La Consulta nasce nel 1982 ed ha come obiettivo principale quello
di affrontare i problemi della condizione femminile, tenendo presente
la dignità e i valori di cui è portatrice la donna, sia nell'ambito
familiare, sia nella società.
La Consulta femminile non è un'associazione, ma un organismo
istituzionalmente riconosciuto dal Comune di Avola con delibera
n. 45/82 in attuazione della legge regionale 27/77.
La consulta è costituita da:
due componenti effettive ed una supplente designate dai movimenti
e dai partiti operanti nel Comune; una componente effettiva ed una supplente designate dai
sindacati confederali; due componenti effettive ed una supplente designate dalle
associazioni operanti nel Comune.
Qualunque donna, inoltre, voglia partecipare alle attività della Consulta
potrà farlo con potere consultivo.
(Art. 5 del Regolamento della Consulta Comunale Femminile di Avola).
Le associazioni femminili democratiche e le forze femminili organizzate nei partiti, nelle confederazioni sindacali costituiscono nella città di Avola la Consulta Femminile Comunale.
Le consultrici, riunite in Assemblea straordinaria il 12 Maggio scorso, hanno eletto la Giunta esecutiva,che per il triennio 2000/2001/2002 è così composta:
Liliana Calabrese..... Presidente Antonietta Calabrò ..Vicepresidente Sebastiana Artale.....Vicepresidente Giovanna Fucà.........Segretaria Francesca Magro.......Tesoriera Referente istituzionale della Consulta...
Assessore ai Servizi Sociali e alle Pari opportunità SANDRA ROCCARO Assemblea: base della direzione culturale ed operativa della Consulta. Commissioni di studio:approfondiscono e propongono soluzioni a problematiche di particolare importanza fra le donne
Le commissioni sono: - DONNA E CULTURA - DONNA E SALUTE - DONNA E SERVIZI - DONNA E LAVORO Che cosa fa la Consulta? La Consulta promuove iniziative culturali sulle problematiche femminili.
Viene sentita dalla Giunta o dal Consiglio Comunale, quando sono in
discussione programmi o provvedimenti che hanno rilevanza per la condizione femminile e su tutto ciò che ruotaintorno alla donna; esprime il proprio parere su problemi di particolare importanza economica, sociale e culturale e presenta mozioni, osservazioni e proposte ai competenti organi comunali e territoriali. I nostri interlocutori esterni sono: Le associazioni, i quartieri, le parrocchie, le istituzioni, i servizi presenti sul territorio (scuole, ASL, consultorio) altre consulte in rete (Molfetta). Pubblicazioni: Libro: "Tema donna" Analisi della condizione femminilenegli elaborati degli alunni delle scuole
secondarie di Avola. Edizioni Consulta Comunale femminile di Avola.
della Consulta
Le associazioni
femminili democratiche e le forze femminili organizzate nei partiti, nelle
confederazioni sindacali, costituiscono nella città di Avola la Consulta
femminile comunale.
La Consulta, previa
analisi critica della situazione socioeconomica-ambientale ed in relazione alle
reali esigenze del luogo ove opera, si prefigge come obiettivo primario quello
di affrontare i problemì della condizione femminile, tenendo presente la
dignità e i valori di cui è portatrice la donna, sia nell'ambito
della famiglia sia nella società, in ordine ai seguenti punti:
a) al pieno diritto al
lavoro, ad una giusta retribuzione, ad una adeguata assistenza;
b) alla piena
partecipazione alla vita pubblica, ivi compresa la direzione politica ed
amministrativa;
c) alla creazione di
adeguati servizi sociali (asilo nido, scuole a tempo pieno, consultori
familiari, ecc ... ) in sostegno della famiglia e dei componenti più
deboli della società (minori, anziani, invalidi, handicappati ... ) nel
quadro di una coerente collaborazione tra società e famiglia;
d) creazione di nuove
efficienti strutture e recupero del patrimonio artistico esistente per lo
sviluppo culturale e l'incremento turistico del nostro paese.
La Consulta femminile
assume anche i seguenti compiti:
– studio e
indagine della condizione femminile, anche per zone e settori;
– promozione di
incontri e conferenze tra le varie associazioni femminili e movimenti di
partiti democratici aperti a tutte le donne anche non organizzate in alcuna
associazione.
