Consulta Femminile Avola

Su LA SICILIA DEL 12/01/2003 è appena uscito questo articolo di Alfonso La Pira, iscritto alla nostra Mailing List, sulla grave situazione in cui viene a trovarsi la Consulta Comunale Femminile di Avola, a seguito delle dimissioni della presidente.

«Vogliono affossare la Consulta femminile»
Avola. Si dimette la presidente della Consulta comunale femminile, accusando le amministrazioni comunali precedenti e l'attuale di impedire l'attività dell'organismo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'esiguo finanziamento di quest'anno, 1200 €, che ha indotto Liliana Calabrese Urso, a gettare la spugna.
La presidente dimissionaria, precisa che la Consulta non è un'associazione, ma è un organismo comunale istituito da una legge regionale, che al di là del colore politico, vuole rappresentare, promuovere e tutelare le donne, svolgendo sotto questo aspetto un ruolo di stimolo e controllo nei confronti dell'amministrazione.
Nel corso degli anni sono state diverse le battaglie sostenute dalla Consulta, determinanti per l'apertura del consultorio familiare, degli asili nido, per l'istituzione del servizio di mammografia.
La Consulta svolge attività di informazione e formazione per le donne, promuovendo corsi, conferenze, pubblicazioni sulla famiglia, la salute, l'educazione dei figli, il lavoro, tra cui un corso sull'imprenditoria femminile, in cui sono state presentate le leggi che finanziano le imprese rosa, che ha portato alla costituzione di tre nuove imprese gestite da donne.
La scelta del Comune è stata intesa dalla Calabrese Urso come l'espressione di una volontà politica, che intende porre fine a questa esperienza che negli anni ha dato un contributo per garantire alle avolesi, visibilità, garanzie e opportunità, dal punto di vista culturale, economico e sociale.

