CAMMINI SICILIANI > Cammino ''Madonna delle Milizie''
La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli il 26 maggio 2013
Francesco Urso:
IN PREVISIONE IN SICILIA A SCICLI (RG)
domenica 26 maggio 2013 a partire dalle 17.00
UN INCONTRO DI POETI E PELLEGRINI
SULLA FIGURA E L'ATTUALITÀ
DELLA MADONNA DELLE MILIZIE
a cura del Forum dei cammini europei del pellegrino,
della Libreria Editrice Urso
e dei poeti del gruppo di Facebook
"Libri di-versi in diversi libri"
sul tema:
MADONNA-DONNA - LA SPIRITUALITA’ CHE SI INCARNA NELL'ATTUALITÀ ATTRAVERSO LA POESIA.
Poeti e pellegrini dell'area iblea a confronto
In Spagna la "Reconquista" cattolica dei territori occupati dagli Arabi viene favorita nell'immaginario cattolico dall'intervento salvifico di San Giacomo a cavallo del cavallo bianco; per questa partecipazione violenta agli eventi fu chiamato "Matamoros" e per molti versi questa manifestazione crea ancora sincero imbarazzo in quanti immaginano diversamente l'intervento di un Santo...
In Sicilia, nell'isola occupata allo stesso modo dai Saraceni, eguale operazione di liberazione è affidata all'intervento miracoloso della Madonna delle Milizie, anche lei a cavallo, anche lei con una spada in mano, anche lei "Matamoros"...
MARIA SANTISSIMA DELLE MILIZIE La Festa delle Milizie è nota in tutto il mondo per essere l’unica manifestazione in cui si commemora la discesa della Vergine a cavallo, che, armata di spada, salvò gli sciclitani dalle incursioni saracene.
La "festa delle milizie" ricorda la vittoria dei soldati cristiani guidati dal futuro re normanno Ruggero contro i saraceni, cioè gli arabi guidati dall'emiro BelKar, guerra avvenuta per la conquista della città (1091). Questa la storia.
La leggenda narra che la vittoria dei cristiani avvenne grazie all'apparizione della Madonna guerriera a cavallo, evento che determinò la decisione di Ruggero di far costruire una chiesa in onore della Madonna delle Milizie.
L'evento è ricordato dagli sciclitani con la preparazione di due gruppi che simboleggioano i cristiani e i saraceni pronti a darsi battaglia, da una fiera, da corse di cavalli, l'arrivo dei numerosi fedeli dalle città vicine, ma anche da elementi sacri come la processione della statua della Madonna, il pellegrinaggio fino alla vicina Donnalucata dove, pare, apparve la Madonna in aiuto dei normanni.
(da http://www.folclore.eu/It/Eventi/Italia/Sicilia/Ragusa/Scicli/Festa-della-Madonna-delle-Milizie.html)
NEL TERZO MILLENNIO DOPO CRISTO riteniamo giunto il tempo di rivisitare questi temi della fede poeticamente e con lo spirito dei pellegrini.
PER ADERIRE inviare una e-mail a info@libreriaeditriceurso.com
***************La madonna delle conchiglie
http://www.youtube.com/watch?v=KcRZi9Au7-k
È arrivata restituita dal mare
Senza carte, senza la scorta
Senza permesso, senza passaporto
E di un fuggiasco così come era
Ne abbiamo fatto la madonna nera
Che è la madonna dei naviganti
Protegge gli ospiti come i viandanti
Volta l'onda e poi la rivolta
Mentre tremola sopra la barca
Sopra la barca la portano fuori
Guarnita tutta di conchiglie e fiori
Benedice chi si avventura
Chi ha il cuore saldo e chi si appaura
Chi viene a riva con le fanfare
Chi arriva solo e sputato dal mare
La madonna delle conchiglie
Ha gli occhi come biglie, come coralli
È vestita di drappi azzurri
Come a una perla le fanno ventaglio
Ha lo sguardo dolce e un poco lontano
Di chi per tanto ha navigato invano
Ha lo sguardo dolce e un poco assente
Di chi ti capisce, e non può farci niente
Ma dalla fede della sua gente
Lei non sa come riparare
La guarniscono e danno ai flutti
Le sparano il fuoco e la invocano tutti
La madonna delle conchiglie
È solo una statuetta restituita dal mare
Ti guarda muta, senza parole
E ha il volto tinto di un altro colore
Da chi diverso e così lontano
Se l'è forgiata e dipinta a mano
Un altro popolo, un'altra gente
Con la stessa paura di sempre
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Eppure la madonna delle conchiglie
È un serafino con gli occhi di biglie
http://www.youtube.com/watch?v=MYd8RI8EEpo
Francesco Urso:
SE PER UN ATTIMO OSIAMO TOGLIERTI L'AUREOLA,
È PERCHÉ VOGLIAMO VEDERE QUANTO SEI BELLA A CAPO SCOPERTO
TONINO BELLO: “MARIA Donna dei nostri giorni”
http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria2.htm
Maria viveva sulla terraNon sulle nuvole. I suoi pensieri non erano campati in aria. I suoi gesti avevano come soggiorno obbligato i perimetri delle cose concrete.
