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 domenica, 31 gennaio 2010 11:44
IL CARRO
Caldo era il giorno
e triste l’aria,
e noi appena fanciulli
sulla strada polverosa,
ad aspettare, silenziosi,
tenuti stretti al ventre
da impaurite amorose mani,
con gli sguardi a mirar
l’orizzonte al tramonto, ansiosi.
Un’ombra tremolante
al vespero appare,
e il cigolio del carro sale.
L’urlo di una Mamma
ha lacerato l’aria
e spezzato il silenzio.
Il tempo ha rallentato il passo,
e il venir del carro,
sempre più lento,
accresce il pianto
sulle vesti nere,
e il carro avanza,
la bestia è rozza,
le briglia sciolte.
Ne accompagna il passo
un Padre,
la cui ossuta, tenera mano,
tra le fangose vesti
impregnate di lacrime
e odore di terra,
tende inutile amore
alle giovani carni, vuote,
senza più speranza.
Corrado Morale
(CanicattiniBagni,1961)
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