Alfonso La Pira



Il testo integrale della lettera di dimissioni

Liliana Calabrese Urso

A tutte le Consultrici
Consulta Comunale Femminile
Avola


Avola 07/1/ '03

Carissime amiche,
dopo il silenzio carico di dubbi, incertezze, conflitti interiori e riflessioni, con questa lettera desidero comunicarvi che è arrivato il momento per me di dimettermi da presidente della Consulta Comunale Femminile di Avola e volgere altrove tutte le mie energie e tensioni.
L’esperienza della partecipazione alle attività della Consulta, come semplice Consultrice, come Amministratrice e infine Presidente, è stata per me molto importante e bellissima dal punto di vista umano e affettivo, ma non posso più nascondere le amarezze e le delusioni accumulate in questi anni nel cercare di creare un rapporto serio, di confronto, di crescita con il diretto interlocutore, l’Ente locale.
Non è possibile continuare così, a dibattersi come una mosca nella ragnatela,nel non intravedere spiragli di cambiamento. La verità è che a nessuno in questa città importa del nostro impegno, anzi gli sforzi che facciamo sono dei boomerang che ritornano indietro e si abbattono su di noi. Quale futuro può esserci per la nostra organizzazione, con 1200 € (questo è il contributo dato dal Comune per l’anno 2002 !).
E’ con l’amministrazione Cancemi che è cominciato il nostro calvario (abbiamo reagito presentando un nostro ricorso al Presidente della Regione, per affermare, una volta per tutte, i principi ispiratori della nostra esistenza e obbligare l’ente locale al rispetto della legge). Da quel lontano 1997 è iniziato il periodo delle battaglie per il contributo annuale e neanche con la sindacatura Giansiracusa, nonostante il nostro impegno, è cambiato qualcosa. E’ stato deprimente dover continuamente spiegare a politici di turno disinformati e a dipendenti comunali di vario livello, cosa fosse la Consulta, quali compiti svolgesse e quali motivazioni legislative , politiche, umane e sociali ne giustificassero l’esistenza.
Il pluralismo delle idee, la partecipazione consapevole e democratica, la crescita culturale e civica delle donne (e non solo !), il rispetto dei beni comuni, la difesa della nostra identita’ e della memoria storica, dar voce a chi non sa o non può urlare le proprie necessità ed esigenze, sono i valori fondamentali ed ispiratori di ogni nostro intervento.
Tante sono state le conquiste durante questi venti anni di presenza costante e perseverante; ricordate le battaglie affinché ad Avola sorgesse il Consultorio familiare, le pressioni e le sollecitazioni per la nascita e la gestione degli asili nido e per l’istituzione di servizi funzionali ed efficaci per la città, il riconoscimento della creatività delle nostre donne e la certezza della possibilità di trasformarla in lavoro produttivo e proficuo per la comunità,l’approfondimento, gli scambi emozionali di esperienze e di vissuti per riflettere sul nostro modo di essere donne e cittadine…E tanto, tanto ancora!
A questo punto, quale presenza potremo garantire nel territorio? E’ solo questione di tempo, un paio di mesi e poi dovremo arrenderci definitivamente; non abbiamo i mezzi economici per fare, non dico manifestazioni, ma nemmeno per la gestione quotidiana.
In questi anni trascorsi alla guida della Consulta ho cercato di rendervi il più possibile partecipi e corresponsabili dei principi e valori che la nostra organizzazione persegue. Ho puntato molto sulla diffusione nel territorio, del nostro marchio e della nostra funzione, in quanto sono sempre stata convinta del fatto che in questa società è importante pubblicizzare al massimo le risorse presenti e gli avvenimenti positivi che esistono nella nostra città, per una crescita partecipativa collettiva. Così sono nati il nostro Sito Internet, apprezzato e visitato tantissimo, le nostre iniziative e manifestazioni gradite e attese dalla gente, la nostra presenza e collaborazione richiesta dalle associazioni. Ma oggi siamo sotto il ricatto economico, a questo punto vogliono imbavagliarci e azzerare la nostra autonomia, garanzia di democrazia.
In questi mesi Avola sta sprofondando sempre più nell’indifferenza, nell’arroganza ignorante,nel silenzio, nella legittimazione di diverse forme di illegalità. Le donne vivono grossi problemi e si confrontano quotidianamente con carenze di servizi, di lavoro,di solidarietà sociale, nella solitudine, nell’ indifferenza delle istituzioni. La nostra presenza, garante di obbiettività, non deve smettere di scuotere le coscienze addormentate, di smuovere le acque stagnanti dell’immobilismo sociale.
Oggi più di prima si richiede l’impegno costante, serio e coinvolgente di tutte le persone di buona volontà, per ricostruire il nostro tessuto sociale moralmente e civicamente. Specialmente è necessario svolgere opera educativa e formativa della capacità di lavorare in sinergia e in concreta collaborazione con tutte le forze, le agenzie esistenti nel territorio, senza invidie e competitività sterile.
Mi auguro che la nuova presidente lavori su queste basi, riaffermando in tal modo, pur nel cambiamento, la continuità ispiratrice. Per ciò che riguarda la sottoscritta, ho bisogno di svolgere più concretamente, libera da codici, statuti, quello che mi suggerisce il cuore, sempre con spirito di volontariato (come tutte noi abbiamo sempre fatto). Sappiate comunque, che sarò sempre disponibile ad incontrarci da buone amiche, pronta a darvi il mio aiuto solidale di donna. Con tanta stima, simpatia e ringraziamenti per la vostra collaborazione vi saluto, augurandovi che i vostri sogni si realizzino; io cercherò di realizzare i miei.

