Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso

CAMMINI SICILIANI => Cammino ''Madonna delle Milizie'' => Topic aperto da: Francesco Urso - 09 Novembre 2012, 18:20

Titolo: La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli il 26 maggio 2013
Inserito da: Francesco Urso - 09 Novembre 2012, 18:20
IN PREVISIONE IN SICILIA A SCICLI (RG)
domenica 26 maggio 2013 a partire dalle 17.00
UN INCONTRO DI POETI E PELLEGRINI
SULLA FIGURA E L'ATTUALITÀ
DELLA MADONNA DELLE MILIZIE

(https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/1043_441812515856332_463205218_n.jpg)
a cura del Forum dei cammini europei del pellegrino,
della Libreria Editrice Urso (http://www.libreriaeditriceurso.com/)
e dei poeti del gruppo di Facebook
"Libri di-versi in diversi libri (https://www.facebook.com/groups/libridiversi.indiversilibri/?ref=ts&fref=ts)"

sul tema:
MADONNA-DONNA - LA SPIRITUALITA’ CHE SI INCARNA NELL'ATTUALITÀ ATTRAVERSO LA POESIA.
Poeti e pellegrini dell'area iblea a confronto
In Spagna la "Reconquista" cattolica dei territori occupati dagli Arabi viene favorita nell'immaginario cattolico dall'intervento salvifico di San Giacomo a cavallo del cavallo bianco; per questa partecipazione violenta agli eventi fu chiamato "Matamoros" e per molti versi questa manifestazione crea ancora sincero imbarazzo in quanti immaginano diversamente l'intervento di un Santo...
In Sicilia, nell'isola occupata allo stesso modo dai Saraceni, eguale operazione di liberazione è affidata all'intervento miracoloso della Madonna delle Milizie, anche lei a cavallo, anche lei con una spada in mano, anche lei "Matamoros"...
MARIA SANTISSIMA DELLE MILIZIE La Festa delle Milizie è nota in tutto il  mondo per essere l’unica manifestazione in cui si commemora la discesa  della Vergine a cavallo, che, armata di spada, salvò gli sciclitani  dalle incursioni saracene.
 La "festa delle milizie" ricorda  la vittoria dei soldati cristiani guidati dal futuro re normanno  Ruggero contro i saraceni, cioè gli arabi guidati dall'emiro BelKar,  guerra avvenuta per la conquista della città (1091). Questa la storia.
La  leggenda narra che la vittoria dei cristiani avvenne grazie all'apparizione della Madonna guerriera a cavallo, evento che determinò la decisione di Ruggero di far costruire una chiesa in onore della Madonna delle Milizie.
L'evento è ricordato dagli  sciclitani con la preparazione di due gruppi che simboleggioano i  cristiani e i saraceni pronti a darsi battaglia, da una fiera, da corse  di cavalli, l'arrivo dei numerosi fedeli dalle città vicine, ma anche da  elementi sacri come la processione della statua della Madonna, il  pellegrinaggio fino alla vicina Donnalucata dove, pare, apparve la  Madonna in aiuto dei normanni.
(da http://www.folclore.eu/It/Eventi/Italia/Sicilia/Ragusa/Scicli/Festa-della-Madonna-delle-Milizie.html (http://www.folclore.eu/It/Eventi/Italia/Sicilia/Ragusa/Scicli/Festa-della-Madonna-delle-Milizie.html))
NEL TERZO MILLENNIO DOPO CRISTO riteniamo giunto il tempo di rivisitare questi temi della fede poeticamente e con lo spirito dei pellegrini.
PER ADERIRE inviare una e-mail a info@libreriaeditriceurso.com