Inoltre la Consulta
garantisce il suo apporto in ordine ai problemi, socio, economici, politici e
culturali con particolare riguardo a:
a) Problematiche
relative al mondo del lavoro.
b) Tutela dell'infanzia
dei disabili e degli anziani.
c) Istituzione e
gestione dei servizi sociali di base.
Per adempiere ai compiti
indicati all'art. 3, la Consulta nomina gruppi di studio e di lavoro formati
sia da componenti della Consulta stessa sia da esperti esterni.
La
Consulta deve indicarne i compiti e fissarne la durata. La coordinatrice deve
essere designata tra le consultrici.
La Consulta si compone
di:
– due componenti
effettive ed una supplente designate dai movimenti e dai partiti operanti nel
Comune;
– una componente
effettiva ed una supplente designate dai sindacati confederali;
– due componenti
effettive ed una supplente designate dalle associazioni operanti nel Comune.
Qualunque donna, inoltre, voglia partecipare alle attività della
Consulta potrà farlo con potere consultivo.
La Consulta, per la
realizzazione dei suoi compiti istituzionali e lo svolgimento della sua
attività, si avvale della collaborazione degli enti locali e di tutti
gli organismi ed uffici che agiscono in specifici settori. A tal fine
userà i locali che verranno posti a sua disposizione dal Comune.
Art. 7
Possono partecipare alle
riunioni della Consulta, con voto consultivo, le consigliere comunali,
provinciali, regionali, nazionali, in carica.
La Consulta
chiederà al Sindaco di essere sentita ogni qualvolta saranno all'ordine
dei lavori delle commissioni, della giunta e del Consiglio Comunale questioni
inerenti ai compiti istituzionali della Consulta stessa.
Sono organi della
Consulta:
a) l'assemblea delle
componenti;
b) la giunta esecutiva;
c) la Presidente.
Le assemblee sono
ordinarie e straordinarie. Esse sono presiedute dalla Presidente, o in caso di
assenza o di impedimento della stessa, a turno dalle due Vicepresidenti.
Art. 11
L'assemblea ordinaria si
riunisce nella sua sede legale ogni mese in un giorno da convenire all'inizio
dell'attività annuale; qualora tale giorno risultasse festivo
l'assemblea si intende convocata per lo stesso giorno della settimana
successiva.
Art. 12
Le assemblee straordinarie
sono convocate ogni qualvolta la presidente e la giunta lo credono necessario.
L'assemblea
straordinaria può, inoltre, essere convocata su richiesta scritta e
motivata di almeno un quinto delle componenti.
La
Presidente entro 5 giorni dalla ricezione della richiesta provvederà ad
avvertire l'assemblea a mezzo raccomandata o notifica.
Per la validità
delle assemblee ordinarie occorre la presenza dei due terzi delle componenti.
Le
deliberazioni sono adottate a maggioranza, e la minoranza ha il diritto alla
pubblicità del proprio dissenso.
Le
componenti assenti per 3 assemblee ordinarie consecutive, sono considerate
dimissionarie, salvo il caso di comprovato impedimento dovuto a gravi motivi,
comunque le componenti della Consulta nell'arco di un anno non possono
assentarsi per più di 5 assemblee ordinarie.
Sono competenze
dell'assemblea:
1) eleggere la Giunta e
la Presidente;
2) approvare l'o.d.g.;
3) elaborare ed
approvare il piano di attività;
4) discutere ed approvare
il bilancio preventivo e consuntivo;
5) autorizzare le spese
di straordinaria amministrazione;
6) determinare il
parametro del rimborso delle spese di viaggio;
7) designare i revisori
dei conti;
8) promuovere la
formazione dei gruppi di studio e di lavoro;
9) designare le
rappresentanti in seno agli Enti ed agli organismi in cui sia prevista la
partecipazione della Consulta;
10) provvedere a tutto
quanto occorre per il regolare funzionamento della Consulta che nel presente
regolamento non sia espressamente riservato a competenza specifica.
Le votazioni si svolgono
normalmente a voto palese, per alzata di mano o per appello nominale.
Su
richiesta di almeno un quinto delle presenti le votazioni si svolgono a
scrutino segreto.
Le
deliberazioni relative a persone o associazioni possono avvenire anche a
scrutinio segreto.
Art. 16
La partecipazione della
Consulta a riunioni, convegni, attività di organizzazioni politiche,
culturali, sociali, deve essere approvata a maggioranza.
