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Giovanni Arnone  |
Città: Pachino (e tutto il mondo) |
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 lunedì, 30 maggio 2005 00:08
IL MIO PAESE
Dove è finito il mio paese...
il paese dove sono nato
dove ho giocato, cresciuto, amato.
Dove. Vi chiedo dove è finito
il mio paese, quello dove si respirava
l'aria di mosto, quello dove si andava,
anche sotto la pioggia, a sentire la novena
del natale, quello in cui si litigava per
costruire il monopattino.
Dove è finito il mio paese
quello dove si andava al cinema
e si fumava di nascosto.
Non fatemi urlare, voglio sapere
dove avete trascinato il mio paese
dove non mi riconosco più.
Dove è finito il mio paese
quello che d'estate si riempiva
di gioia mentre si aspettava
il vecchio autobus per andare al mare.
Vi prego, vi supplico ditemi dove
è finito il mio paese, quello dove
si stava in piazza fino a tardi,
quello che mi ha visto arrossire
vedendo lei la prima volta,
quello che mi ha visto piangere,
sorridere o correre.
Vi chiedo ancora una volta
dove è finito il mio paese
dove lo avete fatto sprofondare
non lo riconosco più.
Perché devo leggere che
Nel mio paese si uccide,
si ruba, ci si droga e si muore.
Come potrò raccontare
ai miei figli che questo
una volta era il mio paese.
Giovanni Armone
(A pag. 55 di Giovanni Armone, Poesie - sfogo di un'anima, a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pachino - febbraio 2001)
Giovanni Armone è nato a Pachino il 29 agosto 1951 ed ha sempre amato il suo paese. I suoi grandi amori sono stati la letteratura, la storia, lo sport, il teatro e la politica.
Il 10 giugno 2000 Giovanni è morto e molti lo ricordano per le sue oneste passioni.
Ho conosciuto Giovanni; contavo di farlo venire ad Avola e d'inserire qualcosa di lui, e con lui, in qualche nostro progetto.
Mi ha tradito il correr veloce di questa vita, e ora ho l'angoscia di avere perduto, fra i miei amici, un ottimo interprete di questo tempo che è stata la sua vita.
Francesco Urso
Avola 19 marzo 2001
maria antonia mercoledì, 9 gennaio 2013 16:43
Giovanni,hai gettato le reti nel mare della nostalgia di tempi,luoghi,emozioni e visioni.... i tuoi figli ne vedono già l'abbondanza pescosa nei tuoi versi che vivono con te e oltre te.
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