***************
La madonna delle conchiglie
http://www.youtube.com/watch?v=KcRZi9Au7-k# (http://www.youtube.com/watch?v=KcRZi9Au7-k#)
È arrivata restituita dal mare
Senza carte, senza la scorta
Senza permesso, senza passaporto
E di un fuggiasco così come era
Ne abbiamo fatto la madonna nera
Che è la madonna dei naviganti
Protegge gli ospiti come i viandanti
Volta l'onda e poi la rivolta
Mentre tremola sopra la barca
Sopra la barca la portano fuori
Guarnita tutta di conchiglie e fiori
Benedice chi si avventura
Chi ha il cuore saldo e chi si appaura
Chi viene a riva con le fanfare
Chi arriva solo e sputato dal mare
La madonna delle conchiglie
Ha gli occhi come biglie, come coralli
È vestita di drappi azzurri
Come a una perla le fanno ventaglio
Ha lo sguardo dolce e un poco lontano
Di chi per tanto ha navigato invano
Ha lo sguardo dolce e un poco assente
Di chi ti capisce, e non può farci niente
Ma dalla fede della sua gente
Lei non sa come riparare
La guarniscono e danno ai flutti
Le sparano il fuoco e la invocano tutti
La madonna delle conchiglie
È solo una statuetta restituita dal mare
Ti guarda muta, senza parole
E ha il volto tinto di un altro colore
Da chi diverso e così lontano
Se l'è forgiata e dipinta a mano
Un altro popolo, un'altra gente
Con la stessa paura di sempre
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Eppure la madonna delle conchiglie
È un serafino con gli occhi di biglie

http://www.youtube.com/watch?v=MYd8RI8EEpo# (http://www.youtube.com/watch?v=MYd8RI8EEpo#)
Titolo: MARIA Donna dei nostri giorni - Maria viveva sulla terra. Non sulle nuvole
Inserito da: Francesco Urso - 11 Aprile 2013, 11:12
SE PER UN ATTIMO OSIAMO TOGLIERTI L'AUREOLA,
È PERCHÉ VOGLIAMO VEDERE QUANTO SEI BELLA A CAPO SCOPERTO

(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcShEj57e1bIRjM5EQ8qpAEpAcF0pO4_g-scXYgte5b-AsrL8Js6OA)
TONINO BELLO: “MARIA Donna dei nostri giorni”
http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria2.htm (http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria2.htm)
Maria viveva sulla terra
Non sulle nuvole. I suoi pensieri non erano campati in aria. I suoi gesti avevano come soggiorno obbligato i perimetri delle cose concrete.

Anche se l'estasi era l'esperienza a cui Dio spesso la chiamava, non si sentiva dispensata dalla fatica di stare con i piedi per terra.

Lontana dalle astrattezze dei visionari, come dalle evasioni degli scontenti o dalle fughe degli illusionisti, conservava caparbiamente il domicilio nel terribile quotidiano.

Ma c'è di più: Viveva una vita comune a tutti.

Simile, cioè, alla vita della vicina di casa. Beveva l'acqua

dello stesso pozzo. Pestava il grano nello stesso mortaio. Si sedeva al fresco dello stesso cortile.

Anche lei arrivava stanca alla sera, dopo una giornata di lavoro.

Anche a lei un giorno le dissero: «Maria, ti stai facendo i capelli bianchi». Si specchiò, allora, alla fontana e provò anche lei la struggente nostalgia di tutte le donne, quando si accorgono che la giovinezza sta sfiorendo.

Le sorprese, però, non sono finite, perché venire a sapere che la vita di Maria fu piena di sollecitudini familiari e di lavoro come la nostra, ci rende questa creatura così inquilina con le fatiche umane, da farci sospettare che la nostra penosa ferialità non debba essere poi così banale come noi pensiamo.

Sì, anche lei ha avuto i suoi problemi di salute, di economia, di rapporti, di adattamento. Chi sa quante volte è tornata dal lavatoio col mal di capo, o sovrappensiero perché Giuseppe da più giorni in bottega non aveva molto lavoro.

Chi sa a quante porte ha bussato chiedendo qualche giornata di lavoro per il suo Gesù, nella stagione dei frantoi.