LilianaLiliana Calabrese Urso
da FORUM DEI PELLEGRINI forumnuovo
Re: DONNE SICILIANE DOVE SIETE .... Ancora una volta Avola si sta giocando la "buone carte " per tentare di risollevare la propria sorte!
Sono d'accordo con Tiziana e con lei cerco le DONNE SICILIANE che rischiano di perdere un organismo necessario come LA "CONSULTA FEMMINILE" .
Per arrivare ad abbassare la guardia con tanto di dimissioni,la ex presidente deve veramente averne viste e sentite moltissime.Infatti, reputo Liliana Urso, una delle donne più grintose e forti che io abbia mai conosciuto!!!
Difficilmente , avrei pensato che l'entusiasmo (con cui la scorsa estate mi parlò di questo organismo nato in grembo ad Avola) ,l'avesse abbandonata fino ad arrivare a dimettersi. Chiamo quindi a gran voce ,insieme a Tiziana ,tutte quelle donne che ,sono in grado di comprendere l'aiuto e l'utilità di tale organismo e di sensibilizzare il paese e coloro che lo governano verso qualcosa che potrebbe aiutare a migliorare o almeno a tentare di risolvere parte dei problemi di questa terra così bella ma così difficile da condurre verso un sereno avvenire!

Mariagrazia Mazzara
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Replying to:
Quattro righe che mi escono d'impulso e con rabbia leggendo le lettere di dimissioni dalla Consulta della Signora Urso.Non so gli antecedenti, ma posso immaginarmeli.
Vorrei però dire la mia: se una persona arriva a dimettersi significa che veramente E' SOLA.
Mi stupisce che le donne non appoggino una simile attività che è utilissima e necessaria per tutte, anzi per tutti compresi i signori maschietti.
DONNE ........... CONTRIBUITE AD OTTENERE QUEL CHE VI SPETTA DI DIRITTO.
Scusate il tono, ma .........

Tiziana Cattaneo
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15 Jan 2003
Oggetto: R: Vogliono affossare la Consulta, di Alfonso La Pira
Carissima Liliana,
la notizia delle tue dimissioni mi sgomenta e allo stesso tempo non mi sorprende. Cosa ci possiamo aspettare, ormai, se non ulteriori "bavagli in più"? Tutti, dico, ma in special modo noi donne. Personalmente ho un ottimo ricordo del pomeriggio a Avola, organizzato appunto, dalla Consulta di cui eri presidente. Presentammo "LE SICILIANE", io cantai, ci fu un animato dibattito.
Si sentiva, era tangibile l'impegno di energie, l' entusiasmo, nella pluralità, nel rispetto di "tutte"-
Ti ho molto apprezzata perchè ho ben sentito, ne parlavamo anche dopo, a cena, ricordi? che tutto il tuo impegno nasceva da autentico fervore e da convizioni profonde.
Non posso che esprimere la mia solidarietà a te e alle donne che ti hanno affiancata in questi anni. Vorrei dire non gettare la spugna, continua a combattere...ma so quanto sorde possano essere le istituzioni...
1.200 €... Così poco vale la battaglia, ad Avola, in direzione di un vivere più umano, civile, colto delle donne?
Mi spiace per Avola, per le sue donne e in particolare per te
un caro abbraccio,
Marilena Monti
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17 Jan 2003 12:57:38
Subject: Consulta Femminile
Ho appreso con molta tristezza le ultime notizie dalla Consulta Femminile. Avevo appena avuto modo sia di conoscere Liliana che di approfondire la mia conoscenza della città di Avola; in particolare conservo il ricordo di una pizza, seduta accanto a Liliana, che ho mangiato con molta lentezza parlando proprio delle difficoltà storiche di riuscire a trasmettere la forza di determinati valori, in particolare quelli conquistati con molta fatica in tema di parità dei diritti e via dicendo. Dicevo quella sera a Liliana, e lo vorrei ricordare a lei e a tutte le donne coinvolte nell'avventura della Consulta, che questo non è un buon periodo: ovunque le istituzioni locali risentono delle linee di indirizzo politiche nazionali (e dei relativi tagli); le gestioni locali di sinistra a livello politico sembrano a volte più distanti di altre, e ciò scandalizza e addolora; e si assiste ad un riflusso senza precedenti, che miete vittime soprattutto nelle nuove generazioni. Dicevamo tutto qu
esto con Liliana, e lei mi chiedeva cosa potessimo fare. Vorrei ricordarle la mia risposta, che vale ancora: non demordere, in qualche modo ricominciare ancora ed ancora. La Consulta non deve seguire la corrente che defluisce come si trattasse di una fine inesorabile: e sono un po' speranzosa nel fatto che non riesco ad immaginare Liliana a lungo distante da una così profonda passione... Intanto da Roma, che anche se fisicamente è lontana, come storia (soprattutto femminile) non lo è di molto, mi chiedo se non sia possibile raccogliere firme "telematiche", inviare appelli e quant'altro possa essere utile a far comprendere intanto alle istituzioni della gravità di quanto stanno provocando con la loro sordità e cecità; e poi qualsiasi supporto per organizzare informazione, pubblicizzare a più livelli un evento che non è altro che un "la" di un grande dibattito comunque latente e che a tutte le donne appartiene, ovunque esse vivano. Perché in questo senso nessun destino è divis
o da un altro. Come avrebbe detto Don Milani cogliendo un principio così fondamentale e femminile: I care. Facciamoci sentire e... sentiamoci!
Laura Spazzacampagna
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17 Jan 2003 12:55:02
Oggetto: www.Camera.it
Cari amici,
scusate la invadenza ma vi suggerisco di contattare i parlamentari e le Commissioni che si occupano dei problemi che riguardano la denuncia sollevata da Liliana Calabrese Urso. Dal sito www.camera.it <http://www.camera.it> in pochi minuti si ha il collegamento con chi è, appunto, deputato a occuparsene e sicuramente qualcuno presenterà una interrogazione parlamentare che solleverà il problema femminile della vostra comunità.
ciao Nino Gernone
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17 Jan 2003 10:39:02
Sapete che abbiamo trasmesso la notizia (su Videmediterraneo) sulle dimissioni di Liliana?
Carmen Attardi
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Data: Fri, 17 Jan 2003 12:40:18
Oggetto: vedi www.ilbrigante.com
La denuncia di Liliana Calabrese Urso è stata pubblicata nel sito in oggetto.
ciao
Nino Gernone

