Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di Santiago => Topic aperto da: Luisa-rilke - 06 Settembre 2011, 17:02
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ciao a tutti ,
scrivo per la prima volta in questo forum ma vi leggo già da tempo.
Ho terminato il mio cammino da Saint Jean P.d.P a Santiago lo scorso 29 agosto ma il mio cuore è rimasto sul cammino . Mi è difficile non pensarci , in uffico, a casa cerco qualcuno che mi ascolti perchè parlare della mia esperienza è diventata un'esigenza ( la rima è venuta per caso!!) .
Succede così anche a voi ? Esiste un antidoto ?
Il mio unico rimedio in questo momento è pensare già ad un altro cammino.....
luisa
PS per Sebastiano : ho la stessa identica foto dei panni stesi a Granon ....troppo forte quel prete!
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Cara Luisa,
come ti capisco, una volta scoperto il mondo pellegrino non sei più come prima. Qualcosa si insedia nel tuo cuore e non ti lascia. Non passa giorno che il ricordo di qualche momento , sensazione, incontro, scoperta non prendano il sopravvento. Dopo diversi cammini sono come al primo passo sul francese. Antidoti non penso ne esistano, ma tu stessa hai già trovato la soluzione, un altro cammino. La forza che ti infonde un passo dopo l'altro sono la garanzia che il tuo cuore è aperto all'incontro, alla scoperta delle cose semplici, alla meraviglia di vedere l'alba sorgere, al godere delle gocce d'acqua che ti scorrono sullla fronte, al non meravigliarti del sorriso di chi incontri, perchè tutto questo il cammino te lo ha donato e tu cerca di viverlo anche nella vita di tutti i giorni. E così sarà buon cammino sempre, antonio
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grazie Antonio pe la bella risposta.
Pensa che oggi nella pausa pranzo sono uscita dall'ufficio con uno zainetto/borsa sulle spalle e
un sorriso sulle labbra pensando che mi mancava persino il gesto di mettermi lo zaino da 9 kg.sulle spalle , che a inizio cammino consideravo un fastidio ma che coi giorni è diventata un'abitudine.
ciao
luisa
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Come dice Antonio , antidoti non credo esistano... e poi perchè, ahahah io da tempo ormai cerco di godermi anche la nostalgia e di annusare l'aria del cammino anche in casa, sul terrazzo o per strada. Che bello lo zaino.
Parlare del cammino diventa un esigenza, ci credo , è un modo anche per condividere l'amore che si è appreso lungo un percorso che ne facilita l'assimilazione.. Centellina tutto come un buon bicchiere di vino o Divino, così non ti perdi nulla , nemmeno dai tuoi stessi racconti.
buon cammino
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Bello il tuo post.............. condivido, in pieno, in toto, senza riserva alcuna.
Cara pellegrina come te ho vissuto e vivo del " mal di camino" .
Nessun ma dico nessun medico ad oggi è riuscito a scoprire il germe che si è annidato nella mente, in ogni mia cellula...... il pensare sempre, a ogni contingenza alla magica esperienza vissuta.
Ricordo la preparazione di avvicinamento, il confrontarmi con altri, chiedere informazioni, non posso non ricordare il conforto di Ciccio Urso e Liliana del forum;
Via, la partenza, il cammino francese, una meditazione lunga 21 giorni;
voler ripercorrere i giorni scelti dal Cristo, dal Buddha, da Maometto verso la loro illuminazione nel magico crogiolo dei luoghi( Via Lattea, tradizioni celtiche, cristiane, simbologia mistico-esoterico) e quanto ricevuto a piene mani dal confronto con i pellegrini lungo le polverose vie .
Dopo respirare, rivedere ad ogni dove immagini, profumi con un comune denominatore............. sussulti e pathos , come il buon vino della roja che muoveva le corde dell'anima.
Ultreya sempre per sempre sorella pellegrina .
Robertoetna