Chi sa quanti meriggi ha malinconicamente consumato a rivoltare il pastrano già logoro di Giuseppe, e ricavarne un mantello perché suo figlio non sfigurasse tra i compagni di Nazaret.

Come tutte le mogli, avrà avuto anche lei dei momenti di crisi nel rapporto con suo marito, del quale, taciturno com' era, non sempre avrà capito i silenzi.

Come tutte le madri, ha spiato pure lei, tra timori e speranze, nelle pieghe tumultuose dell'adolescenza di suo figlio.

Come tutte le donne, ha provato pure lei la sofferenza di non sentirsi compresa, neppure dai due amori più grandi che avesse sulla terra. E avrà temuto di deluderli. O di non essere all'altezza del ruolo.

E, dopo aver stemperato nelle lacrime il travaglio di una solitudine immensa, avrà ritrovato finalmente nella preghiera, fatta insieme, il gaudio di una comunione sovrumana.

Santa Maria, donna feriale, forse tu sola puoi capire che questa nostra follia di ricondurti entro i confini dell' esperienza terra terra, che noi pure viviamo, non è il segno di mode dissacratorie.


(http://2.bp.blogspot.com/_4MyiLU988RY/TO05aLXSuEI/AAAAAAAAAEQ/b2ImLjSpMzA/s1600/tonino_bello1.JPG)
DON TONINO BELLO
Nato a Lecce nel 1935, sacerdote nel ‘57, vescovo di Molfetta, in Puglia nel 1982, nel 1985 presidente del
Movimento internazionale “Pax Christi”. Balzò agli onori della cronaca mobilitando la sua Diocesi contro
l’insediamento dei caccia bombardieri della Nato nella sua Puglia. Era notato proprio per la sua scelta di una
vita comune, come tutti: Vescovo, prendeva l’autobus, e andava spesso in bicicletta, per non inquinare con
l’auto, discorreva al bar con la gente, era difficile riconoscere la sua dignità dal vestito: la dignità di credente e di Vescovo brillava invece scintillante nei suoi occhi. Forbito e poetico scrittore coniugava il magistero
evangelico con il servizio di persona alle famiglie di sfrattati che aveva accolto nella propria abitazione del
palazzo vescovile. Non temeva di esporsi anche nelle manifestazioni pubbliche partecipando ai cortei non
violenti e pacifisti in occasione dei conflitti internazionali. Ci ha lasciato pagine squisite soprattutto nelle sue
opere di devozione mariana. Morì poco dopo aver partecipato, già gravemente ammalato di tumore, alla marcia a piedi dei 500 su Sarajevo, al tempo dell’occupazione nel conflitto dell’ex Jugoslavia.
Titolo: Re:La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli in 26 maggio 2013
Inserito da: robertoetna - 15 Aprile 2013, 21:50
Incontro di fondamentale importanza per lo sviluppo ed il radicamento nel territorio della via francigena siciliana.
Risulta importante la partecipazione dei pellegrini siciliani e di quanti si vogliano cimentare in futuro al più impegnativo camino francese, primitivo, de la plata verso santiago de compostela .
Ultreya
Titolo: Re:La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli in 26 maggio 2013
Inserito da: Francesco Urso - 30 Aprile 2013, 19:59
SCICLI, DOMENICA 26 MAGGIO 2013: “DONNA, MADONNA, MA DONNA!”
(https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcShEj57e1bIRjM5EQ8qpAEpAcF0pO4_g-scXYgte5b-AsrL8Js6OA)
(A CURA DEL FORUM DEI CAMMINI EUROPEI DEL PELLEGRINO, DELLA LIBR. ED. URSO E DEI POETI DI "LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI")

PROGRAMMA IN VIA DI ELABORAZIONE

Francesco Urso e un gruppo di persone del luogo (Marianna Buscema, Giovanni Portelli, Gaetano Celestre, ecc.) che si riferiranno a Elisabetta Ventura per i collegamenti, coordineranno l’evento previsto a Scicli DOMENICA 26 MAGGIO 2013 sul tema DONNA, MADONNA MA DONNA!