Anche se l'estasi era l'esperienza a cui Dio spesso la chiamava, non si sentiva dispensata dalla fatica di stare con i piedi per terra.
Lontana dalle astrattezze dei visionari, come dalle evasioni degli scontenti o dalle fughe degli illusionisti, conservava caparbiamente il domicilio nel terribile quotidiano.
Ma c'è di più: Viveva una vita comune a tutti.
Simile, cioè, alla vita della vicina di casa. Beveva l'acqua
dello stesso pozzo. Pestava il grano nello stesso mortaio. Si sedeva al fresco dello stesso cortile.
Anche lei arrivava stanca alla sera, dopo una giornata di lavoro.
Anche a lei un giorno le dissero: «Maria, ti stai facendo i capelli bianchi». Si specchiò, allora, alla fontana e provò anche lei la struggente nostalgia di tutte le donne, quando si accorgono che la giovinezza sta sfiorendo.
Le sorprese, però, non sono finite, perché venire a sapere che la vita di Maria fu piena di sollecitudini familiari e di lavoro come la nostra, ci rende questa creatura così inquilina con le fatiche umane, da farci sospettare che la nostra penosa ferialità non debba essere poi così banale come noi pensiamo.
Sì, anche lei ha avuto i suoi problemi di salute, di economia, di rapporti, di adattamento. Chi sa quante volte è tornata dal lavatoio col mal di capo, o sovrappensiero perché Giuseppe da più giorni in bottega non aveva molto lavoro.
Chi sa a quante porte ha bussato chiedendo qualche giornata di lavoro per il suo Gesù, nella stagione dei frantoi.
Chi sa quanti meriggi ha malinconicamente consumato a rivoltare il pastrano già logoro di Giuseppe, e ricavarne un mantello perché suo figlio non sfigurasse tra i compagni di Nazaret.
Come tutte le mogli, avrà avuto anche lei dei momenti di crisi nel rapporto con suo marito, del quale, taciturno com' era, non sempre avrà capito i silenzi.
Come tutte le madri, ha spiato pure lei, tra timori e speranze, nelle pieghe tumultuose dell'adolescenza di suo figlio.
Come tutte le donne, ha provato pure lei la sofferenza di non sentirsi compresa, neppure dai due amori più grandi che avesse sulla terra. E avrà temuto di deluderli. O di non essere all'altezza del ruolo.
E, dopo aver stemperato nelle lacrime il travaglio di una solitudine immensa, avrà ritrovato finalmente nella preghiera, fatta insieme, il gaudio di una comunione sovrumana.
Santa Maria, donna feriale, forse tu sola puoi capire che questa nostra follia di ricondurti entro i confini dell' esperienza terra terra, che noi pure viviamo, non è il segno di mode dissacratorie.
DON TONINO BELLO
Nato a Lecce nel 1935, sacerdote nel ‘57, vescovo di Molfetta, in Puglia nel 1982, nel 1985 presidente del
Movimento internazionale “Pax Christi”. Balzò agli onori della cronaca mobilitando la sua Diocesi contro
l’insediamento dei caccia bombardieri della Nato nella sua Puglia. Era notato proprio per la sua scelta di una
vita comune, come tutti: Vescovo, prendeva l’autobus, e andava spesso in bicicletta, per non inquinare con
l’auto, discorreva al bar con la gente, era difficile riconoscere la sua dignità dal vestito: la dignità di credente e di Vescovo brillava invece scintillante nei suoi occhi. Forbito e poetico scrittore coniugava il magistero
evangelico con il servizio di persona alle famiglie di sfrattati che aveva accolto nella propria abitazione del
palazzo vescovile. Non temeva di esporsi anche nelle manifestazioni pubbliche partecipando ai cortei non
violenti e pacifisti in occasione dei conflitti internazionali. Ci ha lasciato pagine squisite soprattutto nelle sue
opere di devozione mariana. Morì poco dopo aver partecipato, già gravemente ammalato di tumore, alla marcia a piedi dei 500 su Sarajevo, al tempo dell’occupazione nel conflitto dell’ex Jugoslavia.
robertoetna:
Incontro di fondamentale importanza per lo sviluppo ed il radicamento nel territorio della via francigena siciliana.
Risulta importante la partecipazione dei pellegrini siciliani e di quanti si vogliano cimentare in futuro al più impegnativo camino francese, primitivo, de la plata verso santiago de compostela .
Ultreya
Francesco Urso:
SCICLI, DOMENICA 26 MAGGIO 2013: “DONNA, MADONNA, MA DONNA!”
