L'eremita si racconta
Conversazione registrata in occasione del 50° di ordinazione
ISBN
978-88-96071-05-2
€ 8,00
dalla PRESENTAZIONE di Angelo Fortuna
(...)Nella solitudine del suo attuale eremo al centro di una stupenda vallata nel territorio della Diocesi di Noto, popolato dalla presenza mistica della Chiesa netina, di cui, per grazia divina, padre Ugo Van Doorne anima orante e cuore pulsante, il buon eremita continua a vivere il Vangelo sine glossa.
Grazie alla preghiera, divenuto egli stesso pura preghiera, quotidianamente offre la più lampante testimonianza che, dacché Cristo ha riaperto i sentieri del Cielo, non ci sono più due mondi quello fisico e quello spirituale - ma uno solo: il Regno di Dio sulla Terra come in Cielo (Madre Teresa di Calcutta).
In occasione del cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, che ricorre il 27 luglio 2008, padre Ugo, spinto dall'amore per i fratelli, ha avuto l'amabile sensibilità di rilasciare una lunga intervista a Salvatore Adamo, in cui, in forma implacabilmente convincente e serena, risponde a tutti i perché sulla sua singolare scelta di vita.
(...)È veramente mirabile, e fa riflettere come due persone - S. Francesco e P. Ugo - che sembrano per il loro tenore di vita tanto lontane dalla vita quotidiana, siano in ultima analisi le più aderenti alla realtà nella sua integralità e autenticità: storica e metastorica.
Pertanto, già scorrendo le prime pagine, si ha la netta sensazione di trovarsi dinanzi a una meditazione veramente salutare. Quindi, come ho detto a me stesso, ben volentieri ripeto a tutti: prendi e leggi! Non, però, per semplice curiosità o erudizione, ma con un atteggiamento di viva fede e di radicale conversione; appunto, come Francesco.
La conclusione non può essere se non quella stessa di P. Ugo: Francesco è ben altra cosa che un moderno pacifista ed ecologista "ante litteram". È opera di Dio e ha fatto l'opera di Dio.
S.E. Mons. Giuseppe Malandrino
vescovo emerito di Noto
“Il dialetto della mia terra natia
(Il Siciliano della mia Avola)”
di Giuseppe Pignatello
Domenica 28 Maggio 2017, ore 18.00
nel Salone Consiliare del Palazzo di Città ad Avola
RELAZIONANO
Chiar.mo Prof. SALVATORE C. TROVATO, già Ordinario di Linguistica Generale, Università di Catania)
Preside Prof. ANGELO FORTUNA, giornalista e scrittore
INTERVIENE
Archeologa CLARA ARTALE, presidente Archeo Club d'Italia - sez. Avola
INTRODUCE, COORDINA, CONCLUDE
Prof. ROSARIO PIGNATELLO (Dipartimento delle Scienze del Farmaco, Università di Catania)
Il volume è già in vendita nella Libreria Editrice Urso
LIBRI IN PRONTA CONSEGNA
Giuseppe Pignatello Il dialetto della mia terra natia
(Il Siciliano della mia Avola) 2017, 8°, pp. 616
€ 27,00
Ouesto lavoro, relativo alla parlata locale, si può considerare come la terza parte del libro ''Avola degli Anni Trenta". Non essendo opera di un glottologo o filologo, non ha la pretesa di una rigorosa ortodossia scientifica nell'analisi etimologica di tutti i termini, ma di evidenziare il senso, in essi racchiuso, (talora anche il più recondito), e mantenere così la continuità con !'intera monografia nell'indagine socio-psicologica del nostro ambiente e del nostro popolo.
Ho consultato senz'altro gli autorevoli dizionari etimologici, citati nella bibliografia riportata in appendice al testo, ma il ragionamento sulla origine e derivazione di alcune dizioni del dialetto della mia terra natia, per qualche termine cerca di scoprire un etimo che ha il carattere della verosimiglianza, fondandosi sull'intuizione, sulla critica, sull'esperienza, sull'assimilazione personale, aiutate e confortate dalle cosiddette reminiscenze classiche.
Giuseppe Pignatello (A pag. 6 del volume)
dalla PRESENTAZIONE
L'opera postuma, complessa e corposa, “Il dialetto della mia terra natia al vaglio dell'esperienza critica e dell'assimilazione personale (il Siciliano della mia Avola)" di Giuseppe Pignatello esige, per chi vi si accosta, un chiarimento preliminare. Anzitutto, il ripetersi già nel titolo dell'aggettivo possessivo "mia terra natia" e "mia Avola" rivela una incondizionata adesione emotiva e un amore senza misura per la sua città natale da parte dell'Autore, che ad essa ha dedicato il più e il meglio della sua produzione letteraria. Basti fare, a tale riguardo, un semplice riferimento ai due volumi di "Avola degli Anni Trenta" (Catania, Istituto Siciliano di Cultura Regionale, 1978), alla "Guida di Avola" (Ispica, Martorina, 1980, seconda edizione 1993) e ad "Avola dalla Preistoria al Duemila" (Rosolini, Santocono, 2007), per rendersi conto di questo suo viscerale attaccamento al suolo natio.
In secondo luogo, va subito evidenziato come il suddetto titolo sia fortemente riduttivo rispetto alla copiosa materia trattata con sicura competenza, lunga e meditata preparazione, intelligenza e indefettibile applicazione.
Non siamo dinanzi a un semplice vocabolario del vernacolo avolese, a una fredda raccolta di termini in ordine alfabetico dell'ambito lessicale locale e neppure di fronte a un dizionario, che si limita a registrare e dar conto delle parole nella loro totalità sincronica e diacronica.
“Il dialetto della mia terra natia al vaglio dell'esperienza critica e dell'assimilazione personale (il Siciliano della mia Avola)" è il risultato di un vasto progetto di lavoro articolato, multiforme e originale nella sua impostazione...
Si presenta il libro che per "Libri di-versi",
come Libreria Editrice Urso abbiamo realizzato a Carlo Sorgia,
vincitore dell'edizione 2016-2017 del Concorso.
Contattaci per richiederci qualsiasi libro, di nostra edizione o di altro editore, e, preferibilmente, per titoli che non siano necessariamente esauriti. Usa preferibilmente la scrittura (tipo una e-mail su info@libreriaeditriceurso.com, un SMS o messaggio tramite WhatsApp sul n. 0039 351 926 4517, e, solamente in ultima analisi usa il telefono sul n. 351 926 4517. Con flessibilità siamo a disposizione per consegne in qualsiasi momento, rendendoci disponibili in qualsiasi ora, anche in giorni festivi, a quanti vorranno ritirare personalmente, e senza spese di spedizione, i libri nella nostra sede di Via Huss n. 16, con orario 10-12 e 17-19 escluso sabato-domenica, seconda parte di luglio e tutto agosto (vedi immagine).