PELLEGRINAGGIO
Si richiede di aderire al pellegrinaggio che partirà venerdì 24 maggio alle ore 6,00 da Avola in direzione di Donnalucata con conclusione della prima tappa a Ispica (circa 30 km);
– la seconda tappa Ispica-Donnalucata (circa 30 km fino a Contrada Eremo delle Milizie, Santuario: N: 36°46’36’’ – E: 14° 39’25’’) sarà realizzata sabato 25 maggio, con partenza alle ore 6,00;
– Domenica è previsto il percorso da Donnalucata a Scicli (circa 8 km) con la partecipazione all'incontro di poeti e pellegrini, con partenza da Donnalucata alle ore 16,30.

TRACCIA DELLA MANIFESTAZIONE


ORE 19,00:
SACRALITÀ DELLA FIGURA FEMMINILE CHE RAGGIUNGE L’APICE NELLA FIGURA DI MARIA MADRE DEL FIGLIO DI DIO
(discorso religioso di Marianna Buscema)
– Canti del coro “Abola Chorus” (?)
– Maria è una donna che visse il suo tempo (don Tonino Bello) e che apparve in battaglia in aiuto ai Normanni contro i Mori (Similitudine tra la Madonna delle Milizie e San Giacomo).
– Gaetano Celestre (Cammino Santiago nell'aria vicina a Scicli?)
– Testimonianza di esperienze di cammini di fede di pellegrini in diverse aree del mondo (Italo Benedetti, Roberto Patanè, Liliana Calabrese, Francesco Urso, ecc.).
– Canzone dei pellegrini in francese
– Maria che è venerata anche dai Musulmani (Corano);


DONNE DI LETTERATURA
– Concetta Puglisi (?), Maria Restuccia (?)

MARIA OGGI Attualizzazione del ruolo della donna Maria oggi (lettura passi Don Tonino Bello)

DONNA MADRE
– donna madre che lotta per il figlio drogato (lettura di un brano del libro di Catinello-Malignaggi ("Come potrò dire a mia madre che ho paura?") e canzone “Cantico dei drogati” di De Andrè (Liliana Calabrese voce e chitarra);
– Donne siciliane protagoniste di impegno civile (In associazioni di volontariato, “Mamme del NO MUOS”, ecc.);

LA DONNA VITTIMA DI VIOLENZE
– casi di violenza sulle donne nell’aria di Scicli nell’Italia pre-unitaria (Francesco Urso);
– signora Portelli (Vestiti nell’Ottocento sciclitano);
– Storia di Maruzza: Domenico Giansiracusa
– (lettera di una donna al suo violentatore, canzone Mia Martini “Donne sole”…);
– la donna usata (prostituzione) poesia su argomento, canzone Lucio Battisti “Anche per te” (Liliana Calabrese voce e chitarra).

Lo sviluppo del tema sarà fatto su varie forme di comunicazione:
– Relazioni brevi su vari argomenti;
– Recitazione di poesie (Carmela Di Rosa, Domenico Giansiracusa, Sebastiano Artale, Cetta Lentinello, Mary Di Martino, ecc.);
– Canti.
Si chiede di dare la propria adesione e di collegarsi anche alla pagina interna al FORUM dei cammini europei del pellegrino e a quella dell’evento in Facebook.



pagine di riferimento in rete:
https://www.facebook.com/pages/Scicli-domenica-26-maggio-2013-Donnamadonna-nel-Terzo-Millennio/352706651502009?fref=ts (https://www.facebook.com/pages/Scicli-domenica-26-maggio-2013-Donnamadonna-nel-Terzo-Millennio/352706651502009?fref=ts)

http://www.libreriaeditriceurso.com/public/santiago/forum/index.php?topic=1222.msg3639#msg3639 (http://www.libreriaeditriceurso.com/public/santiago/forum/index.php?topic=1222.msg3639#msg3639)

RECAPITI TELEFONICI
:
Francesco Urso: tel. 3463310824 - Elisabetta Ventura: tel. 3929833529