(A CURA DEL FORUM DEI CAMMINI EUROPEI DEL PELLEGRINO, DELLA LIBR. ED. URSO E DEI POETI DI "LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI")
PROGRAMMA IN VIA DI ELABORAZIONE
Francesco Urso e un gruppo di persone del luogo (Marianna Buscema, Giovanni Portelli, Gaetano Celestre, ecc.) che si riferiranno a Elisabetta Ventura per i collegamenti, coordineranno l’evento previsto a Scicli DOMENICA 26 MAGGIO 2013 sul tema DONNA, MADONNA MA DONNA!
PELLEGRINAGGIO
Si richiede di aderire al pellegrinaggio che partirà venerdì 24 maggio alle ore 6,00 da Avola in direzione di Donnalucata con conclusione della prima tappa a Ispica (circa 30 km);
– la seconda tappa Ispica-Donnalucata (circa 30 km fino a Contrada Eremo delle Milizie, Santuario: N: 36°46’36’’ – E: 14° 39’25’’) sarà realizzata sabato 25 maggio, con partenza alle ore 6,00;
– Domenica è previsto il percorso da Donnalucata a Scicli (circa 8 km) con la partecipazione all'incontro di poeti e pellegrini, con partenza da Donnalucata alle ore 16,30.
TRACCIA DELLA MANIFESTAZIONE
ORE 19,00:
SACRALITÀ DELLA FIGURA FEMMINILE CHE RAGGIUNGE L’APICE NELLA FIGURA DI MARIA MADRE DEL FIGLIO DI DIO (discorso religioso di Marianna Buscema)
– Canti del coro “Abola Chorus” (?)
– Maria è una donna che visse il suo tempo (don Tonino Bello) e che apparve in battaglia in aiuto ai Normanni contro i Mori (Similitudine tra la Madonna delle Milizie e San Giacomo).
– Gaetano Celestre (Cammino Santiago nell'aria vicina a Scicli?)
– Testimonianza di esperienze di cammini di fede di pellegrini in diverse aree del mondo (Italo Benedetti, Roberto Patanè, Liliana Calabrese, Francesco Urso, ecc.).
– Canzone dei pellegrini in francese
– Maria che è venerata anche dai Musulmani (Corano);
DONNE DI LETTERATURA
– Concetta Puglisi (?), Maria Restuccia (?)
– MARIA OGGI Attualizzazione del ruolo della donna Maria oggi (lettura passi Don Tonino Bello)
– DONNA MADRE
– donna madre che lotta per il figlio drogato (lettura di un brano del libro di Catinello-Malignaggi ("Come potrò dire a mia madre che ho paura?") e canzone “Cantico dei drogati” di De Andrè (Liliana Calabrese voce e chitarra);
– Donne siciliane protagoniste di impegno civile (In associazioni di volontariato, “Mamme del NO MUOS”, ecc.);
– LA DONNA VITTIMA DI VIOLENZE
– casi di violenza sulle donne nell’aria di Scicli nell’Italia pre-unitaria (Francesco Urso);
– signora Portelli (Vestiti nell’Ottocento sciclitano);
– Storia di Maruzza: Domenico Giansiracusa
– (lettera di una donna al suo violentatore, canzone Mia Martini “Donne sole”…);
– la donna usata (prostituzione) poesia su argomento, canzone Lucio Battisti “Anche per te” (Liliana Calabrese voce e chitarra).
Lo sviluppo del tema sarà fatto su varie forme di comunicazione:
– Relazioni brevi su vari argomenti;
– Recitazione di poesie (Carmela Di Rosa, Domenico Giansiracusa, Sebastiano Artale, Cetta Lentinello, Mary Di Martino, ecc.);
– Canti.
Si chiede di dare la propria adesione e di collegarsi anche alla pagina interna al FORUM dei cammini europei del pellegrino e a quella dell’evento in Facebook.
pagine di riferimento in rete:
https://www.facebook.com/pages/Scicli-domenica-26-maggio-2013-Donnamadonna-nel-Terzo-Millennio/352706651502009?fref=ts
http://www.libreriaeditriceurso.com/public/santiago/forum/index.php?topic=1222.msg3639#msg3639
RECAPITI TELEFONICI:
Francesco Urso: tel. 3463310824 - Elisabetta Ventura: tel. 3929833529
ACCETTEREMO fino al 10 maggio l'eventuale adesione al programma di altri poeti.
Francesco Urso:
APPELLO A TUTTI I PELLEGRINI SICILIANI: PARTECIPATE!!!
Sei un poeta, o conosci un poeta che può intervenire in questo nostro incontro?
Il 26 saremo a Scicli (Rg) come sempre per un evento da ricordare, in cui tutti assieme, poeti e pellegrini, daremo il meglio di noi...
Ti aspettiamo... Passa parola! Contattaci, se vuoi sapere di più
(Elisabetta Ventura, Ciccio Urso, Marianna Buscema, Gaetano Celestre).
mailto:info@libreriaeditriceurso.com
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