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MIO CAMMINO, di Federico Guastella

(1/1)

Francesco Urso:


MIO CAMMINO

Il cammino mi chiama ed io attraverso
vicoli e strade, lunghi sentieri
di polvere e fatica.
Mi inoltro in fitti boschi senza raggi
di sole, osservo fiumi tumultuosi e laghi
dove svuoto la mente.
Resto senza fiato dinanzi all’azzurro
rosato dell’imbrunire e a notte gli occhi
si colmano di stelle.
Sulla pelle incontri di bene e di male,
destini intrecciati e momenti
che separano da caldi rapporti.
Quanto gioiosi gli istanti di noi
avvinti al rigoglioso noce
che ci vide innamorati.
E legami invisibili scorgo in questo cammino:
coincidenze, enigmi, visioni dell’anima
come uccelli dal forte cinguettio!
Rifletto. Mi vedo un dondolio di emozioni
aperte al futuro.
E come reliquia le raccolgo nel palmo.
E sono viandante, e mi penso radice d’alberi,
e cerco in ogni cosa le profondità dell’essere.
Mi attraversa l’infinito in modi sempre nuovi,
ritma tempi e luoghi: lietamente
mi immergo nell’energia oscura
chiamata Amore.

paolalopez118:
Molto bella questa poesia complimenti per quelle parole

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