invito



logo ConsultaLa Consulta nasce nel 1982 ed ha come obiettivo principale quello 
di affrontare i problemi della condizione femminile, tenendo presente
la dignità e i valori di cui è portatrice la donna, sia nell'ambito
familiare, sia nella società.
La Consulta femminile non è un'associazione, ma un organismo 
istituzionalmente riconosciuto dal Comune di Avola con delibera
n. 45/82 in attuazione della legge regionale 27/77.
La consulta è costituita da: 
due componenti effettive ed una supplente designate dai movimenti
e dai partiti operanti nel Comune; una componente effettiva ed una supplente designate dai
sindacati confederali; due componenti effettive ed una supplente designate dalle
associazioni operanti nel Comune.
Qualunque donna, inoltre, voglia partecipare alle attività della Consulta 
potrà farlo con potere consultivo.
(Art. 5 del Regolamento della Consulta Comunale Femminile di Avola).
Le associazioni femminili democratiche e le forze femminili organizzate 
nei partiti, nelle confederazioni sindacali costituiscono nella città di
Avola la Consulta Femminile Comunale.
Le consultrici, riunite in Assemblea straordinaria il 12 Maggio scorso, 
hanno eletto la Giunta esecutiva,che per il triennio 2000/2001/2002 
è così composta:
Liliana Calabrese..... Presidente
Antonietta Calabrò ..Vicepresidente
Sebastiana Artale.....Vicepresidente
Giovanna Fucà.........Segretaria
Francesca Magro.......Tesoriera
Referente istituzionale della Consulta...
Assessore ai Servizi Sociali e alle Pari opportunità SANDRA ROCCARO Assemblea: base della direzione culturale ed operativa della Consulta. Commissioni di studio:approfondiscono e propongono soluzioni a problematiche di particolare importanza fra le donne
Le commissioni sono: - DONNA E CULTURA - DONNA E SALUTE - DONNA E SERVIZI - DONNA E LAVORO Che cosa fa la Consulta? La Consulta promuove iniziative culturali sulle problematiche femminili.
Viene sentita dalla Giunta o dal Consiglio Comunale, quando sono in
discussione programmi o provvedimenti che hanno rilevanza per la condizione femminile e su tutto ciò che ruotaintorno alla donna; esprime il proprio parere su problemi di particolare importanza economica, sociale e culturale e presenta mozioni, osservazioni e proposte ai competenti organi comunali e territoriali. I nostri interlocutori esterni sono: Le associazioni, i quartieri, le parrocchie, le istituzioni, i servizi presenti sul territorio (scuole, ASL, consultorio) altre consulte in rete (Molfetta). Pubblicazioni: Libro: "Tema donna" Analisi della condizione femminilenegli elaborati degli alunni delle scuole
secondarie di Avola. Edizioni Consulta Comunale femminile di Avola.

