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carlo |
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 domenica, 28 agosto 2011 21:48
Poso la penna mentre la parola viene in mente
Celeste e fatale
Come un necrologio di cui contemplo
Il marmo consumato e
L’immagine del corpo rivenuto in un uccello
Che in mancanza di corrente
Si accerta dei surfisti che sfidano le onde
E dei poeti che aprono le crepe.
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