
Gli angeli ribelli volano liberi
sulle fontane di sangue
riflettendo una fioca luce
e coprendo il mondo di noia
Come ombre, cadrebbero gli amanti
statue di gesso, mute e inanimate
a testimoniare un cupo dolore
che va crescendo, silente e spietato
Nessun fiato, nemmeno un grido
s'io fossi quell'immane dolore,
mentre mi strappo il cuore e te lo dono
fragile pezzo di carne morta...
Seppellisci quelle stanche ossa
sotto la nuda terra, con i tuoi fiori
rose senza più spine, compagnia per i vermi
satolli di anime inquiete
Coltivane le radici, come bulbi della vita
esse cresceranno dentro nuovi versi,
sulle labbra di nuovi sorrisi
quando a baciarle per l'ultima volta, sarà la morte...