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carlo |
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 lunedì, 21 novembre 2011 22:34
Sono stato bambino
Il poco possibile
Per provare a crescere col caffè
e trovare l’amore in qualcosa di nuovo
Di nuovo grande per provare a dirlo
Con parole misurate a gocce d’acqua.
Ho sempre avuto le mani infantili
Senza mai farle vedere all’uva
E gli occhi sempre dietro lo specchio
del fiorista
che allunga le labbra al fiore.
E se pensassi al nome di nubile di lei
Penserei al profumo
di un bambino
che tra i capelli ha fiocchi di neve
e la paglia nella canottiera.
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