" DISCORSO DI FINE ANNO " (21/12/2002)

Cari lettori, tra pochi giorni il Presidente Ciampi parlerà alla nazione. Chissà quest'anno cosa dirà. Chissà quest'anno, se finalmente dirà qualcosa di utile e non le solite parole di protocollo che non servono all'Italia. Non serve raccontare al popolo che le cose vanno bene e che viviamo in un Italia normale. Sono state e sarebbero bugie di regime. Le cose in Italia non vanno per niente bene. Il governo sta facendo e ha già fatto, leggi lontane dal senso di legalità. Quella legalità che in un paese normale, dovrebbe accompagnare ogni azione dell'esecutivo. E poi come dimenticare il problema criminalità organizzata. Problema mai risolto ed a cui il Presidente Ciampi non ha mai degnato "mezza parola". Senza dimenticare la possibile guerra contro l'Irak a cui l'Italia parteciperà a fianco dell'asse Usa-Gb. Problemi di cui Ciampi non può scordarsi. Senza dimenticare il caso Fiat, il quale spero possa trovare nel discorso, un capitolo a se! Ma di quanti altri problemi potrebbe parlare il Presidente, se volesse. Quei problemi della povera gente, che non ha di che vivere e che cerca di farlo con l'elemosina che lo stato Italia gli concede. La povera gente, troppo spesso dimenticata dai grandi discorsi, ha diritto di replica in questa Italia sorda e corrotta. Ed allora il "signore del Colle" dia sfogo, come garante di tutti, povera gente compresa, a questa richiesta di maggiore giustizia sociale ed economica. Se così non farà, allora anch'egli darà prova di essere solo un ingranaggio del Regime-Italia. Un Regime di illegalità, contro il popolo e contro la società civile onesta!

 

 

"GENOVA E LA PROTESTA OPERAIA" (15/12/2002)

Cari lettori, ieri a Genova si è svolta la manifestazione No-Global, per chiedere una volta di più chiarezza sui fatti del G8 e sulla morte di Carlo Giuliani. Tra le fila dei manifestanti, vi erano pure gli operai Fiat e Marconi. Due realtà lavorative italiane in piena crisi. Migliaia di operai senza la certezza del domani, ma con la certezza che la società civile ed onesta non li abbandona. Quella protesta " incivile ", come l'ha definita Berlusconi, non c'è stata. La città ha vissuto una giornata quasi-normale. Quella normalità che in questo paese oramai manca da troppo tempo. Quella tranquillità sociale che non esiste più, soprattutto a causa di scelte politiche sbagliate. Non solo portate avanti da questo governo, ma anche da quelli passati. Il mercato del lavoro è in crisi. La struttura democratica è in crisi. Il concetto di legalità è oramai in disuso in questo nostro paese. Dietro la protesta di ieri ci sono domande reali, importanti, veritiere e non demagogiche. La vera demagogia, credo la faccia lo Stato, che si fa percepire dal popolo sempre più lontano. Lontano dai desideri della gente comune.Quel desiderio di una giustizia globlizzatrice, sia verso il povero che verso il ricco, senza diversità e compromessi! Ma ad oggi le cose sono profondamente diverse. La giustizia sociale non esiste più, tanto meno quella ordinaria. Lo Stato italiano credo si stia avvicinando sempre piu ad un punto di non ritorno. Un punto troppo pericoloso una volta raggiunto. Una situazione da cui potrebbe venire fuori il "fatidico" uomo forte. In Italia non sarebbe la prima volta......il passato c'insegna, non bisogna dimenticarselo!

 

 

 

 

" LA STORIA SECONDO IL CAVALIERE " (13/12/2002)

Cari lettori, il Ministero dell'Istruzione controllerà i libri di storia per la scuola. Questa la proposta, che presto diventerà realtà nelle scuole di ogni ordine e grado. Il governo in carica, ha sempre affermato che la storia insegnata nelle scuole italiane, è faziosa e non veritiera. A questo punto mi domando: qual'è la storia vera? Non l'abbiamo ancora imparata? Forse vorranno farci leggere che il fascismo poi tanto malaccio non è stato. O forse, che anche i comunisti hanno fatto cose vicine alla follia. Mangiando qualche volta anche i bambini! Credo fortemente che i nostri libri di storia, in certi casi, siano faziosi e superficiali nella loro analisi. Ma ammettere il controllo del governo sulla cultura, è tutt'altra faccenda! Un governo dovrebbe sempre essere imparziale, soprattutto quando si parla di cultura. La cultura per sua natura dev'essere libera di esprimersi come vuole e in ogni forma. Viceversa rischieremmo di avvicinarci ai regimi islamici, dove i "Preti di governo", censurano il sapere per loro mero interesse. L'Italia, paese dall' immensa storia, forse una delle più belle del mondo, non può sottomettere la sua identità ed il suo passato, ai giochi di palazzo. Perchè solo questo sono queste proposte. Decise dietro le quinte, da chi non ha alcun amore verso la sua terra. Ma soprattutto crede che cambiando qualche rigo in un libro, la gente cambi idea e pure la storia cambi con essa. La storia insegna all'uomo. Ma l'uomo lasci alla storia la sua verità!

 

 

" BERLUSCONI ABBANDONA LA CLASSE OPERAIA " (06/12/2002)

Cari lettori, circa il caso Fiat, è finita ogni speranza d'arrivare ad un accordo serio e credibile. 5600 lavoratori da lunedì, rimarranno a casa senza più un lavoro. 5600 bocche da sfamare, più le famiglie. Ma non solo. Ci sono pure da contare le aziende dell'indotto Fiat. Migliaia di uomini e donne lasciati per strada, a causa di una pessima politica manageriale da parte Fiat. Nonché, per colpa di un governo lontano dalla classe operaia. Quella classe che troppi vorrebbero nascondere dietro un mito passato, ma che in realtà esiste e si fa sentire. Il governo avrebbe dovuto decidere l'entrata nel capitale Fiat, fregandosene del libero mercato! Ma come si sa, l'imprenditore Berlusconi si è comportato come tale pure nel caso Fiat, approvando la cassa integrazione a zero ore. Questo governo non ha nulla di sociale e soprattutto Berlusconi ha un grosso limite: governa l'Italia come un azienda!Ma l'Italia non è fatta solo di bilanci e numeri. E' fatta soprattutto di uomini e donne, che hanno diritto ad un lavoro ed una dignità. Il magnanimo ed "operaio" Berlusconi, faccia rientrare nel suo milione di posti di lavoro, anche questi 5600 lavoratori. Gli regali una speranza per Natale. Ma soprattutto, una volta trovato un lavoro a queste persone, si dimetta e lasci il posto a persone più capaci e con vero amore per le masse lavoratrici, unico e vero motore d'Italia!