ACCETTEREMO fino al 10 maggio l'eventuale adesione al programma di altri poeti.
Titolo: Re:La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli in 26 maggio 2013
Inserito da: Francesco Urso - 05 Maggio 2013, 23:08
APPELLO A TUTTI I PELLEGRINI SICILIANI: PARTECIPATE!!!
(https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/935647_367284236710917_757624936_n.jpg)
Sei un poeta, o conosci un poeta che può intervenire in questo nostro incontro?
Il 26 saremo a Scicli (Rg) come sempre per un evento da ricordare, in cui tutti assieme, poeti e pellegrini, daremo il meglio di noi...
Ti aspettiamo... Passa parola! Contattaci, se vuoi sapere di più
(Elisabetta Ventura, Ciccio Urso, Marianna Buscema, Gaetano Celestre).
mailto:info@libreriaeditriceurso.com (info@libreriaeditriceurso.com)
Titolo: La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli il 26 maggio 2013
Inserito da: Francesco Urso - 09 Maggio 2013, 19:41
Maria, donna in cammino
(http://www.libreriaeditriceurso.com/images/SCICLI.jpg)
Se personaggi del Vangelo avessero avuto una specie di contachilometri incorporato, penso che la classifica dei più infaticabili camminatori l'avrebbe vinta Maria.
Gesù a parte, naturalmente. Ma si sa, egli si era identificato a tal punto con la strada, che un giorno ai discepoli da lui invitati a mettersi alla sua sequela confidò addirittura: «Io sono la via».
La via. Non un viandante!
Siccome allora Gesù è fuori concorso, a capeggiare la graduatoria delle peregrinazioni evangeliche è indiscutibilmente lei: Maria!
La troviamo sempre in cammino, da un punto all' altro della Palestina, con uno sconfinamento finanche all'estero.
Viaggio di andata e ritorno da Nazaret verso i monti di Giuda, per trovare la cugina, con quella specie di supplemento rapido menzionato da Luca il quale ci assicura che «raggiunse in fretta la città». Viaggio fino a Betlemme. Di qui, a Gerusalemme per la presentazione al tempio. Espatrio clandestino in Egitto. Ritorno guardingo in Giudea col foglio di via rilasciato dall' Angelo del Signore, e poi di nuovo a Nazaret. Pellegrinaggio verso Gerusalemme con lo sconto comitiva e raddoppio del percorso con escursione per la città alla ricerca di Gesù. Tra la folla, ad incontrare lui errante per i villaggi di Galilea, forse con la mezza idea di farlo ritirare a casa. Finalmente, sui sentieri del Calvario, ai piedi della croce, dove la meraviglia espressa da Giovanni con la parola stabat, più che la pietrificazione del dolore per una corsa fallita, esprime l'immobilità statuaria di chi attende sul podio il premio della vittoria.
Icona del «cammina cammina», la troviamo seduta solo al banchetto del primo miracolo. Seduta, ma non ferma. Non sa rimanersene quieta. Non corre col corpo, ma precorre con l'anima. E se non va lei verso l'ora di Gesù, fa venire quell'ora verso di lei, spostandone indietro le lancette, finché la gioia pasquale non irrompe sulla mensa degli uomini.
Sempre in cammino. E per giunta, in salita.
Da quando si mise in viaggio «verso la montagna», fino al giorno del Golgota, anzi fino al crepuscolo dell'Ascensione quando salì anche lei con gli apostoli «al piano superiore»in attesa dello Spirito, i suoi passi sono sempre scanditi dall'affanno delle alture.
