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Francesco GIULIANO  |
Città: LATINA LT |
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 venerdì, 3 settembre 2010 16:23
La grande guerra
Là, dove ancora Mnemosine batte le ali,
late bianche adornate da abbozzi neri,
là, come la Musa della Memoria,
quella sfinge rievocare l’eccidio oggi vuol,
tra quegl’irti grandiosi siti,
dove le nivee pietre torve
si tinsero di fulvo liquido vital,
che fece frignare tante madri,
che fece gemere numerose mogli,
che fece penare molte promesse spose,
diversi frati,
parecchie sore,
che rese orfani molti figli,
che fece attendere sulla domestica soglia
invano tanti padri!
Là, Mnemosine vola,
su quelle rocce scavate
da freschi rigagnoli d’acqua imperituri,
dove impera l’achillea
con i suoi fiorellini,
bianchi,
piccoli,
deliziosi,
che china verso il suolo,
siccome per levar prece,
quotidie,
per tutti quei valorosi scomparsi,
padri,
figli,
nipoti,
che poscia il paese
volle onorar col Milite Ignoto.
Là, Mnemosine vola,
dove la vulneraria,
con le sue magnifiche infiorescenze variopinte,
bianco-giallo-arancione,
contrasta con quelle bianche,
puntellate di rosso,
della sassifraga.
(FRANCESCO GIULIANO)
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