 

 

" CAPONNETTO: UNA VITA ANTIMAFIA "  (06/12/2002)

Cari lettori, all'età di 82 anni è morto il giudice ed "eroe" Antonino Caponnetto. Simbolo della lotta antimafia in Italia, ma soprattutto esempio di vera moralità ed amore per la legalità, in ogni sua forma. Un eroe, un giudice, un uomo. Lui era tutte queste cose, anzi "è", perché rimarrà nel mio cuore e nel cuore di tutti quelli che come lui credevano e credono, che la mafia possa essere sconfitta una volta per tutte. La sua vita è sempre stata piena di amore verso il prossimo e verso lo Stato. Quello Stato che troppo spesso lo ha abbandonato nella sua lotta a Cosa Nostra. Amico di Falcone e Borsellino, fu per loro quasi un padre spirituale. Il loro ricordo è sempre rimasto vivo nel suo cuore. Uomini che hanno dato tanto allo Stato, ma che poi lo Stato-mafia ha dimenticato ed assassinato! Caponnetto è stato un motore vivo, nella ricerca di una strategia di lotta alla mafia. Ma oltre all'attività giudiziaria, si è dedicato moltissimo all'educazione alla legalità. Quella legalità che in molte zone d'Italia viene dimenticata a favore di una cultura di morte. La mafia può essere sconfitta. Ma per farlo bisogna seguire l'esempio e la passione verso la legalità, di uomini come Caponnetto. Lo Stato eviti le solite condoglianze di convenienza e cominci realmente a combattere Cosa Nostra. La mafia, in questa nostra Italia, dovrebbe diventare un eccezione, ed invece agisce in piena luce. Difesa dallo Stato, da troppi onorevoli compiacenti e collusi con essa, da troppa omertà! Ma come diceva Falcone: " .....gli uomini muoiono, ma le loro idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini........"!

 

 

G8: LO STATO ASSOLVE SE STESSO " (02/12/2002)

Cari lettori, Mario Placanica è innocente. Questa è la risposta che lo Stato ha saputo dare alla morte di Carlo Giuliani. Una risposta faziosa e poco credibile; una risposta che assolve totalmente lo Stato da ogni responsabilità, anche quella più palese come la morte di un uomo. Certo, Carlo Giuliani non era un santo, anzi tutt'altro. Ma non doveva morire "assassinato" da un colpo di pistola. Questo non è accettabile, qualunque sia il giudizio politico sul G8, dato da ciascuno di noi. Le armi dovevano essere caricate con pallottole di gomma, ed invece ecco apparire proiettili veri, come quelli usati contro i criminali. Ma quali criminali erano tra le strade di Genova quel giorno? I no-global o i Black-Bloks scortati e difesi dalle forze dell'ordine? Placanica uccise a sangue freddo un ragazzo! La legittima difesa non c'entra. Il G8 segnerà per sempre la mia città, e per sempre segnerà l'ennesima prova che lo Stato-Regime esiste e quando vuole, può attaccare violentemente i suoi cittadini, ammazzando se il caso. D'altra parte gli esponenti del governo, ancor oggi negano ogni responsabilità nei fatti di Genova. Nessuno vuole prendersi le sue responsabilità. Nessuno vuole ammettere il fallimento dello Stato nel G8. Un fallimento in parte voluto, lasciando libero spazio ai Black-Bloks. Ma allora mi domando se in Italia la parola democrazia abbia ancora un significato, oppure l'abbia totalmente perso. Credo che l'Italia stia vivendo in un forte deficit di libertà e democrazia; ma credo pure, che i primi responsabili di tutto ciò siano i soliti politici. Lontani dal popolo e dalla legalità!

 

 

" MARTA RUSSO, QUALE GIUSTIZIA? "  (30/11/2002)

Cari lettori, il secondo processo d'appello per l'omicidio di Marta Russo si è concluso. Sei anni di reclusione a Scattone, che per gioco e per follia, uccise quella ragazza innocente, ancora nel pieno della sua più bella giovinezza. Sei anni che pesano come macigni, avanti al senso di giustizia che in questa sentenza non trova posto. Credo che a Scattone andassero dati almeno i 22 anni chiesti dall'accusa. Ed invece, in nome di un garantismo cieco ed eccessivo, il dottor Scattone tra sei anni (a patto che li faccia tutti!), lo ritroveremo per le strade, libero di vivere questa vita, che in modo " colposo " tolse a Marta Russo. Come potremmo dire che giustizia è fatta, se una ragazza, in questa nostra Italia, può essere uccisa in nome di un gioco perverso? Quale fiducia può avere il cittadino nel sistema giustizia? Marta Russo non ha avuto quella giustizia, che uno stato civile e democratico avrebbe dovuto dare. In Italia come sempre, si tutela prima di tutto l'omicida e poi la vittima. Una brutta pagina di storia giudiziaria. Intanto già si parla di ricorso in cassazione, da parte degli accusati. Ed allora, a quando la riforma vera della giustizia? A quando l'eliminazione del terzo grado di giudizio, inutile e dannoso? Risposte che lo Stato è obbligato a dare, al senso di legalità della gente per bene, che aspetta ansiosamente quel cambio di rotta, che finalmente abbatta leggi poco utili alle vittime e molto utili ad assassini come il "dottor Scattone"!

 

 

" L'ITALIA E L'AMBIENTE RIBELLE " (26/11/2002)

Cari lettori, l'Italia è sotto l'acqua. Morti, feriti, dispersi, paesi abbandonati. Il solito triste bilancio per catastrofi naturali, come quella che sta avvolgendo tutto il Nord Italia in questi giorni. Catastrofi che se non possono essere fermate dalla sola forza umana, certo possono essere ridotte nella loro intensità distruttiva. Non voglio fare la solita critica demagogica, troppo facile in questi casi, ma porre solo due domande alla politica e a tutti gli amministratori dei paesi inondati: è stata seguita scrupolosamente la normativa sull'ambiente? E'stato fatto tutto il possibile per prevenire questa catastrofe? Io credo che la risposta sia negativa nella maggior parte dei casi! A Genova, la mia città, i tombini sono perennemente pieni di sporcizia ed anche a causa di ciò, l'acqua non defluisce. Le colpe tutte da attribuire ai soliti politici poco attenti al problema ambiente! La tutela del cittadino e dell'ambiente, è sempre stata l'ultima cosa a cui i comuni hanno pensato, tranne rare eccezioni. Manca la competenza e spesso pure la volontà di agire in tempo. La troppa burocrazia poi, fa tutto il resto. Ma alla fine, dopo la catastrofe, chissà perchè la colpa non è mai di nessuno. La solita fatalità! Io credo fortemente che se l'uomo rispettasse gli equilibri della natura, forse tante catastrofi non vi sarebbero...............e neppure i troppi morti, che la solita "fatalità" di Stato, spesso provoca!

