POESIA DELLA SETTIMANA
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1002) Chiara  Femmina
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Avola
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lunedì, 26 marzo 2012 21:08 Invia E-mail

(1002) IL MARE

Per me il mare è come il cielo
è come le nuvole che sono in cielo
Per me il mare è come una mamma che ti aspetta
con le sue braccia aperte

Chiara Basile (anni 8)

Ciccio Invia E-mail martedì, 27 marzo 2012 11:31
Per noi cresciuti vicino al mare, quasi cullati dalle sue onde, è così che si sviluppa questo amore, questa unità con una realtà che già a otto anni entra nella nostra vita...
Poco importa se sia calmo, o increspato, per noi il mare è tutto, e il nulla è completamente un'altra cosa...
Una volta, ero così da lungo tempo lontano dal mare, ne soffrivo così tanto per il fatto di non vederlo, che feci una deviazione dalla strada che stavo seguento in motocicletta verso l'Oriente, e andai così a cercare il Mar Caspio e, quando vi arrivai, mi buttai nel mare con tutti i vestiti! Fu come un gioco!
Brava Chiara per questa tua poesia!
Se hai tempo, scrivi qualche altra poesia, e noi ti accoglieremo nel nostro gruppo di poeti, sarai la più giovane dei tanti giovani che già, numerosi, ci seguono in "Libri di-versi in diversi libri".

Liliana Invia E-mail martedì, 27 marzo 2012 14:01
Brava, Chiara, la tua madrina è orgogliosa...
Sta crescendo una piccola poetessa!!!
Ti voglio tanto bene.

Mariagrazia Bellafiore Invia E-mail martedì, 27 marzo 2012 22:30
COMMENTO alla poesia
" MARE "
Non so, leggendo la poesia, se l’autrice si sia resa conto della squisitezza dei suoi versi che, se pur di giovanissima mano, contengono alcuni canoni poetici che contraddistinguono il nostro dolce favellar, come, per esempio, la personificazione che si ha quando si attribuiscono caratteristiche strettamente umane ad un animale, ad un oggetto , come la luna, il sole, o nel nostro caso … IL MARE che diventa agli occhi della nostra giovane poetessa UNA MAMMA che la accoglie a braccia aperte....
La nostra cara, eterna, sublime Lingua Italiana, dai nostri esimi latini e greci ai più giovani, ma non per questo meno eccelsi, fiorentini da Dante, Petrarca e Boccaccio in poi, contiene a Buon Vanto, una musicalità ed una pregnanza espressiva che difficilmente si riscontrano in altre nostre care sorelle, lingue europee, come il tedesco, l’inglese, il maltese, il portoghese, per citarne, tra le tante, solo alcune.
Non mi dilungo oltre in queste disquisizioni culturali che potrebbero anche annoiare e mi permetto soltanto di salutarvi porgendo i miei più sentiti omaggi a questa dolce poetessa che, elevandosi dalla abituale quotidianità multimediale ha avuto il CORAGGIO DI GUARDARSI INTORNO E DI SCRIVERE IN SQUISITI VERSI I SUOI GIOVANI E FRESCHI SENTIMENTI.
Spero di poterla chissà quando e chissà dove un giorno poterla incontrare.
Umilmente,
la vostra
Mariagrazia Bellafiore
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