 

Copertina Regolamento

 

Regolamento
della Consulta

 

Art. 1

 

Le associazioni femminili democratiche e le forze femminili organizzate nei partiti, nelle confederazioni sindacali, costituiscono nella città di Avola la Consulta femminile comunale.

 

Art. 2

 

La Consulta, previa analisi critica della situazione socioeconomica-ambientale ed in relazione alle reali esigenze del luogo ove opera, si prefigge come obiettivo primario quello di affrontare i problemì della condizione femminile, tenendo presente la dignità e i valori di cui è portatrice la donna, sia nell'ambito della famiglia sia nella società, in ordine ai seguenti punti:

 

a) al pieno diritto al lavoro, ad una giusta retribuzione, ad una adeguata assistenza;

 

b) alla piena partecipazione alla vita pubblica, ivi compresa la direzione politica ed amministrativa;

 

c) alla creazione di adeguati servizi sociali (asilo nido, scuole a tempo pieno, consultori familiari, ecc ... ) in sostegno della famiglia e dei componenti più deboli della società (minori, anziani, invalidi, handicappati ... ) nel quadro di una coerente collaborazione tra società e famiglia;

 

d) creazione di nuove efficienti strutture e recupero del patrimonio artistico esistente per lo sviluppo culturale e l'incremento turistico del nostro paese.

 

 

Art. 3

 

La Consulta femminile assume anche i seguenti compiti:

 

– studio e indagine della condizione femminile, anche per zone e settori;

– promozione di incontri e conferenze tra le varie associazioni femminili e movimenti di partiti democratici aperti a tutte le donne anche non organizzate in alcuna associazione.

Inoltre la Consulta garantisce il suo apporto in ordine ai problemi, socio, economici, politici e culturali con particolare riguardo a:

a) Problematiche relative al mondo del lavoro.

b) Tutela dell'infanzia dei disabili e degli anziani.

c) Istituzione e gestione dei servizi sociali di base.

 

 

Art. 4

 

Per adempiere ai compiti indicati all'art. 3, la Consulta nomina gruppi di studio e di lavoro formati sia da componenti della Consulta stessa sia da esperti esterni.

            La Consulta deve indicarne i compiti e fissarne la durata. La coordinatrice deve essere designata tra le consultrici.

 

Art. 5

 

La Consulta si compone di:

 

– due componenti effettive ed una supplente designate dai movimenti e dai partiti operanti nel Comune;

– una componente effettiva ed una supplente designate dai sindacati confederali;

– due componenti effettive ed una supplente designate dalle associazioni operanti nel Comune. Qualunque donna, inoltre, voglia partecipare alle attività della Consulta potrà farlo con potere consultivo.

 

 

 

 

Art. 6

 

La Consulta, per la realizzazione dei suoi compiti istituzionali e lo svolgimento della sua attività, si avvale della collaborazione degli enti locali e di tutti gli organismi ed uffici che agiscono in specifici settori. A tal fine userà i locali che verranno posti a sua disposizione dal Comune.