 

 

" ITALIA O ITALIE? " (23/11/2002)

Cari lettori, a cosa sono serviti i nostri milioni di morti per la libertà ed una patria libera e democratica, se poi arriva un Ministro come Bossi a sfasciare, dissacrare e sconvolgere tutto il loro operato? A cosa serve urlare all'unità della nazione, se poi Berlusconi ha permesso, ad un anti-meridionalista ed anti-italiano come l'onorevole Bossi, di fare il Ministro per le Riforme? Domande che hanno bisogno di risposte credibili. Quelle risposte che certo non arriveranno da questo governo. In questi giorni assistiamo ad un gran chiacchierare circa la devolution voluta da Bossi. Critiche dalla sinistra, ma non solo. La maggioranza non sembra poi troppo unita in questo circostanza. La sinistra ha proposto un eventuale referendum contro il progetto leghista! Tutte fasi di un dibattito che dimentica il problema più grave: l'Italia con la devolution Bossiana si sfascia! Sono favorevole al federalismo, ma non allo smembramento della nostra nazione. Milioni di morti non riesco a dimenticarli, e non dovrebbe farlo neppure un governo responsabile. Ma se oggi questo governo può fare tutto questo, è anche per colpa di un Sud Italia, immaturo politicamente, che ha regalato all'irresponsabilità istituzionale di Berlusconi, milioni di voti. Quei voti contro se stessi! Circa la Lega Nord, non bisogna stupirsi. Il suo progetto è da sempre, quello di dividere l'Italia ed abbandonare il meridione a mafia e disoccupazione. Chi crede nell'Italia e nella sua integrità, benché federalista, non può che opporsi alla devolution del governo. Si rischia fortemente la divisione ufficiale e non più solo ufficiosa di questa nostra patria, che un giorno forse neppure potremo più chiamare Italia!

 

 

" ANDREOTTI L'ILLUSIONISTA " (18/11/2002)

Cari lettori, Andreotti, senatore a vita della Repubblica, è stato condannato a 24 anni di carcere per l'omicidio Pecorelli. Una notizia che ha fatto il giro d'Italia e credo del mondo. Una notizia sconvolgente quanto prevedibile. Andreotti ha fatto "uccidere" il giornalista, con la connivenza della mafia. Pecorelli sapeva troppo, ed a causa di quel " troppo " è stato ucciso. La politica, come da copione, tutta schierata a difendere Andreotti, cardinali compresi! Una vergogna, tanto grave, quanto le parole di chi ha urlato a gran voce che la giustizia in Italia è impazzita! Le solite parole ipocrite. Andreotti è stato condannato in base a prove certe, e non discutibili, come troppi ciarlatani di regime, stanno cercando di far credere. L'omicidio Pecorelli poteva diventare un altro mistero di questa Italia dei misteri. Ma l'azione forte e sicura della magistratura, ha portato ad una risposta chiara e decisa. L'onorevole e onorato Andreotti a questo punto, abbia la dignità di dimettersi e farsi tradurre nelle patrie galere. Unico posto degno per chi, sfruttando la sua posizione politica e sociale, ha preso in giro l'intera nazione. Ma si sa! In carcere certo non ci finirà mai! Qualcuno, come Cossiga, già parla di ripristinare completamente, la vergognosa immunità parlamentare. Andreotti padrino d'Italia. Andreotti amico dei mafiosi. Andreotti l'illusionista che truffò il popolo italiano!

 

 

" NO GLOBAL: ARRESTI DI REGIME " (16/11/2002)

Cari lettori, credo fortemente nell'operato della magistratura. Ma nel caso degli arresti dei no-global, non me la sento di dire lo stesso. La magistratura ha fatto arrestare molti no-global del Sud Italia, e tra questi vari esponenti di spicco della compagine anti-globalizzatrice. Arresti che sanno di eversione, ma da parte di chi li ha fatti compiere. In questa Italia fatta di ipocrisia e poca cultura democratica, non mi stupirei, se alle spalle di tutto questo vi fosse la volontà anche del governo in carica. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, ma certo accusare gli arrestati di "attentato contro gli organi costituzionali", mi sembra eccessivo e demagogico! La stessa accusa andrebbe fatta a chi, con leggi private e poco democratiche, sta piano piano trasformando la funzione legislativa dello Stato, nel suo passatempo personale! Mi riferisco all'onorevole Berlusconi. Le sue leggi sono troppo spesso, realmente, "attentati contro gli organi costituzionali"! Ad esempio la legge sul falso in bilancio! Accuse, quelle contro i no-global, che mirano solo a scardinare l'assetto unitario della compagine anti-global. Una forza, quella antiglobalizzatrice, che probabilmente spaventa il governo e i fatidici poteri forti, che come si sa a questa Italia tanto male hanno fatto e fanno. Bisogna stare con gli occhi aperti. Il regime-stato, come amo definirlo, sta sempre più sopprimendo la parola libertà in questa nostra Italia. Una parola che di questo passo, non potremo neppure più pronunciare!

 

 

 

 

" IL PAPA NON DISSACRI IL PARLAMENTO "  (13/11/2002)

Cari lettori, domani Sua Santità Giovanni Paolo II, farà visita al Parlamento Italiano. Un atto rilevante quanto denigratorio nei confronti dello Stato Italiano. Il Parlamento, mai avrebbe dovuto accettare la visita di un Papa. Ma si sa. In questa Italia molto poco laica e troppo clericale, l'amicizia con la chiesa cattolica è sempre stata un fiore all'occhiello dei parlamentari di ogni schieramento. Tanto più oggi, dove vediamo molto spesso, eminenti personaggi politici, inginocchiarsi avanti al Vaticano. Credo che l'Italia sia sempre stata succube del potere clericale; questo è stato ed è il suo più grave male da estirpare. La famosa frase " Libera Chiesa in Libero Stato " oggi non ha più alcun significato. Tutti i politici, in un modo o nell'altro, si sono venduti alla potenza tentacolare vaticana. Giovanni Paolo II è un uomo che per certi aspetti stimo, ma questa volta ha certamente esagerato. Non vorrei che la visita in Parlamento si trasformasse in una consacrazione ufficiale, e non più ufficiosa, del Parlamento Italiano come segreteria vaticana in terra italiana. Sarebbe stato meglio, che in Parlamento fossero stati invitati i terremotati molisani, o gli operai Fiat. I primi senza più casa, chissà ancora per quanto. Mentre i secondi in procinto di perdere il lavoro. Questi sono i problemi che i signori politici dovrebbero affrontare. Finendola di "spolverare" le tonache vaticane, che certo "linde" non sono mai state!

