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Fulvio Maiello  |
Città: Trento |
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 lunedì, 10 maggio 2010 09:24
A Madrid
Nella Porta del Sol, grande piazza della vecchia Madrid, una folla di gente viene e va.
Sotto un alto lampione della luce un luccichio improvviso riflette il sole e richiama l’attenzione.
Sono lustrini colorati che indorano le spalle di una figura in costume.
Da un drappo rosso, sostenuto da una lunga spada, capisco che è un “matador de toros”.
Porta i segni del tempo e posa per i turisti, sorride ai loro obiettivi ma, in realtà, guarda nel vuoto.
Nei suoi occhi passa veloce un lampo di tristezza che stringe il cuore.
In quell’attimo ho visto i suoi ricordi quando, nell’arena,combatteva l’eterna e e cruenta gara con i tori.
Ho sentito la ola rimbombare nell’arena e l’odore ferino del sangue che lascia macchie umide sulla sabba.
Siamo alla fine del tempo e. il torero ora gioca con i turisti per una monetina tintinnante nella sua ciotola.
Non si può pretendere di trovare nei suoi occhi lampi di orgoglio e fierezza.
Forse un tempo! Oggi rimane solo una copia sbiadita del tempo che fu.
Madrid 7 maggio 2010- FulvioMaiello
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