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OLTRE IL CAMMINO... => Testimonianze dei pellegrini - Diari => Topic aperto da: primo - 13 Settembre 2008, 12:38

Titolo: Cammino Francese: da Puente la ReÏna a Estella
Inserito da: primo - 13 Settembre 2008, 12:38
Uscendo da Puente la ReÏna si attraversa il famosissimo ponte che la moglie di Sancho III detto El Fuerte, chiese al marito di costruire in favore dei pellegrini. Strana mania, questa dei re cattolici di dedicare soldi ed energie al Cammino di Santiago, ma anche segno storico evidente dell'importanza anche sociopolitica che il Cammino ebbe ai tempi della "reconquista" cristiana. Per noi pellegrini, d'altra parte, attraversare il citato ponte costruito a tipica sella d'asino, Ë anche l'occasione per un'ultima foto a questa incantevole cittadina di Navarra.
In realt‡ la tappa non Ë delle migliori, si percorrono strade di campagna che attraversano grandi vitigni, quasi ad indicarci che ci avviciniamo alla zona pi? nota della penisola per la produzione di vini di alta qualit‡: la Rioja.
Comunque il percorso Ë vario, si attraversano boschetti e zone ombrate, si attraversano strade provinciali e si lascia un pensiero ai cippi che ricordano altri pellegrini che in questo tratto sono stati vittime di incidenti o di attacchi cardiaci.
Il percorso scorre facile, alternando piccole salite a discese per nulla impegnative, un buon tratto per sperimentare la tenuta dei nostri sandali su sterrato: approfittatene.
Cirauqui, isolato paesotto a met‡ del percorso, ci fa sudare un pÚ, trovandosi in cima ad una colinette. Non attraversatelo in fretta e date un'occhiata all'albergue privato che ospita pellegrini: Ë una delle migliori strutture che ho incontrato. Pulita, assolutamente spaziosa e dotata di terrazza ampia per riposarsi mentre i panni si asciugano...Una visita alla chiesa di fronte ed una foto alla lapide che ricorda i caduti della tragedia spagnola del 1936. La sera, si cena in grotta su tavoloni comuni dove scambiare chiacchiere e ridere con gli altri. Insomma, se siete un pÚ stanchi, Ë il momento di prendervi una pausa: Cirauqui ve la offre.
Uscendo dal paese, vi capiter‡ di incontrare le evidenti tracce di una calzada romana, cioË di una strada costruita dai legionari della XI Legio, ai tempi della occupazione romana di quasi tutta la penisola iberica. Fa un certo effetto, almeno agli italiani, trovare in questi luoghi le stesse pietre, gli stessi canaletti per le ruote, le stesse geometrie di incastro che si possono vedere sulla via Appia antica o ai Fori imperiali a Roma. E' un tratto breve (non paragonabile al lungo tratto di calzada romana che si trova sulla Via de la Plata o a MËrida), ma sufficente a farci capire quante testimonianze romane sono presenti sul Cammino, come quelle di Castrojeriz, Fromista o le terme di Astorga.
Proseguiamo ancora su sentieri intervallati da brevi tratti asfaltati, fino ad imboccare una discesa non ripida che ci conduce direttamente ad Estella, il cui nome deriva direttamente da estrella, cioe' stella. Citt‡ piacevole e caratterizzata da una grande piazza centrale a forma rettangolare, tipica della Spagna, dove ci sar‡ possibile godere dell'ospitalit‡ dell'ottimo albergue de peregrinos che si incontra non appena arrivati sulla sinistra.
La tappa non Ë stata difficile, se siamo in forze possiamo sicuramente farci un giro per la citt‡ vecchia, prenderci una tapas verso sera oppure, in alternativa, cenare all'unico ristorante cinese della citt‡ che si trova a due passi dalla stazione ferroviaria.
Estella, per molti che non hanno il tempo necessario per proseguire, Ë anche la tappa finale del primo tratto del Cammino (ci si arriva infatti in una settimana da Saint Jean).
Per due volte mi Ë capitato di accompagnare pellegrini alla stazione del bus, da dove la linea "estrellesa" ti riporta a Pamplona e da lÏ ovunque... LÏ, in quella stazione, mi imbattei anni or sono in un bordon (il bastone) evidentemente abbandonato da un pellegrino che tornava a casa. C'era un biglietto: "I'm coming from Saint Jean to Santiago". Colsi al volo il desisderio dello sconosciuto pellegrino di lingua anglosassone che avrebbe voluto che almeno il suo bastone giungesse alla meta, la qual cosa feci per i restanti 600 Km circa, avendo cura di lasciarlo a Plaza de Obraidoiro con un biglietto che diceva "I am just arrived!"