 

 

" FIRENZE SEME DI SPERANZA " (10/11/2002)

Cari lettori, il Social Forum Europeo è finito. Tra mille bandiere e centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, si è spento l'incontro che tanta speranza ha seminato e poca paura ha creato. Nessuna vetrina spaccata, nessun danno, nessun morto! Un incontro europeo, da cui sono nate moltissime idee positive per il futuro del pianeta. Tanti gli slogan urlati dal popolo anti-global. Ma soprattutto uno tra questi è stato il più cantato: quello contro la guerra all'Irak. E'stata una festa di civiltà e dignità. Quella dignità che questi giovani hanno espresso al meglio e che nessun politico o ciarlatano di turno, potrà mai offuscare. I giovani vanno ascoltati perché sono il futuro ed anche il presente del sistema-mondo. Quella "guerriglia urbana" annunciata da più parti, non c'è stata. La scrittrice Fallaci a questo punto, farebbe meglio a chiedere scusa a tutta la comunità no-global, che certamente è stata più civile di lei nell'esprimere le proprie opinioni. Genova è stato un brutto esempio, a cui troppi hanno guardato pensando a Firenze, senza però ricordare, o facendo finta di non farlo, che la violenza a Genova, è stata una violenza di Stato! Firenze ha reagito con grande ottimismo ed entusiasmo. Gli stessi fiorentini hanno portato la loro solidarietà a tutti questi giovani, lasciando aperti molti negozi. La politica a questo punto guardi al messaggio che esce da Firenze. La povertà va sconfitta a tutti i costi. Non servono elemosine di Stato, ma vero aiuto. L'Italia faccia di più per sconfiggere la povertà e la fame nel mondo. E' importante che tutta la comunità mondiale, guardi al messaggio di Firenze con ottimismo e realismo, perché non sia solo un incontro caduto nel buio della memoria!

 

 

 

 

 

 

LA FIAT LICENZIA " (09/11/2002)

Cari lettori, la vertenza Fiat continua senza sosta. Secondo il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda, il 26% degli operai ed il 21% degli impiegati verranno licenziati. Cifre enormi, e soprattutto tragiche. Si parla di uomini e donne che dopo molti anni di lavoro si troveranno a spasso, a rivendere la loro professionalità, ad un mercato del lavoro in piena crisi. I sindacati hanno sbattuto la porta avanti a queste percentuali. Il governo continua a latitare. La Fiat, colosso dell'industria Italiana, è arrivata a questo sfascio a causa di una poco accorta politica aziendale dei suoi manager e dirigenti. Ma non può permettersi di mandare a casa migliaia di persone. Peraltro la maggior parte, appartenenti alla sede di Termini Imerese. Zona già depressa, per mille altri motivi, mafia compresa. La gente ovunque essa sia, ha bisogno di lavorare. Soprattutto in quelle zone, come la Sicilia, dove la crisi del lavoro è più evidente. In qualche modo, tutti i lavoratori ricadenti in un eventuale licenziamento, vanno salvati o comunque riciclati in altre lavorazioni. Ad esempio lo Stato, potrebbe prenderseli in carico, per impiegarli in quei settori dove per mancanza di personale, dovrebbe bandire concorsi pubblici.Bisogna tutelare chi cerca lavoro, ma anche chi di colpo si trova senza un occupazione. La Fiat investa i suoi utili per ripristinare la situazione finanziaria, e soprattutto si metta alla pari con le altre case automobilistiche, finendola di vendere a prezzi folli le sue vetture. L'Italia del lavoro va male, questa è la sensazione che si percepisce dalla situazione Fiat. Ma di questo i lavoratori, non hanno colpa!

 

 

" CIRAMI E LA LEGALITA' DECLASSATA " (06/11/2002)

Cari lettori, la legge Cirami è stata votata definitivamente dalla Camera dei Deputati. I numeri hanno vinto, ma la legalità ha perso una volta di più. Non bisogna essere di sinistra, o appartenenti a quello che ne rimane, per capire quanto male questa legge farà alla parola "decenza", e quanto male provocherà a tutto l'impianto giudiziario italiano. Una legge fatta dal Cavaliere e da tutti i suoi " leccapiedi" , solo per salvarsi da un eventuale condanna da parte del Tribunale. Berlusconi nella sua onnipotenza e prepotenza, ha deciso che l'Italia non può permettersi di mandare in galera chi la governa, sarebbe spiacevole e poco elegante. Il galateo prima di tutto! Ma semmai in galera, finiranno i soliti poveracci di turno, che finivano dentro pure prima, e senza remora alcuna da parte dei politici del tempo (che poi sono pressoché, gli stessi di oggi)! Vergogna. Provo solo vergogna avanti a questa legge. Ciampi abbia il coraggio di non firmare questa legge e la "fallimentare" sinistra proponga subito un referendum abrogativo. Con questo governo a delinquere, l'Italia e la stessa dignità di noi cittadini piano piano scompare nel nulla. Non mi sento più tanto onorato, di appartenere a questa Italia delle due vie, dove i ricchi ingrassano sempre più e il popolo poveraccio e pecorone, fa finta di niente! Berlusconi promise una rivoluzione liberale e credo la stia facendo..........libera i delinquenti e dà una mano ad uscire a quelli ancora dentro! Un vero e proprio liberatore della Patria!

 

 

 

 

 

 

" 29 BARE DI STATO " (03/11/2002)

Cari lettori, il Molise piange i suoi morti, quei ventisei bambini e tre adulti, scomparsi per colpa di un terremoto inaspettato quanto terribile. Morti innocenti, solo per colpa della fatalità? Io non credo, ed infattila magistratura ha aperto un inchiesta per disastro e omicidio colposo plurimo. Reati che se confermati, porterebbero alla luce quella verità che nessuno vorrebbe mai sentire: 29 morti annunciate! Ma mentre i giudici lavorano con assiduità , lo Stato da parte sua, deve rispondere al popolo molisano e a tutta la nazione, sul perché, nel 2002, l'edilizia scolastica sia ancora lontana da ogni minimo parametro di sicurezza. Questa infatti è la realtà della maggior parte delle scuole di ogni ordine e grado, eccetto le costruzioni più recenti. La sicurezza dei bambini dovrebbe essere la prima problematica di un governo ed uno Stato seri. Ma così non è stato neppure questa volta. Ventisei bambini sono morti in modo orrendo, e come sempre le risposte delle istituzioni arrivano in ritardo! Invece di finanziare progetti poco utili o fare regalie di "regime" a troppi enti ed istituzioni inutili, lo Stato spenda i soldi per salvare vite umane. L'aggiornamento della mappa sismologica è fermo al 1982. Mai nessuno si è curato di aggiornarla, pur essendoci state segnalazioni in merito, dallo stesso Servizio Sismico Nazionale. Ed allora ecco palesi quelle colpe, che in Italia è sempre meglio nascondere per la ragion di stato. Quando potranno tornare nelle loro case i terremotati? Tra quanti anni? Il Molise aspetta risposte serie e credibili. Di lacrime ipocrite i politici, ne hanno fatte fin troppe!

