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carlo |
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 lunedì, 4 aprile 2011 21:02
E’ rimasto solo l’inverno
Con il pollice impigliato,
la schiena dell’usignolo spezzata
Contro il dorso delle stagioni,
invischiando di dolore i rami fatti di muschio.
Il reattore e’ l’occhio del mondo,
il ricordo dei corpi che abitavano da nord a sud
il porto devastato.
Non ci sono miraggi
ma gesti pallidi ovunque,
che appena si intravedono da una membrana di luce
Cettina Lascia Cirinnŕ mercoledì, 6 aprile 2011 12:12
Complimenti per questi versi, la Poesia č denuncia di accadimenti irreversibili.
Grazie
Cettina
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