PERIPATETICI DI ELORO  
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17) Paolo Pantano  Maschio
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Martedì, 8 Settembre 2009 22:51 IP: 93-46-29-88.ip105.fastwebnet.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Per I Peripatetici,
Per Avola in laboratorio


Il 20 novembre è il ventesimo anniversario della morte di Leonardo Sciascia. Credo sia opportuno organizzare uníiniziativa che ricordi il grande messaggio di libertà che ci ha lasciato. Era infatti un uomo libero, un intellettuale e scrittore che ha fatto dellí autonomia, della libertà di coscienza e dell'autodeterminazione, una bandiera. A volte non abbiamo condiviso le Sue opinioni (a volte le ho personalmente combattute, mi riferisco, per esempio, alla Sua espressione né con lo Stato, né con le Brigate Rosse), ma non si può negare che esse erano frutto di libero pensiero e per questo vanno rispettate.
Sulla Sua tomba volle scolpito la frase ''ce ne ricorderemo di questo pianeta'' e parafrasando questo epitaffio ho redatto queste brevi considerazioni.


Il senso dell'epitaffio per la verità lascia spazio a molte interpretazioni, ma Leonardo Sciascia non ha usato la parola 'mondo' o 'società', ma 'pianeta' quasi a porne in evidenza la fisicità. Lo scrittore nella terminologia era molto preciso ed attento ('le parole sono pietre'), non le ha mai usate casualmente.
Sciascia, inoltre, era un anticonformista e faceva riferimento all'anticonformista Longanesi ferocemente critico della societ‡ consumistica governata dalle imposture ideologiche.

Anche noi oggi, come fece Sciascia, dobbiamo leggere quello che sta avvenendo e poi ricordare. Se, infatti, contestualizziamo la frase, ciÚ che avviene oggi nel mondo spesso ci inorridisce, la realt‡ supera la fantasia horror. Come un vento catabatico gli avvenimenti trascinano verso gi? líanima del mondo e la natura che ci circonda. Si compie ogni giorno nel canale di Sicilia la tragedia dei profughi, sfollati, esiliati, rifugiati e migranti; torture vengono inflitte a bambini, donne, uomini ed animali in varie parti del mondo; devastazioni ambientali imperversano sempre pi? intense e numerose; il degrado delle coscienze ed i falsi valori ammorbano la societ‡. Lí ossessione manichea, dogmatica e, questa sÏ, ideologica dei fautori della crescita ad ogni costo e líidolatria del P.I.L. e quindi consumismo esasperato, individualismo, affarismo ed edonismo (per cui molti ragazzi di oggi aspirano a fare i calciatori e le ragazze, le veline ) immolano sullí altare i valori della sobriet‡ e della solidariet‡; la mistica e la frenesia del paradigma pi? crescita-pi? occupazione-pi? consumi diventa la religione fideistica del ìpensiero unicoî.


Infine, con questo epitaffio, non credo sia stato, solo, uníintenzione di ìlasciar memoriaî della propria esistenza. Sciascia pur essendo un pessimista (Palermo Ë irredimibile), in questo caso non Ë ìdefinitivamenteî pessimista, infatti, il pianeta si puÚ ricordare se vi Ë ancora vita, e ìnonostante tuttoî, dunque, bisogna avere attenzione per questa terra, per questo pianeta e bisogna operare affinchÈ il lavoro fatto sia stato utile; per cui ogni nostro atto deve essere compiuto nella nostra vita pensando a cosa comporter‡ per il futuro.

Paolo Pantano
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