 

 

" FIRENZE COME GENOVA? " (30/10/2002)

Cari lettori, tra il 6 e il 10 novembre, Firenze sarà una città "fortezza". Infatti in quei giorni vi sarà la grande adunata del Social Forum. Alla stessa parteciperanno oltre che gruppi italiani, anche gruppi provenienti da varie parti d'Europa, ma non solo. Un appuntamento che ha messo in fibrillazione l'intero governo. Un appuntamento che ha già creato molti problemi al Cavaliere. La scelta di Firenze è stata sbagliata. Non è una città adatta a manifestazioni di questo genere, tanto più se si pensa ad eventuali quanto "certe", azioni di contrasto, che saranno messe in atto dai gruppi No-Global più estremi. Tra queste azioni "preannunciate", ci sarà la probabile occupazione, della base militare Usa di Camp Darby a Tirrenia. Genova dovrebbe aver insegnato qualcosa ed invece, siamo nuovamente di fronte alla più grande disorganizzazione da parte del governo. A Genova l'esecutivo è stato buono solo a menare e a sparare. A Firenze il quadro potrebbe essere lo stesso. Io credo che la città vada blindata in ogni punto, ma credo pure che non debba esserci alcuna occupazione, benchè pacifica, da parte dei no global. I contestatori, che io appoggio pienamente nei loro principi, devono essere civili nelle loro azioni, evitando attriti con le forze dell'ordine. Protestare si, ma con equilibrio!Domani il Consiglio dei Ministri deciderà cosa fare sulla questione Firenze. Io spero che al di là di tante inutili parole, si tengano lontani quei maledetti "Black-Blocks" che tanto male hanno fatto a Genova, con la connivenza spesso, delle stesse forze dell'ordine. E Firenze intanto aspetta con ansia, tutti questi giovani e meno giovani, che con gran fiato nei polmoni urleranno per la pace...........speriamo tutti!

 

 

 

" MOSCA ASSASSINA? " (28/10/2002)

Cari lettori, a Mosca l'incubo terrorismo, almeno per ora, è finito. Un prezzo alto. Forse troppo alto, è stato pagato dagli ostaggi, che di tutta questa vicenda erano gli unici veri innocenti. Mosca ha deciso l'azione di forza. Le critiche non sono mancate soprattutto sull'uso, forse spropositato, del gas nervino. Un gas micidiale, che ha ammazzato oltre 100 ostaggi. Un peso morale per il Presidente Putin, che ha dato l'ordine di intervento delle forze speciali, impossibile da cancellare dalla sua memoria, come pure dalla memoria di tutta la CSI. Un tragico epilogo, nato a causa di una folle azione di forze terroriste cecene. Un inutile prova di forza che alla fine ha lasciato sul campo uomini e donne innocenti. E tanti altri stanno ancora morendo negli ospedali. Mosca cerca di nascondere la verità sull'intervento; ma la verità la conosciamo tutti bene. I gas sono stati usati, e soprattutto sono stati usati in dose troppo massiccia. Ma la ragion di stato, in un modo o nell'altro doveva pur trovare sfogo. Ed allora ecco la decisione di intervento. Credo che in un modo o nell'altro gli ostaggi andassero liberati, ma forse, si poteva aspettare ancora un po' e cercare di trovare una mediazione con i terroristi, e solo in caso di risposta negativa intervenire, eventualmente, con i gas. Il terrorismo è fortissimo. Questa è il dato che si deduce dai fatti di Mosca. Può colpire ovunque e all'improvviso. E qualcuno già parla di un attacco del terrorismo ceceno a centrali nucleari(fonte City - Milano). Un eventualità tragica quanto purtroppo realistica.

 

 

" SCACCO AL CREMLINO " (25/10/2002)

Cari lettori, cosa accadrà nel teatro Dubrovka di Mosca? Nessuno oggi può dirlo con certezza. Una cosa appare evidente: Mosca non ha saputo gestire a dovere la crisi Cecena. Non sono serviti migliaia di soldati e carri armati per far tacere la voglia di indipendenza della Repubblica Cecena. Un indipendenza che la Cecenia vuole a tutti i costi. Anche uccidendo i 700 ostaggi del teatro. Mosca deve reagire a questo ennesimo atto terroristico, con estrema determinazione e fermezza, ma innanzitutto tutelando la vita degli ostaggi. I Russi hanno anch'essi le loro colpe. Non bisogna dimenticare i troppi civili ceceni, morti a causa della guerra intrapresa da Mosca. Una guerra che non ha portato a nessun risultato utile alle due parti. Ne l'indipendenza per la Cecenia, ne la fine del problema per Mosca. Gli interessi di entrambe le parti sono molti. Non solo un problema territoriale, ma soprattutto, un problema economico. L'area Cecena infatti è interessata dalla produzione di petrolio. Oro Nero che altre guerre ha già fatto scatenare, vedi l'Irak! Un eventuale cessione alle richieste terroristiche da parte della Federazione Russa, potrebbe voler dire l'inizio di una catena di ritorsioni separatiste da parte di altri stati. Una situazione, quella attuale, in cui il gigante russo pare annaspare. Intanto però gli ostaggi rimangono dentro il teatro, in una condizione psicologica sospesa tra la vita e la morte. Quella morte che i terroristi hanno promesso, se Mosca non ritirerà immediatamente le sue truppe dalla Cecenia. Non resta altro chetrattare ad oltranza fino ad arrivare ad una soluzione pacifica della questione. Ma soprattutto alla liberazione di 700 innocenti.

