Nome | POESIE con eventuali Commenti | ||||||
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IL QUINTO CALICE LIBERTÀ MI DONÒ
Giacqui a desinare a convivio con il mondo con un bicchiere di nera ambrosia a tutto tondo che sorseggiai senza indugio alcuno. Era d’Avola chiamato quel ruffiano rosso rubicondo! Ne bevvi un calice per sedar la sete, ma il pasto squisito e i commensali di simpatia proba mi solleticarono per gioire un altro a svuotare. E un altro ancora godimento subito mi creò, mentre l’allegria vispa si faceva. Il pasto il palato m’accresceva che d’essere inzuppato bisogno aveva. Allora il calice dinanzi a me svuotato ormai il mio vicino d’un tratto colmò e a berlo m’invitò! Ilarità e gioia m’indussero sua sponte con garbo a tracannare, e allora il contenuto svuotai per non farlo ramamricare. Quando il quinto calice ingurgitai la ragione ormai il suo verso aveva ormai perso, vincoli non avvertivo, legami non sentivo, e un gran dono avvertii: era la libertà che mai prima d’allora sentita avevo. |
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COSÌ NASCE POESIA
Un foglio che attende d'esser saziato, una mano sospesa nell'aria al tepore d'un raggio ramingo in attesa della Musa. Pensieri e parole discutono, il meccanismo, lento si muove... Oliare deve gli ingranaggi. Così nasce poesia, lontano dal tecnologico mondo tra i sapori della vita e la bellezza del Creato. |
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Un Maggio antico
Maggio spento piovoso oggi ad un maggio antico colorato corre la mente tristemente a quel verde prato serra di fiori dai colori vivi accesi per il nascente al giorno sole al man mia che la tua cercava tra il rosso papavero l’azzurro fior d’aliso gialle margherite a mani poi congiunte principio d’un amore man oggi in questo maggio l’una stanca l’altra a vita spenta in questo maggio spento vivo intenso acceso sol il dolor mio. |
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Nel quadro dei colori autunnali
un caldo rosso ardente nel giardino dipinge la cornus al ciel mostrando queste foglie sue che io attendo che il vento in aria volteggiare faccia onde portar lontano questi pensieri miei di colore cupo nero lì deposti per avervi per contatto quiete e sollievo e addolcimento |
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BATTESIMO
Quella veste bianca segno di purezza a conferma del Tuo amore ancora aleggia davanti a me tepore ardore ingredienti non deperibili a salvarci da un mondo senza rispetto preghiera ogni dì sale al cielo invocando aiuto. [i][/i] |
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Sentii il profumo
Sentii il profumo delle sue dolci parole e il cuore n'ebbe vigore. Poi il paradiso si realizzò. |
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A ricordo di mio padre Carlo nel giorno del suo onomastico
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UN FIORE
Un fiore meraviglioso vidi, lo osservai, l'odorai, di quel fiore conserverò iL profumo nelle mie nari e lo scriverò nel libro dei miei sogni che resterà nel cuore di chi lo leggerà. |