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 martedì, 27 marzo 2018 23:39
Non so dove ricordarti
Nella testa che sale o che scende ti muoverai troppo
Alla ricerca delle mie attenzioni, dei miei giorni alla finestra
In cui placo la ragione sputando o ammazzando ragni neri.
Nel cuore scarlatto farai troppo male
Avrei bisogno di una chiave per chiuderti dentro
E farti vivere e morire con me senza dir nulla.
Lasciarti vagare nuda e leggera come il cotone tra la pelle
Nell’azzurro davanzale che colora i miei occhi
Sarebbe come piantarti in piedi
A difesa delle mie cose più intime
E farti proseguire illesa.
Mi commuoverei nel sentire crescere il vuoto che rimarrebbe
Espellendoti dalle zone d’ombra dello stomaco
Nel ventre sarei costretto ad abortirti in fretta
E con dolore; pulendolo avrei più sete e più bisogno di te,
dalle vene al cuore,
della tua mano che attraversa il mio corpo
e si infila tra i miei desideri.
Non so dove ricordarti
Dove metterti
Non so come evitarti
Così brucerò tutto ciò che ho di te
Una foto, una frase, un fatto, un errore
E i frammenti li butterò nella spazzatura,
cominciando a respirare più a fondo.
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