 

 

 

 

" MILANO CONDANNA LA POLITICA " (21/10/2002)

Cari lettori, Ilda Boccasini, Pubblico Ministero alla Procura di Milano, ha fatto le sue richieste di pena nel processo Imi-Sir/Lodo Mondadori. Per l'onorevole Previti ha richiesto 13 anni di carcere per corruzione. La sentenza non è ancora stata pronunciata, ma le prove trovate con grande pazienza ed accuratezza, dalla Procura di Milano, danno prova di quale "marciume" ci fosse in certi ambienti. In un paese civile, l'onorevole Previti si sarebbe dovuto immediatamente dimettere ed invece lo vediamo ancora in Parlamento, convinto che le accuse della Procura di Milano siano solo "carta straccia". La sentenza del Tribunale l'aspettiamo tutti con ansia, ma nel frattempo non si può non ragionare su quello che è stato un momento buio della nostra Repubblica. Anche se condannato, Previti in galera non ci finirà mai. I potenti in questa nostra Italia dietro le "sbarre" non ci finiscono. In galera vanno solo i soliti signor "Rossi" figli di nessuno! Ma l'importante è che la Procura di Milano, abbia messo in luce, nuovamente, fatti che al popolo non bisogna nascondere. Fatti oscuri, oggi un po' meno, che la gente comune deve conoscere. L'Italia deve imparare che dietro mille sorrisi, spesso si nasconde quella brutta faccia dell'illegalità, questa volta nelle vesti della corruzione. Quella corruzione che in Italia ha fatto tanto male alla stessa parola civiltà. Ma alla politica la parola civiltà non interessa più, semmai l'importante è fare leggi che assolvano i corrotti e condannino gli innocenti. La legge Cirami serve anche a questo!

 

 

" SINDACATI ALLO SBANDO " (19/10/2002)

Cari lettori, ieri lo sciopero della Cgil ha bloccato mezza Italia. E' stato un grande successo. Un successo dei lavoratori uniti e arrabbiati verso la politica di governo del Cavaliere. Lo sciopero è riuscito; le persone in piazza erano tante e tante le parole di dissenso verso chi, il governo, vuole abbattere una volta per tutte le ultime difese dei lavoratori. Triste è stato sentire e vedere l'indifferenza degli altri due maggiori sindacati confederali, Cisl e Uil. I rispettivi segretari, hanno aspramente criticato lo sciopero indetto dalla Cgil. Hanno usato parole dure e di disprezzo. Cisl e Uil hanno dimenticato cosa vuol dire la difesa del lavoro, dimenticando che i lavoratori sono tutti appartenenti alla stessa " categoria" di sfruttati al di la delle bandiere che portano alle manifestazioni. La difesa del lavoro dev'essere la prima preoccupazione per ogni sindacato, ed invece in Italia sono allo sbando totale. Senza dimenticare la sinistra, nuovamente vergognosamente divisa su un tema tanto delicato come la difesa del lavoro. D'Alema da buon "arrivista" ha criticato duramente lo sciopero. Atteggiamenti che fanno cadere ogni certezza nella politica e verso certe sigle sindacali. Il lavoro va difeso solo in un modo: evitando di far approvare leggi "perverse" come quella sull' articolo 18. Una fantastica giornata ieri, sporcata dai soliti individualismi e le solite critiche di chi non ha certo a cuore il bene del paese e dei lavoratori, ma unicamente la sua posizione personale. Quel potere ipocrita che insabbia tutto, anche la dignità!

 

 

 

 

 

 

" GIROTONDINI E SINISTRA " (16/10/2002)

Cari lettori, il 26 e 27 ottobre a Castel San Pietro Terme (BO), si svolgerà la prima convention nazionale dei girotondini. Un convegno ricco di speranze, per chi crede ancora nella legalità e nella giustizia per tutti. I girotondini sono un espressione della protesta civile di questa nostra Italia, a cui bisogna guardare con grande importanza. Oggi che la politica ed in particolare la sinistra, sembrano sbandare verso il nulla, credo essenziale che si vadano a creare gruppi più o meno spontanei di dialogo e protesta civile. Quell'Italia civile che i girotondini rappresentano. Quell'Italia che oggi è falsamente rappresentata, da una brutta politica e da politici poco accorti ai problemi del popolo, ma molto accorti a salvarsi la poltrona sotto al sedere! Credo che da questo convegno che si va ad aprire, debba venir fuori un messaggio di critica costruttiva verso quella politica del centro sinistra che pare la fotocopia di quella del centro-destra. Bisogna che i leaders "dell'Ex-Ulivo" ricordino che tutte quelle migliaia di persone che sono scese in piazza a protestare contro le "vergognose" leggi di questo governo, sono quella base che va ascoltata e capita. Viceversa non servono a nulla le parole di riscossa nei confronti del governo. La prima vera riscossa va inseguita nei confronti del popolo di sinistra, che ancora esiste e che è sempre là che aspetta "qualche cosa di sinistra", dai leaders dell'opposizione. I fatidici girotondini non fanno altro che chiedere questo al centro sinistra; una vera e credibile politica per il popolo....senza più ipocrisie!

 

 

" LEGITTIMO TRADIMENTO " (13/10/2002)

Cari lettori, il provvedimento sul Legittimo Sospetto è passato indenne alla Camera dei Deputati. Ora toccherà al Senato sentenziare definitivamente sulla legge Cirami. Una legge non solo vergognosa, ma anche vessatoria verso la buona fede dei cittadini-elettori di destra, a cui mai fu "promessa" tale normativa. Si rilegga il suo contratto il Cavaliere, e poi racconti ai suoi elettori il perchè di tale "mancanza"! Questa legge, la cui discussione è stata vivacizzata da atti di puro "cabaret" da parte dei deputati di entrambi gli schieramenti, porterà fuori dallo stato di diritto l'Italia tutta. Una legge che è stata voluta solo ed esclusivamente per favorire i processi dell'onorevole Previti e di tutti gli altri inquisiti per tangenti. Berlusconi compreso! Una normativa che va osteggiata in tutti i modi, proponendo subito un referendum abrogativo! Il governo del Cavaliere è un governo privato. Lo sanno oramai anche coloro che di politica non vogliono più saperne! Quella gente lontana dalla politica e stanca di vedere il Parlamento legiferare per accomodare situazioni personali dei suoi membri. La legge Cirami passerà certamente, e soprattutto passerà con effetto immediato anche per i processi in corso. E di questo ringraziamo il signor "sottile Fassino" il quale a causa di un "presunto" cattivo conteggio dei sistemi elettronici della Camera dei Deputati, ha "regalato" a Previti e C. "la libertà" di continuare ad infangare la nostra Italia! Personalmente non credo allo sbaglio dei sistemi informatici, ma all'azione pre-organizzata!I soliti "inciuci" di palazzo, che fanno bene al potere e male al popolo onesto!

