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La Via dei Frati si snoda dalle città di Caltanissetta e San Cataldo, centro della Sicilia, a Cefalù, lungo strade provinciali, trazzere, sterrate e sentieri montani per circa 166 km, suddivisi in 8 tappe. Il cammino prende vita unendo idealmente antichi percorsi di pellegrinaggio diretti verso santuari posti in luoghi isolati, ma ricchi di fascino, o nei pressi di abitati che abbondano di storia e cultura.
Nasce dal desiderio di percorrere a piedi l’entroterra siciliano, così come per secoli hanno fatto i frati questuanti che, dai conventi maggiori, si spostavano fin nelle più remote campagne per raccogliere le offerte in natura da portare ai loro confratelli.
Fino a qualche anno fa, la memoria dei “Monaci di cerca” era viva nei paesi attraversati dalla Via dei Frati, e numerose sono le testimonianze del loro passaggio: dai conventi di Petralia, Gangi, Geraci Siculo, Blufi e Caltanissetta, agli ospizi utilizzati per il periodo estivo come quello presente a Resuttano. Ma non solo. Tra i Frati ricordiamo insigni scultori, che con le loro opere hanno accresciuto talmente il sentimento religioso che molte di queste sono attualmente venerate e hanno creato un vero e proprio movimento di pellegrinaggio continuo nelle chiese e nei santuari dove si trovano, come il Crocifisso di Castel Belici, opera di Frate Innocenzo da Petralia, ed i crocifissi di Frate Umile a Petralia Soprana ed a Geraci Siculo.
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