valentina Mammana & Corrado Roccaro in collaborazione con l'Associazione CulturArte. Nel contesto di questa manifestazione la Libreria Editrice Urso ha organizzato, in collaborazione con tutte le suddette associazioni e con l'associazione Soleamaro Art Music di Avola Poeticamente vivo - Omaggio ad Antonio Caldarella, con numerosi interventi nella Sala Gagliardi di palazzo Trigona. Quello che segue è uno scritto di Antonio Caldarella, tratto dal Catalogo della manifestazione

Foto ValentinaVALENTINA MAMMANA
Le sue opere sono tracce, segni che diventano parole; come se l'artista grattasse, incidendo, una cera lacca dell'anima, oppure un vinile che suona parole, infatti le stesse escono attraverso i segni. Nelle opere di Valentina Mammana c'è sempre un simbolo o un ipertesto, che comunica i suoi pensieri, le sue sensazioni, le sue emozioni, ma ciò che affascina è la tecnica utilizzata, che nella sua pittura diventa accumulo di materia e materiale; un tuffo nel passato in quei segni arcaici, primitivi graffiati, incisi e urlati dall'artista. L'artista affascinata dalle figurazioni preistoriche incise su pietra, ossa, caverne, e avendo approfondito studi sull'argomento, parte da una certezza, che: "Il segno è sempre esistito, era arte ancor prima che qualcuno lo chiamasse così; era arte quando ancora non esisteva alcuna forma di comunicazione; è diventato comunicazione ancor prima di diventare arte"!!!


Antonio Caldarella

qui a fianco
A Te che non...
opera di Valentina Mammana
2009, mista su tela, cm 40x80

a Marco Urso
Poesia dedicata a Marco Urso in occasione dei suoi 18 anni (17 giugno 2001)

dedica
Oltre i teatri e i cinema che aveva frequentato
Antonio Caldarella riteneva Liliana Calabrese Urso e Ciccio Urso
i "tenutari" di un'altra casa dei sogni,
dove i sogni si fabbricavano più o meno come fanno col pane le panetterie...
Come fare a dimenticare questa dedica di dicembre del 1991?

 
 
Vai alla Homepage
Logo Urso

Torna su