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Vincenzo Fiaschitello  |
Città: Roma |
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 giovedì, 28 ottobre 2021 19:38
LASCIAMI ANDARE
(di Vincenzo Fiaschitello)
Lasciami andare, lasciami
scivolare sui verdi pendii di montagna
profumati d’erbe e di fiori:
ho un cuore irrorato di rugiada
gravida di pena per non aver finora
posato sul tuo volto la mia carezza
d’amore, oh Poesia!
La tua bellezza così pura e perfetta
è solitaria come il dolore dell’uomo,
non ha bisogno di accoppiarsi
per completarsi come accade
agli esseri imperfetti, tra i quali
mi riconosco. Così mi sei rimasta
lontana e hai girato altrove lo sguardo
ignorando ogni mio lamento,
pur se a lungo ti ho inseguito
percorrendo vie strette e larghe,
ora di sera e di notte, ora di giorno
dall’aurora al tramonto.
Sei come la modella di Raffaello
che può restare per ore immobile,
senza parlare, come cosa necessaria
che non ha bisogno di agire per essere
e dimentica il tempo che passa.
Infine, prestami il tuo silenzio,
la tua immobilità per il cammino
che mi attende e si nutre di sola luce.
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