Il mio solito paese
Un passo dopo l’altro si trascina il mio cammino lungo le strade affollate del mondo.
Scorrono volti indistinti, i visi tirati in improbabili sorrisi e un umidore luccicante negli occhi.
Si sente un frastuono assordante di gente che parla e grida, ma nessuno dice qualcosa.
Passano tutti in fretta senza lasciare un segno che dica dove vanno e perché.
Forse sto sognando di fare un viaggio in un paese strano dove tutto è nuovo e sconosciuto.
Ma quando vedo gli stessi visi di sempre, dai sorrisi furbi e le mani svelte mi accorgo di non essere mai partito.

Fulvio Maiello- 29 marzo 2011