Avrà fatto anche le discese, e Giovanni ne ricorda una quando dice che Gesù, dopo le nozze di Cana, «discese a Cafarnao insieme con sua madre». Ma l'insistenza con cui il Vangelo accompagna con il verbo "salire" i suoi viaggi a Gerusalemme, più che alludere all' ansimare del petto o al gonfiore dei piedi, sta a dire che la peregrinazione terrena di Maria simbolizza tutta la fatica di un esigente itinerario spirituale.
Santa Maria, donna della strada, come vorremmo somigliarti nelle nostre corse trafelate, ma non abbiamo traguardi. Siamo pellegrini come te, ma senza santuari verso cui andare. Siamo più veloci di te, ma il deserto ingoia i nostri passi. Camminiamo sull'asfalto, ma il bitume cancella le nostre orme.
Forzàti del "cammina cammina", ci manca nella bisaccia di vi andanti la cartina stradale che dia senso alle nostre itineranze. E con tutti i raccordi anulari che abbiamo a disposizione, la nostra vita non si raccorda con nessuno svincolo costruttivo, le ruote girano a vuoto sugli anelli dell' assurdo, e ci ritroviamo inesorabilmente a contemplare gli stessi panorami.
Donaci, ti preghiamo, il gusto della vita. Facci assaporare l'ebbrezza delle cose. Offri risposte materne alle domande di significato circa il nostro interminabile andare. E se sotto i nostri pneumatici violenti, come un tempo sotto i tuoi piedi nudi, non spuntano più i fiori, fa' che rallentiamo almeno le nostre frenetiche corse per goderne il profumo e ammirarne la bellezza.
Santa Maria, donna della strada, fa' che i nostri sentieri siano, come lo furono i tuoi, strumento di comunicazione con la gente, e non nastri isolanti entro cui assicuriamo la nostra aristocratica solitudine.
Liberaci dall'ansia della metropoli e donaci l'impazienza di Dio.
L'impazienza di Dio ci fa allungare il passo per raggiungere i compagni di strada. L'ansia della metropoli, invece, ci rende specialisti del sorpasso. Ci fa guadagnare tempo, ma ci fa perdere il fratello che cammina accanto a noi. Ci mette nelle vene la frenesia della velocità, ma svuota di tenerezza i nostri giorni. Ci fa premere sull'acceleratore, ma non dona alla nostra fretta, come alla tua, sapori di carità. Comprime nelle sigle perfino i sentimenti, ma ci priva della gioia di quelle relazioni corte che, per essere veramente umane, hanno bisogno del gaudio di cento parole.
Santa Maria, donna della strada, «segno di sicura speranza e di consolazione per il peregrinante popolo di Dio», facci capire come, più che sulle mappe della geografia, dobbiamo cercare sulle tavole della storia le carovaniere dei nostri pellegrinaggi. È su questi itinerari che crescerà la nostra fede.
Prendici per mano e facci scorgere la presenza sacramentale di Dio sotto il filo dei giorni, negli accadimenti del tempo, nel volgere delle stagioni umane, nei tramonti delle onnipotenze terrene, nei crepuscoli mattinali di popoli nuovi, nelle attese di solidarietà che si colgono nell' aria.
Verso questi santuari dirigi i nostri passi. Per scorgere sulle sabbie dell'effimero le orme dell'eterno. Restituisci sapori di ricerca interiore alla nostra inquietudine di turisti senza meta.
Se ci vedi allo sbando, sul ciglio della strada, fermati, Samaritana dolcissima, per versare sulle nostre ferite l'olio della consolazione e il vino della speranza. E poi rimettici in carreggiata. Dalle nebbie di questa "valle di lacrime", in cui si consumano le nostre afflizioni, facci volgere gli occhi verso i monti da dove verrà l'aiuto. E allora sulle nostre strade fiorirà l'esultanza del Magnificat.
Come avvenne in quella lontana primavera, sulle alture della Giudea, quando ci salisti tu.

