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Fulvio Maiello  |
Città: Trento |
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 martedì, 1 giugno 2010 10:25
Uomini e uccelli
Un piccolo merlo senza coda,
un grande becco e piccole penne,
saltella nel mio orto tra le verdure
Non riesce ancora a volare
ma è curioso, si affaccia alla vita,
indifeso e forse ancora incosciente.
Non si è accorto di una gattina maculata
che, da tempo, l’osserva
con occhi fissi e interessati.
Si ripete l’antico rito della vita
con esseri che, a turno,
ricoprono i ruoli di predatore e vittima.
La sua mamma veglia per lui
e segue i suoi svolazzi
con un occhio attento alla gatta in agguato.
Gli parla nella sua lingua
e gli dice quando acquattarsi immobile
e quando scappare veloce.
D’un tratto urla stridule
rompono l’armonia del momento
e il volo della merla si fa scomposto.
Come un velo che si squarcia improvviso
riesco a capire il linguaggio dell’uccello:
la merla mi sta chiedendo aiuto.
Stavolta il piccolo merlo s’è salvato
lasciandomi un messaggio:
se vogliono animali e uomini possono comprendersi.
Fulvio Maiello 01.06.2010
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