 

 

 

 

 

" ADDIO FIAT? " (10/10/2002)

Cari lettori, il mercato dell'auto è in piena crisi, Fiat compresa. Tra riunioni fiume e promesse di aiuto, l'unica cosa certa è che migliaia di lavoratori rischiano il licenziamento. Una situazione esplosiva che prima di tutto va ad infierire su migliaia di famiglie. Quelle famiglie dei lavoratori Fiat, che ora stanno pagando la pessima politica manageriale della casa auto torinese. Il mercato, avanti ad una crisi di tali dimensioni impone tagli strutturali, ossia licenziamenti. Ma nessun lavoratore dev'essere "cacciato" via dall'azienda. Bisogna infatti tutelare innanzitutto le persone e poi i conti della famiglia Agnelli. Ci sono certamente delle responsabilità a causa di tutto questo; responsabilità da ricercare nello staff dirigenziale Fiat ma anche nelle politiche economiche passate, messe in atto dai vari governi. Politiche spesso basate solo sull'emergenza della crisi momentanea ed elargitrici di sterili finanziamenti. Ma oggi non serve solo finanziare, servono politiche serie e credibili che diano respiro al mercato, a cominciare da una "reale" riduzione delle pressione fiscale per le aziende. La Fiat-settore auto, forse verrà venduta alla General Motors; un ipotesi drammatica sia per i lavoratori, sia per il fatto che l'Italia perderebbe uno dei suoi marchi più importanti. Ma l'importante comunque sia, è salvare i posti di lavoro. Meglio un padrone straniero, che un licenziamento di massa!!!

 

 

 

" SANTI SVENDESI " (07/10/2002)

Cari lettori, il Papa ha proclamato un nuovo santo. L'ennesimo della lista. Troppo lunga da citare tutta, troppo poco chiari i criteri di scelta. Escrivà l'ultimo beato appena proclamato santo, certo poi troppo santo non era. Vorrei chiedere ai suoi fedelissimi, se non è forse vero che l'Opus Dei è dietro i più gravi scandali di questa nostra Italia! Basta ricordare la vergogna del Banco Ambrosiano tra tutti. E poi come non ricordare il fatto che Escrivà, appoggiò il dittatore spagnolo Franco, fascista tanto quanto Mussolini. Verità che è meglio non dire al popolo; che la chiesa nasconde per quieto vivere e per ipocrisia. Colpe quelle di Escrivà che non possono essere cancellate, ma solo urlate! E' stato "disgustoso" vedere alla "santificazione" personaggi politici di grande importanza, come Casini, Fini, d'Alema, Marzano. Senza dimenticare il figlio della chiesa: Giulio Andreotti. L'onnipresente, forse un giorno santo anche lui!!! Giovanni Paolo II è il Papa che ha fatto più santi di tutti i suoi predecessori. A cosa servono in così gran numero? A salvare le vite di noi peccatori? O forse a salvare le loro dal Giudizio di Dio?

 

 

" ALPINI NON PARTITE! " (07/10/2002)

Cari lettori, il Parlamento ha deciso: mille alpini partiranno per l'Afghanistan in appoggio all'operazione militare "Enduring Freedom". Un voto, quello del Parlamento, che lascerà il segno. I nostri soldati partiranno per una missione internazionale scaturita da quella guerra "privata", voluta dagli Usa contro l'Afghanistan! Un voto parlamentare che ha riportato alla luce, l'ennesima crisi dell'opposizione, che è riuscita a presentare ben cinque mozioni diverse. Credo che la guerra in Afghanistan sia stata un errore, poichè non ha sconfitto il terrorismo ed anzi ha creato molta più povertà ed instabilità nella zona afgana. Aver deciso di inviare i nostri soldati in Afghanistan, è stato un grave sbaglio da parte della politica. E' stato un errore credere che il terrorismo si potesse distruggere radendo al suolo intere città o ammazzando innocenti. Bin Laden è vivo e vegeto e pure i suoi adepti più fedeli. Alla fine in guerra,come sempre, ci rimette sempre il popolo impotente! Invece bisognerebbe usare strategie diverse, come l'isolamento diplomatico ed economico (che non vuol dire un embargo totale), lasciando l'azione diretta esclusivamente all'Onu, sempre più un burattino nelle mani degli Stati Uniti! La verità è che i mille alpini che partiranno, sono un primo contigente di uomini e mezzi che a breve andranno a combattere contro l'Irak. Questa credo sia la reale intenzione del governo del Cavaliere. Una verità troppo scomoda da raccontare al popolo e nascosta dietro la legittimazione del voto parlamentare. Ed intanto mille uomini, partono senza neppure un perchè tra le mani!

 

 

 

" MINACCIA MAFIOSA " (02/10/2002)

Cari lettori, la mafia, secondo il Direttore del Sisde, Prefetto Mario Mori, sarebbe pronta a colpire duramente lo Stato. E' questo l'allarme lanciato davanti alla Commissione Antimafia. Mori parla di un eventuale azione destabilizzante; eventuale quanto probabile. La storia d'Italia ha già conosciuto atti del genere, basta ricordare le bombe del 1993. La mafia è forte, anzi fortissima. Lo sanno le Istituzioni, lo sanno bene coloro che tutti i giorni la combattono, soli e abbandonati da uno stato che di mafia non vuol sentire parlare. Rendere definitivo l'articolo 41bis per i boss mafiosi, è certamente un atto importante e fondamentale per contrastare la mafia, ma non è solo con un articolo del codice, che la "Piovra" finirà di uccidere e delinquere. Bisogna rendere i processi più veloci. Bisogna finirla con un garantismo ipocrita e poco utile al paese! Bisognerebbe appoggiare e non "regolarmente demolire", l'azione di chi combatte la mafia in primissima linea. Ma soprattutto rendersi conto che con la mafia in vita, l'Italia non sarà mai un paese realmente libero ed unito. Cosa Nostra esiste, perchè lo stato da sempre le lascia ossigeno e risorse per esistere. Solo tagliando questo legame mortale, si potrà veramente far nascere un Italia nuova e democratica!

 

 

 "PADREPUGLISIMARTIRE"(16/09/2002)

 

Cari lettori, in questi giorni si è commemorato l'ennesimo anniversario della morte di Padre Puglisi, prete antimafia ammazzato da Cosa Nostra. Padre Puglisi è stato per molti,esempio di vero amore verso il prossimo e soprattutto vero amore per la legalità.Lui la parola di Dio cercava di esprimerla ed insegnarla veramente,tra la sua gente. Tra la sua povera gente, a cui tanto voleva bene. Ma parlare di antimafia non si può in questa Italia, ed allora ecco che la violenza mafiosa, "tolse" di mezzo un altro testimone scomodo come tanti altri. Un prete che ha fatto del suo ministero sacerdotale un arma contro chi voleva prevalere con la violenza, ma era un prete solo. La chiesa in Italia ha enorme potere, ma ahimè quasi mai, usa questo potere per contrastare, dai pulpiti delle chiese,la mafia e la criminalità. Una domenica vorrei sentire "Sua Santità" il Papa parlare di antimafia e magari parlare di eroi come Padre Puglisi. Ma nulla di tutto ciò accade. La verità è meglio nasconderla in nome di un potere che è meglio non perdere! I santi veri sono uomini come Padre Puglisi, dediti alla parola di Dio senza ipocrisie e false verità. La mafia esiste ed esisteva anche quando era in vita e lui questo lo sapeva, ed ecco perchè, da buon cristiano ed ottimo cittadino, ha cercato di combatterla con la forza della croce! Quella croce che difese fino alla morte...!