La
deliberazione dovrà indicare la composizione della rappresentanza e
fissarne le direttive alle quali la stessa dovrà attenersi.
In
egual modo è disciplinata la partecipazione delle consultrici comunali a
riunioni, convegni, manifestazioni delle altre Consulte comunali e regionali.
La giunta esecutiva
è composta:
– dalla
Presidente;
– da due
vicepresidenti;
– da una
segretaria;
– da una
tesoriera.
Sono competenze della
giunta:
a) assicurare
l'esecuzione delle delibere dell'assemblea;
b) proporre l'o.d.g. e
darne comunicazione alle componenti almeno 5 giorni prima delle assemblee
ordinarie;
c) autorizzare le spese
di ordinaria amministrazione superiori a £. 500.000;
d) disporre entro il
mese di Novembre il bilancio di previsione, entro il mese di Marzo redigere il
bilancio consuntivo;
e) assumere i poteri
dell'assemblea nei casi di urgenza che non permettono la riunione straordinaria
della Consulta salvo ratifica dell'assemblea.
La segreteria redige i
verbali delle riunioni della giunta esecutiva e delle assemblee che vengono
firmati dalla Presidente e dalla segreteria medesima dopo essere approvati
dall'organo competente nella seduta successiva.
I
verbali sono riuniti in ordine cronologico in appositi volumi.
Art. 20
La Presidente rappresenta
legalmente la Consulta nei confronti dei terzi ed elegge il suo domicilio
legale presso la sede della Consulta.
Sono
competenze della Presidente:
a) presiedere le
riunioni ordinarie e straordinarie dell'assemblea e della giunta;
b) illustrare i punti
dell'o.d.g.;
c) firmare gli atti
assieme alla segretaria;
d) firmare i mandati
finanziari insieme alla tesoriera;
e) autorizzare le spese
di ordinaria amministrazione fino a £. 500.000.
La Presidente e la
giunta vengono elette con la maggioranza dei due terzi delle presenti in
votazioni separate sulla base di una lista di nomi indicati dalle
organizzazioni componenti la Consulta, durano in carica tre anni e possono
essere riconfermate.
La
giunta eleggerà nel proprio interno le vicepresidenti e la tesoriera.
La
segretaria può essere nominata dalla Presidente.
L'assemblea può
mettere ai voti su richiesta di almeno un quinto delle componenti la mozione di
sfiducia alla giunta esecutiva ed alla Presidente.
La
mozione deve essere votata a maggioranza dei due terzi delle presenti.
Entro
un mese dall'eventuale accoglimento della mozione si deve procedere alla nuova
elezione della giunta e della Presidente.
Le singole componenti
della Consulta durano in carica tre anni e possono essere riconfermate. Allo
scadere del mandato la Consulta inviterà partiti, sindacati ed
associazioni a segnalare i nominativi del triennio successivo.
Nell'ipotesi
di dimissione o di qualsiasi causa di cessazione della carica di una delle
componenti la Consulta, la Presidente ne dà immediata comunicazione alla
Consulta e all'organizzazione che ha fatto la designazione ai fini della
sostituzione. La nuova componente rimane in carica fino allo scadere del
mandato della sostituita.
Sino
a quando non si sarà provveduto alla sostituzione, la Consulta
continuerà a funzionare con le sole componenti in carica.
I mezzi finanziari per
l'attività della Consulta sono costituiti da un contributo annuo del
Comune o di eventuali altri enti. Il Comune dovrà deliberare la relativa
spesa tra le obbligatorie nel bilancio di previsione.
Le componenti della
Consulta devono avere la residenza nel territorio del Comune di Avola da almeno
un anno e devono aver compiuto il 18° anno di età.
Alla fine di ogni
triennio la Consulta presenterà il bilancio consuntivo svolto e
discuterà eventuali ammissioni di nuove associazioni.
L'esercizio finanziario
coincide con l'anno solare. Il bilancio consuntivo è approvato
dall'assemblea in adunanza ordinaria entro il mese di marzo.
Le modificazioni al
presente regolamento saranno approvate a maggioranza dei due terzi delle
presenti e comunicate al Sindaco e alla Consulta Regionale.
Il presente regolamento
entrerà immediatamente in vigore all'atto della sua approvazione.
La Presidente
provvederà ad inviare copia al Sindaco e alla Consulta Regionale.