POESIA DELLA SETTIMANA
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714) Fulvio Maiello  Maschio
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Trento
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giovedì, 11 febbraio 2010 13:14

Il mio barbiere

Sulla poltrona del mio barbiere,
rilassato e senza pensieri,
aspetto che Cristhian prenda in mano
gli attrezzi per l’opera sua.

Mai un momento d’attesa giunse
più gradito e opportuno,
mi permette di volgere intorno lo sguardo
per osservare un mondo nuovo.

Sui muri c’è una rassegna di foto,
articoli di giornale e qualche dipinto.
Ci sono sempre stati ma oggi
sono nuovi e sembra vogliano parlare.

La barberia è sempre stato un luogo,
fin dai tempi più antichi,
dove gli uomini si sono incontrati
per scambiare pensieri e opinioni.

Chiudo gli occhi e ascolto una voce:
arriva da un’altra dimensione
e soltanto io posso sentirla,
è una voce che si ascolta col cuore.

Arriva come una fresca brezza,
di quelle che porta la primavera
e, come i fiori al primo tepore,
così l’animo mio si apre in attesa.

Guarda quanti volti sui muri,
tutti giovani e sorridenti,
sempre con Cristhian il quale,
con il suo bianco grembiule, sorride con loro.

Comprendo allora la lezione:
il mio barbiere non è solo un artigiano,
ma un amico, che m’introduce
nella gente che ci circonda e che prima non vedevo.


Fulvio Maiello- 11 febbraio 2010
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