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 giovedì, 12 dicembre 2013 12:59
Nessuno morirebbe se io morissi qui all’istante
Come una macchina grigia senza fiammella
Con poche parti idrauliche distese nel prato
Tutto inizia dall’alto, a folate
si giunge lungo una costa
Attraverso una voragine del lenzuolo
Entriamo nelle stagioni
Ci proteggiamo dalle ore più atroci
C’è chi illumina i versi dei mesi freddi
Chi attende la notte successiva senza dir niente
E poi questa miseria di non poter vedere in alto
Se non quando non sentiamo più quello che vediamo.
Ed è allora che potrò guardare in me
E sentire un po’ di azzurro.
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