POESIA DELLA SETTIMANA
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930) Giovanni Stella  Maschio
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Avola
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venerdì, 10 giugno 2011 11:40 Invia E-mail

Chernobyl

S'io potessi,
portar mi vorrei
sulle cime dei monti,
per urlare, urlare,
urlare alle genti
l'eterno rancore
di rabbie perenni,
la folle follia
delle umane menti,
che correndo correndo
anche oltre sorgenti
e inventando inventando
di morte strumenti,
oggetti appaganti
piaceri contingenti,
han dispensato veleni,
nevrosi, incoscienze
e schiavismi:
rigetto di sentimenti.
E tu
Uomo
che sogni,
che pensi,
che senti,
se pur ami,
risparmia il flagello
ai morenti.
Quante Chernobyl permanenti!

(GIOVANNI STELLA, Datteri verdi,Libreria Editrice Urso, Avola 1991, p. 36)
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