da http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria15.htm (http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria15.htm)
Titolo: Re:La Madonna delle Milizie - Pellegrini e poeti a Scicli il 26 maggio 2013
Inserito da: Francesco Urso - 10 Settembre 2013, 19:29
(https://fbexternal-a.akamaihd.net/safe_image.php?d=AQDDUiiLqa1mCBR6&w=377&h=197&url=http%3A%2F%2Fwww.sciclinews.com%2Fimmagini_articoli%2F1378816530_mulici2.jpg&cfs=1)
Il sindaco di Scicli (Rg) Franco Susino e la sua Giunta ha mantenuto la promessa di ridare dignità al Santuario della Madonna delle Milizie, così come si era impegnato a fare all'incontro che organizzammo come "Forum per i cammini europei del pellegrino" a fine maggio a Scicli (Francesco Urso, Elisabetta Ventura, Gaetano Celestre, Marianna Buscema).
Adesso la relazione con il Santuario si pone per noi in termini più ragionevoli e bisogna organizzarsi per il prossimo evento, quello del 2014, che vedrà il Santuario come nostro unico punto di riferimento per il nostro tradizionale, ormai, cammino per la Madonna delle Milizie da Avola a Donnalucata.
Chi si vuole aggiungere lasci un messaggio qui stesso.
DA RAGUSANEWS
Scicli, aperto un altro sito:
 Torna la messa al Santuario delle Milizie
 Scicli - Un altro luogo della memoria storico della città torna fruibile.
Il sindaco di Scicli Franco Susino ha annunciato oggi la firma di un protocollo d’intesa col vicario foraneo della Diocesi di Noto, il sacerdote Don Ignazio La China, per il ripristino delle funzioni religiose nell’edificio di culto.
Durante la scorsa legislatura, grazie a un lavoro di ricerca dell’avvocato amministrativista Nino Gentile, fu certificata la proprietà comunale dell’immobile, che secondo la tradizione sarebbe stato costruito nel luogo in cui Maria Santissima delle Milizie scese a cavallo dal cielo in soccorso degli sciclitani attaccati dagli infedeli invasori.
Il Vescovo di Noto, Mons. Staglianò, in occasione della visita ad limina  del clero di Scicli l’estate scorsa, aveva indicato nel Vicario foraneo di Scicli il responsabile e il coordinatore dell’uso liturgico dell’antico e storico santuario mariano.
Grazie alla convenzione, è stato stabilito che don Ignazio, nella qualità di Vicario foraneo di Scicli, assumerà il coordinamento del servizio liturgico e pastorale del santuario, garantendo una certa presenza delle parrocchie di Scicli al santuario, specie nelle date della tradizione legate alla devozione per la Madonna delle Milizie e di alcune principali feste mariane.
La circostanza che la chiesa delle Milizie sia di proprietà del Comune non affievolisce il genius loci di sito consacrato e destinato al culto cattolico.
Il Comune di Scicli assicurerà, in qualità di ente proprietario, la manutenzione dell’immobile ordinaria e straordinaria, la concessione dell’energia elettrica e quanto altro di sua pertinenza.
Prosegue perciò il lavoro della giunta Susino di restituzione alla fruibilità dei siti di interesse storico della città.
 
