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Domenico |
Città: Avola |
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 mercoledì, 14 luglio 2010 10:25
Avola
Il vento ha le mani calde
come carezza muove
dalla collina al piano
silente col suo fiato.
Nell'imbrunire vago
del primo Belvedere
distesa, mia bella Avola
ti offri al mio piacere.
E' l'ora che sorride
al cuore stanco e triste
alla cicala amica
intenta al suo frinėre.
Quanto sognai nei giorni
da te cosė lontano
della tonnara,del viale
perduto nel mio pianto.
Monte Aquilone, vecchio
ti guarda, nuova stella
che Italia riportō
d'esagono perfetta.
Perla, bagnata dal pianto
del figlio di Durazzo
che inerme scese in Ade
per Eracle infuriato.
Ed io mi fingo e sono
anima tra le tue pietre
profumano di zagara
del tuo speciale miele.
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