Cominciammo più o meno così, con una breve introduzione di Francesco Urso, libraio-editore e promotore della quarta edizione di "PoesiAvola", realizzata anche questa volta stupendamente nel cento della Piazza maggiore di Avola, nello spazio del Bar "S. Finocchiaro", come sempre senza costi pubblici e senza oneri per i partecipanti.
La prima poesia letta fu quella di Giovanni Stella, scritta di getto il giorno prima, a seguito del salvataggio di Omran, il ragazzino siriano diventato immediatamente icona dell'assurda guerra di Aleppo.
“...Cinque gli anni tuoi,
Omran, bimbo bello e tenero.
Salvato – miracolo fu –
dalle macerie,
dell'uomo follia,
in Siria le bombe,
e in ogni dove,
che quell’inquilino sciocco
e del pianeta in transito,
ogni dì dal cielo
lascia cadere, "manna" credendola.
infamia essendo..."
(Giovanni Stella)
Altri video, come questo di Valentina Spallino, danno il senso di quel che facemmo in quella serata a quanti non poterono, o non vollero, essere con noi.
Tutto questo a memoria futura.
Per sapere di più:
VIDEO nella PLAYLIST di YOUTube
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LA NOTTE DEI POETI E OMRAN
Ciccio, le stelle ieri sera splendevano di gioia,
la volta del cielo illuminando ancor più
e sulla piazza grande della città esagonale
dispensando beneficio d'affetto.
Tanti i cuori a ruota seduti,
belle e commoventi le parole Tue,
messaggero, che dico? Messia piuttosto,
di versi nobili, dal cuor usciti di chi scuoter
vuole i senzacuore.
L'imponenza della Tua statura fisica
nulla era al confronto di quella Tua morale,
d'Amicia padrone, di cultura detentore,
di familiari affetti cultore.
Liliana, la brava, una fanciulla accanto a Te
pareva, dalla Tue labbra pendeva, come sempre,
e gli animi nostri allietava, con la sua magica chitarra
il canto alto levando, come preghiera al Dio
Ignoto e Sconosciuto, che tutti noi
incontrar vorremmo.
Che dir di Moustafa il carisma, ragazzo d'oro
abbracciato m'ha l'esito intenso del suo calor
trasmettendomi, e ancor mi dura e durerà...
Lilia, donna felice, ragazza brava e cara, a me
del suo sorriso dono fatto m'ha.
E Marco, Doisneau o Cartier-Bresson sembrava,
queli magici momenti immortalando.
Ma, mio fraterno irrinunciabile amico chieder
ti voglio: ciò che vissuto ho, frutto di magico
sogno fu, oppur di vista, visione e fino al visibilio,
estasi dello sgrardo, bufaliniana memoria,
pervenni, sciogliendomi d'amore come
ad Alfeo ed Aretusa avvenne?
Ti raggiunga il mio Grazie e anche l'abbraccio.
Giovanni Stella
Avola, 20 agosto 2016