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Marco Di Giovanni  |
Città: Avola |
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 giovedì, 17 aprile 2008 12:52
CATENE
Catene
che ci hanno imprigionato
ed ora in macchine da guerra
ci hanno mutato.
I politici, gli infami
ci han trattato come cani
ma noi speriamo che il domani
mai fucili tra le mani.
Ma tu non puoi capire mai
cos?? il dolore
di lacrime sospiri
e pianti amari.
Ma tu non conoscerai mai
i giorni a marciare
in mezzo a nuvole di fumo
senza una briciola di pane.
Siamo neonati
strappati ai seni delle madri
mandati in guerra da soldati
i grandi al macello ci han portati.
E come il sole alla mattina
spunta da mare o da collina
cos? noi spuntiamo al mondo
che ? tutt?altro che rotondo.
Marco Di Giovanni
(POESIA REGINA DELLA PRIMAVERA 2008, cos? definita, dai partecipanti alla manifestazione ?Dalle otto alle otto?, che ogni anno si fa ad Avola, dedicando tutta una notte al cammino, alla poesia e alla pace, in attesa dell?alba).
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