 

 

Art. 7

 

Possono partecipare alle riunioni della Consulta, con voto consultivo, le consigliere comunali, provinciali, regionali, nazionali, in carica.

Art. 8

 

La Consulta chiederà al Sindaco di essere sentita ogni qualvolta saranno all'ordine dei lavori delle commissioni, della giunta e del Consiglio Comunale questioni inerenti ai compiti istituzionali della Consulta stessa.

 

 

Art. 9

 

Sono organi della Consulta:

a) l'assemblea delle componenti;

b) la giunta esecutiva;

c) la Presidente.

 

 

Art. 10

 

Le assemblee sono ordinarie e straordinarie. Esse sono presiedute dalla Presidente, o in caso di assenza o di impedimento della stessa, a turno dalle due Vicepresidenti.

 

 

Art. 11

 

L'assemblea ordinaria si riunisce nella sua sede legale ogni mese in un giorno da convenire all'inizio dell'attività annuale; qualora tale giorno risultasse festivo l'assemblea si intende convocata per lo stesso giorno della settimana successiva.

 

 

Art. 12

 

Le assemblee straordinarie sono convocate ogni qualvolta la presidente e la giunta lo credono necessario.

            L'assemblea straordinaria può, inoltre, essere convocata su richiesta scritta e motivata di almeno un quinto delle componenti.

 

            La Presidente entro 5 giorni dalla ricezione della richiesta provvederà ad avvertire l'assemblea a mezzo raccomandata o notifica.

 

 

 

 

 

 

Art. 13

 

Per la validità delle assemblee ordinarie occorre la presenza dei due terzi delle componenti.

            Le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e la minoranza ha il diritto alla pubblicità del proprio dissenso.

            Le componenti assenti per 3 assemblee ordinarie consecutive, sono considerate dimissionarie, salvo il caso di comprovato impedimento dovuto a gravi motivi, comunque le componenti della Consulta nell'arco di un anno non possono assentarsi per più di 5 assemblee ordinarie.

 

Art. 14

 

Sono competenze dell'assemblea:

1) eleggere la Giunta e la Presidente;

2) approvare l'o.d.g.;

3) elaborare ed approvare il piano di attività;

4) discutere ed approvare il bilancio preventivo e consuntivo;

5) autorizzare le spese di straordinaria amministrazione;

6) determinare il parametro del rimborso delle spese di viaggio;

7) designare i revisori dei conti;

8) promuovere la formazione dei gruppi di studio e di lavoro;

9) designare le rappresentanti in seno agli Enti ed agli organismi in cui sia prevista la partecipazione della Consulta;

10) provvedere a tutto quanto occorre per il regolare funzionamento della Consulta che nel presente regolamento non sia espressamente riservato a competenza specifica.

 

 

Art. 15

 

Le votazioni si svolgono normalmente a voto palese, per alzata di mano o per appello nominale.

            Su richiesta di almeno un quinto delle presenti le votazioni si svolgono a scrutino segreto.

            Le deliberazioni relative a persone o associazioni possono avvenire anche a scrutinio segreto.

 

 

Art. 16

 

La partecipazione della Consulta a riunioni, convegni, attività di organizzazioni politiche, culturali, sociali, deve essere approvata a maggioranza.

            La deliberazione dovrà indicare la composizione della rappresentanza e fissarne le direttive alle quali la stessa dovrà attenersi.

            In egual modo è disciplinata la partecipazione delle consultrici comunali a riunioni, convegni, manifestazioni delle altre Consulte comunali e regionali.

 

 

Art. 17

 

La giunta esecutiva è composta:

– dalla Presidente;

– da due vicepresidenti;

– da una segretaria;

– da una tesoriera.

