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COME RAGGIUNGERCI
Arrivati alla rotonda poco prima di Marzamemi,
sulla strada Pachino-Marzamemi, girare sulla destra verso il porticciolo in direzione di Portopalo,
a metà di questa tangenziale si intravede la grande construzione sede dell'evento)
Il Palmento Di Rudinì - Museo enologico di Marzamemi costituisce uno dei massimi esempi di archeologia industriale nel settore vitivinicolo in tutta la Sicilia. Venne fatta costruire dal marchese Di Rudinì nella seconda metà del XIX secolo. Il marchese, nativo di Palermo ma proprietario del feudo della zona, era uno dei personaggi più influenti della sua epoca. Antonio Di Rudinì fu più volte ministro, arrivando ad essere Presidente del Consiglio per ben due volte tra il 1891 ed il 1896. Era anche uno dei più ricchi proprietari terrieri dell’intera Sicilia. L’architettura del palmento, a forma di basilica a navata singola, ne fa un esempio unico. L’imponenza della struttura, che si estende per 8.000 metri quadri (3.000 relativi alle cantine e 5.000 al piano terra), era direttamente proporzionale alla grande quantità di uva da lavorare. Erano anni in cui stavano comparendo macchine artigianali che permettevano una lavorazione più veloce e più razionale del prodotto; ma necessitavano di spazio. Si deve quindi alla lungimiranza del marchese la costruzione di questa struttura. Dopo decenni di produzione a pieno regime, considerato uno di tre stabilimenti enologici industriali più grandi dell’isola (si trovano eguali solo a Trapani e Marsala), ha conosciuto un rapido declino nel secondo dopoguerra. Tanto da essere completamente abbandonato. In anni recenti si è provveduto al restauro ed al recupero del palmento, per riportarlo agli antichi fasti. Non più come stabilimento enologico ma come testimonianza di archeologia industriale assai notevole splendidamente recuperata e restaurata dal Comune di Pachino, che nella figura del Sindaco Paolo Bonaiuto concede per la manifestazione del 6 febbraio in memoria di Antonio Caldarella.
ANTOLOGIA INCHIOSTRO E ANIMA 2010/2011
In memoria di Antonio Caldarella
IN LIBRERIA A PARTIRE DAL 3 FEBBRAIO 2011
ECCO LA COPERTINA
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Il 3 febbraio 2009 ci lasciava il poeta, scrittore,
attore, regista, artista Antonio Caldarella.
Era nato a Siracusa il 5 aprile 1959, risiedeva ad Avola,
nella sua casa-finestra sul mare, nel lungomare di Avola.
Per noi ricordare un amico e' vederlo vivo tra noi,
con i suoi interessi, i suoi gusti, le sue debolezze, i suoi suggerimenti,
le sue azioni, le sue scelte, i suoi scritti,
le sue parole, il suo sorriso...
e veicolare nel tempo e nel territorio i messaggi
che ancora da lui continuano ad arrivarci.
Il concorso di questo biennio, indetto nel febbraio 2010
a un anno dalla morte di Antonio
e concluso il 6 febbraio 2011 con la suddetta manifestazione
ha voluto esaltare i temi della poesia,
del teatro e del cinema tanto cari all'amico Antonio.
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QUESTI I NOMI
DI TUTTI I CONCORRENTI SELEZIONATI
DALLA GIURIA DEL CONCORSO
"ANTOLOGIA INCHIOSTRO E ANIMA 2010-2011"
in memoria di Antonio Caldarella
(INDICATI IN ORDINE CASUALE.
LA CLASSIFICA SARA' UFFICIALIZZATA IL 6 FEBBRAIO):
Li Volti Guzzardi Giovanna, Coppola Franco, Novara Marianna, Cellucci Sergio,
Di Ciccio Nando, Riondino Michelgiuseppe, Aliffi Tiziana, Taormina Maria Rosanna,
Leonardi Vanessa, Dall’Armellina Franca Emma, Cancemi Corrado, Grossi Pietro,
Puccio Raffaele, Guastella Federico, Insinna Emanuele, Ingardia Giuseppe,
Morale Corrado, Modeo Rossana, Montorsi Chiara, Giuliano Francesco,
Portoghese Patrizia, Bono Corrado, Remiddi Sandro, Pacilli Anna Maria,
Tulelli Paolo, Blanco Linuccia, Bonanni Lucia, Napolano Salvatore, Bruno Margherita,
Lascia Cirinnà Cettina, Gioja Pietro, Lo Presti Emanuele, Zanarella Michela,
Ligresti Giuseppe, Czerkl Eva, Di Pietro Salvatore, Rapetti Flavio, Salemi Dario.
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