Redazione


IN PREVISIONE IN SICILIA A SCICLI (RG)
domenica 26 maggio 2013 a partire dalle 17.00
UN INCONTRO DI POETI E PELLEGRINI
SULLA FIGURA E L'ATTUALITÀ
DELLA MADONNA DELLE MILIZIE

(https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/1043_441812515856332_463205218_n.jpg)
a cura del Forum dei cammini europei del pellegrino,
della Libreria Editrice Urso (http://www.libreriaeditriceurso.com/)
e dei poeti del gruppo di Facebook
"Libri di-versi in diversi libri (https://www.facebook.com/groups/libridiversi.indiversilibri/?ref=ts&fref=ts)"

sul tema:
MADONNA-DONNA - LA SPIRITUALITA’ CHE SI INCARNA NELL'ATTUALITÀ ATTRAVERSO LA POESIA.
Poeti e pellegrini dell'area iblea a confronto
In Spagna la "Reconquista" cattolica dei territori occupati dagli Arabi viene favorita nell'immaginario cattolico dall'intervento salvifico di San Giacomo a cavallo del cavallo bianco; per questa partecipazione violenta agli eventi fu chiamato "Matamoros" e per molti versi questa manifestazione crea ancora sincero imbarazzo in quanti immaginano diversamente l'intervento di un Santo...
In Sicilia, nell'isola occupata allo stesso modo dai Saraceni, eguale operazione di liberazione è affidata all'intervento miracoloso della Madonna delle Milizie, anche lei a cavallo, anche lei con una spada in mano, anche lei "Matamoros"...
MARIA SANTISSIMA DELLE MILIZIE La Festa delle Milizie è nota in tutto il  mondo per essere l’unica manifestazione in cui si commemora la discesa  della Vergine a cavallo, che, armata di spada, salvò gli sciclitani  dalle incursioni saracene.
 La "festa delle milizie" ricorda  la vittoria dei soldati cristiani guidati dal futuro re normanno  Ruggero contro i saraceni, cioè gli arabi guidati dall'emiro BelKar,  guerra avvenuta per la conquista della città (1091). Questa la storia.
La  leggenda narra che la vittoria dei cristiani avvenne grazie all'apparizione della Madonna guerriera a cavallo, evento che determinò la decisione di Ruggero di far costruire una chiesa in onore della Madonna delle Milizie.
L'evento è ricordato dagli  sciclitani con la preparazione di due gruppi che simboleggioano i  cristiani e i saraceni pronti a darsi battaglia, da una fiera, da corse  di cavalli, l'arrivo dei numerosi fedeli dalle città vicine, ma anche da  elementi sacri come la processione della statua della Madonna, il  pellegrinaggio fino alla vicina Donnalucata dove, pare, apparve la  Madonna in aiuto dei normanni.
(da http://www.folclore.eu/It/Eventi/Italia/Sicilia/Ragusa/Scicli/Festa-della-Madonna-delle-Milizie.html (http://www.folclore.eu/It/Eventi/Italia/Sicilia/Ragusa/Scicli/Festa-della-Madonna-delle-Milizie.html))
NEL TERZO MILLENNIO DOPO CRISTO riteniamo giunto il tempo di rivisitare questi temi della fede poeticamente e con lo spirito dei pellegrini.
PER ADERIRE inviare una e-mail a info@libreriaeditriceurso.com
***************
La madonna delle conchiglie
http://www.youtube.com/watch?v=KcRZi9Au7-k# (http://www.youtube.com/watch?v=KcRZi9Au7-k#)
È arrivata restituita dal mare
Senza carte, senza la scorta
Senza permesso, senza passaporto
E di un fuggiasco così come era
Ne abbiamo fatto la madonna nera
Che è la madonna dei naviganti
Protegge gli ospiti come i viandanti
Volta l'onda e poi la rivolta
Mentre tremola sopra la barca
Sopra la barca la portano fuori
Guarnita tutta di conchiglie e fiori
Benedice chi si avventura
Chi ha il cuore saldo e chi si appaura
Chi viene a riva con le fanfare
Chi arriva solo e sputato dal mare
La madonna delle conchiglie
Ha gli occhi come biglie, come coralli
È vestita di drappi azzurri
Come a una perla le fanno ventaglio
Ha lo sguardo dolce e un poco lontano
Di chi per tanto ha navigato invano
Ha lo sguardo dolce e un poco assente
Di chi ti capisce, e non può farci niente
Ma dalla fede della sua gente
Lei non sa come riparare
La guarniscono e danno ai flutti
Le sparano il fuoco e la invocano tutti
La madonna delle conchiglie
È solo una statuetta restituita dal mare
Ti guarda muta, senza parole
E ha il volto tinto di un altro colore
Da chi diverso e così lontano
Se l'è forgiata e dipinta a mano
Un altro popolo, un'altra gente
Con la stessa paura di sempre
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Eppure la madonna delle conchiglie
È un serafino con gli occhi di biglie

http://www.youtube.com/watch?v=MYd8RI8EEpo# (http://www.youtube.com/watch?v=MYd8RI8EEpo#)