 

 

 

Art. 18

 

Sono competenze della giunta:

a) assicurare l'esecuzione delle delibere dell'assemblea;

b) proporre l'o.d.g. e darne comunicazione alle componenti almeno 5 giorni prima delle assemblee ordinarie;

c) autorizzare le spese di ordinaria amministrazione superiori a £. 500.000;

d) disporre entro il mese di Novembre il bilancio di previsione, entro il mese di Marzo redigere il bilancio consuntivo;

e) assumere i poteri dell'assemblea nei casi di urgenza che non permettono la riunione straordinaria della Consulta salvo ratifica dell'assemblea.

 

 

 

Art. 19

 

La segreteria redige i verbali delle riunioni della giunta esecutiva e delle assemblee che vengono firmati dalla Presidente e dalla segreteria medesima dopo essere approvati dall'organo competente nella seduta successiva.

            I verbali sono riuniti in ordine cronologico in appositi volumi.

 

 

Art. 20

 

La Presidente rappresenta legalmente la Consulta nei confronti dei terzi ed elegge il suo domicilio legale presso la sede della Consulta.

 

            Sono competenze della Presidente:

a) presiedere le riunioni ordinarie e straordinarie dell'assemblea e della giunta;

b) illustrare i punti dell'o.d.g.;

c) firmare gli atti assieme alla segretaria;

d) firmare i mandati finanziari insieme alla tesoriera;

e) autorizzare le spese di ordinaria amministrazione fino a £. 500.000.

 

 

Art. 21

 

La Presidente e la giunta vengono elette con la maggioranza dei due terzi delle presenti in votazioni separate sulla base di una lista di nomi indicati dalle organizzazioni componenti la Consulta, durano in carica tre anni e possono essere riconfermate.

            La giunta eleggerà nel proprio interno le vicepresidenti e la tesoriera.

            La segretaria può essere nominata dalla Presidente.

 

 

Art. 22

 

L'assemblea può mettere ai voti su richiesta di almeno un quinto delle componenti la mozione di sfiducia alla giunta esecutiva ed alla Presidente.

            La mozione deve essere votata a maggioranza dei due terzi delle presenti.

            Entro un mese dall'eventuale accoglimento della mozione si deve procedere alla nuova elezione della giunta e della Presidente.

 

 

 

 

 

Art. 23

 

Le singole componenti della Consulta durano in carica tre anni e possono essere riconfermate. Allo scadere del mandato la Consulta inviterà partiti, sindacati ed associazioni a segnalare i nominativi del triennio successivo.

            Nell'ipotesi di dimissione o di qualsiasi causa di cessazione della carica di una delle componenti la Consulta, la Presidente ne dà immediata comunicazione alla Consulta e all'organizzazione che ha fatto la designazione ai fini della sostituzione. La nuova componente rimane in carica fino allo scadere del mandato della sostituita.

            Sino a quando non si sarà provveduto alla sostituzione, la Consulta continuerà a funzionare con le sole componenti in carica.

 

 

Art. 24

 

I mezzi finanziari per l'attività della Consulta sono costituiti da un contributo annuo del Comune o di eventuali altri enti. Il Comune dovrà deliberare la relativa spesa tra le obbligatorie nel bilancio di previsione.

 

 

 

Art. 25

 

Le componenti della Consulta devono avere la residenza nel territorio del Comune di Avola da almeno un anno e devono aver compiuto il 18° anno di età.

 

 

Art. 26

 

Alla fine di ogni triennio la Consulta presenterà il bilancio consuntivo svolto e discuterà eventuali ammissioni di nuove associazioni.

 

 

Art. 27

 

L'esercizio finanziario coincide con l'anno solare. Il bilancio consuntivo è approvato dall'assemblea in adunanza ordinaria entro il mese di marzo.

 

 

Art. 28

 

Le modificazioni al presente regolamento saranno approvate a maggioranza dei due terzi delle presenti e comunicate al Sindaco e alla Consulta Regionale.

 

Art. 29

 

Il presente regolamento entrerà immediatamente in vigore all'atto della sua approvazione.

La Presidente provvederà ad inviare copia al Sindaco e alla Consulta Regionale.

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