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Ciccio Urso  |
Città: Avola |
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 mercoledì, 1 aprile 2015 18:38
Il secondo libro di poesie che pubblicai a Franco Caruso (il poeta-psichiatra a cui ho dedicato la quinta edizione del concorso "Libri di-versi in diversi libri") si intitolava "...E il tuo profumo inonda il domani". Fu nel 1987 e il tema di tutta la raccolta era l'universo femminile tracciato nelle sue infinite sfaccettatute.
Ho riportato in un post precedente una poesia di Franco Caruso dedicata a me, e non posso non passare una poesia dedicata a Liliana Calabrese Urso, e presente in questa raccolta.
Il poeta frequentava di continuo la nostra casa in campagna e si intratteneva di più a conversare con Liliana, mentre io, preso dalle mie diverse attività e impegni, provavo talvolta un po' di invidia nel vederli così divertiti a conversare tra loro.
Il quadretto della poesia è relativo ai primi anni del mio matrimonio, e il poeta – esperto psichiatra, per di più – dipinge ogni nostra tensione nella coppia.
A LILIANA URSO
Un figlio al seno,
suggerisce
improvviso riaffiorare
di pittura rinascimentale.
Maternità, espletata
come in un continuum
di femminilità,
nell'educare una figlia:
da donna a donna.
Sottile arguzia
illumina,
con negligente
colpo di matita
sulle palpebre,
uno sguardo,
rispecchiante
intensa sensibilità;
simpatico, ironico
spirito laico.
E la rivedi, nel
deserto algerino,
con la mente rivolta
al soffitto di una
diroccata moschea,
quasi pronto a crollare
sotto l'impeto
di lacerante devoto urlo
di ospiti
arabe nomadi.
E già è avvolta
da occhi guizzanti
e complicità femminili,
allo spettacolo di caste
bagnanti orientali
ai piedi
dell'immensa cascata,
in quel punto remoto,
come ai confini
del mondo.
E risolini soffocati
e pudori per quella europea
razionale, che attende,
anche lei, alla fonte dell'acqua, con la brocca
– oasi tunisina –
per onorare giornaliere
mansioni di moglie
di un marito girovago.
Si presenta
femminista
non troppo pentita
e non del tutto consapevole
di rivoluzionaria forza
cristiana di sacramento,
al battesimo adulto
di sua figlia.
Carattere forte,
malcelato da fragile
apparenza di
nervoso sorriso.
Un tremore di stizza,
un velo di orgoglio ferito,
sulla piega del labbro,
per avere sospettato un
tradimento d'affetto,
o per avere scoperto
sua inabilità a
esecuzione di quotidiano,
concreto vaglia postale.
Caparbia presenza,
impalpabile candore
di artista, aleggiante
nell'aria.
Suono di chitarra
country,
per amici riuniti,
sereni,
nella sua libera casa
di campagna,
accogliente.
Nessuna finzione
per conquistare
il suo uomo,
ma determinato
procedere
verso sicuro bersaglio
vincente.
Segreto agire di donna.
Forza dei sentimenti.
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