
La panchina
Non volevo passare da lì
a trovare tanto morto frusciare
di foglie
di ricordi.
Di tanto amore perso
mi giunge una parola
traversa
che avevi mormorato allora
quando il mondo suonava
sui tasti dei nostri appuntamenti .
Cosa dicevi di così stonato?
Oh questo canto di uccelli che non mi fa sentire
che cercavi altre libertà
fuori dai miei occhi .
Me lo dicevi?
Oh il turbinio di luce
che graffia questa panca
in mezzo ai baci .
Ho una corda di violino
arrotolata nella gola .