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 lunedì, 19 aprile 2010 12:33
AMAREZZA
Uomo traditore
che trafiggi
i miei seni
ricolmi d’amore,
perché rincorri
la tua caparbietà?
Immergi i tuoi piedi
nel fango del rifiuto
lavi le mani nel sangue
ed imbratti
la tua camicia
di veleno;
cerchi di immolare
la mia maternità.
Spegni e riaccendi
candele
in questo simulacro
chiamato poesia.
Ubriaco di potere
speri di divincolarti
dalla morsa
delle tue responsabilità.
In questo parto sofferente,
le vertigini
di una donna ferita.
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