 

 

12/9/02

" IPOCRISIA E DOLORE "

Cari lettori, ieri in tutto il mondo si è commemorato l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001. Un attacco che ha ferito non solo gli Usa ma tutto il mondo civile. Un atto di terrorismo che mai potrà essere dimenticato e neppure perdonato. Di lacrime ce ne sono state tante, di parole fin troppe. Si è parlato di vendetta a "tutti i costi" contro chi ha voluto il terrore. Ma dietro tante parole, spesso pronunciate da esponenti di primo piano dei vari paesi, si nasconde una grandissima "ipocrisia"! Quell'ipocrisia che mascherata da un velo di pietà e qualche lacrima, non dice che gli Usa, nelle vesti di Cia ed Fbi, sapevano che quel giorno sarebbe potuto accadere qualcosa di tragico. Nè qualcuno ha detto che gli Usa hanno finanziato ed armato i Talebani, fedeli di Bin Laden. Verità scomode che è pericoloso dire, ma che tutti, popolo americano compreso, devono sapere. Far finta di niente non serve! Bush, potra pure radere al suolo l'Irak di Saddam; potrà pure uccidere (se mai lo troverà!), Bin Laden ed isuoi fedelissimi, ma non è in questo modo che risolverà la questione terrorismo. I terroristi vanno perseguiti con ogni mezzo, ma fare altre guerre non serve a nessuno. E certo non portano via quel dolore,ancora scolpito in quelle migliaia di croci e in quei milioni di americani, che credono ancora nella parola "Pace"!

 

 

9/9/02

" RAI SVENDESI? "

Cari lettori, il progetto di riforma dell'editoria, e dunque anche di "Mamma Rai", è fatto. Nelle intenzioni del Ministro delle Comunicazioni Gasparri, c'è la vendita graduale della Rai e dunque del servizio pubblico. A chi non si sa! Il Ministro parla di quote di proprietà non superiori al 1 per cento. Ma chi le comprerà? Chi avrà tra le mani il potere del servizio pubblico? La verità è che il Ministro sta proponendo una legge sbagliata nei principi base, e questo perchè il servizio pubblico radiotelevisivo non dovrebbe mai essere privatizzato. Benchè la Rai è stata da sempre trofeo di caccia dei partiti, non vuol dire che vada smantellata a favore dei privati. Questo non è ammissibile, poichè il servizio pubblico è segno di garanzia pluralista (quasi sempre), e tale deve rimanere anche in futuro. Basta osservare la faziosità delle reti Mediaset, per capire cosa vuol dire la gestione privata di un bene tanto prezioso come la televisione! Il Ministro Gasparri dovrebbe proporre una razionalizzazione reale e non la svendita di un servizio tanto fondamentale per la stessa vita democratica, come quello radiotelevisivo pubblico. La sinistra da parte sua invece di urlare allo scandalo, cosa ha fatto di concreto per riformare la Rai quando ha governato? E per ciò che riguarda le concentrazioni editoriali e televisive? Niente! Ed intanto il Cavaliere piano piano,sta trasformando questa nostra Italia in una sua azienda: Italia Spa & Soci!

 

7/9/02

" ABOLIAMO I CONDONI "

Cari lettori, in questi giorni si parla tanto di condoni, e di come trovare i soldi che mancano dalle casse dello Stato. Quelle casse troppo spesso aperte senza "morale" e dignità alcuna, dai nostri politici! Tangentopoli insegna! La verità è che i condoni di ogni genere andrebbero aboliti, perchè servono solo ai furbi! Chi sbaglia deve pagare senza sconti, perchè alla fine chi ci rimette è la gente onesta, che lavora e non ruba niente. Berlusconi, invece di avallare condoni fiscali ed edilizi, dovrebbe intervenire con maggior vigore e chiarezza, contro chi "evade" la legge! Ed invece rieccoci davanti all'ennesimo condono fiscale, una vergogna di cui il primo responsabile è il Ministro Tremonti. Uno stato deve basarsi sulla legalità e la trasparenza e mai affidarsi a chi evade per rifocillare le sue casse. Perchè non eliminare tante spese di Stato inutili? Magari tagliando gli stipendi dei parlamentari ed abolendo il rimborso elettorale da poco "aumentato"? O magari abolendo l'otto per mille alle chiese? Queste sono le risposte che il popolo si aspetta. Mentre invece come sempre, la gente onesta, vede i "disonesti" essere perdonati dallo Stato con una pacca sulla spalla e qualche lira di sanzione. Una vergogna a cui bisogna mettere fine per sempre......ed intanto il popolo paga! 

 

 

2/9/02

" SOLITUDINE ASSASSINA "

Cari lettori, ieri alle 17.54 moriva a Milano una ragazzina di soli tredici anni (Fonte "Leggo" di Milano); buttatasi dall'ottavo piano di un palazzo, incontro alla sua solitudine, ed alla voglia di tornare nel suo Brasile, da dove era arrivata lo scorso marzo con la madre. Una brutta storia di disperazione di cui non sentiremo parlare, ma che testimonia come sia difficile ed a volte tragico emigrare, soprattutto per un ragazza tanto giovane. Storie di cui le cronache spesso ci hanno parlato, ma che mai hanno avuto la dovuta importanza ed evidenza. Il male di vivere, colpisce più persone di quelle che si credano. Un male che nasce da tanti motivi, in questo caso nato per l'abbandono della propria terra. Quanti costretti a "scappare" dalla propria nazione alla ricerca di fortuna. Quale ingiustizia più grande, quale vergogna più enorme per uno stato che non riesce a tenersi stretti i suoi "figli". Ed ecco allora la "fuga" verso il miraggio di un lavoro. Uno "scappare" che crea problemi tanto grossi, che poi a volte li ritroviamo sulle pagine dei giornali, tra le parole pietose di un giornalista ed il sangue ancora fresco della vitima di turno. Questa volta una ragazzina di tredici anni, che tra otto piani di un palazzo ha respirato per l'ultima volta questa vita, la quale, benchè a volte triste, val la pena ancora vivere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

29/8/02

" LA MORTE DEL MAPPAMONDO " 

Cari lettori, in SudAfrica si sta svolgendo uno dei più importanti incontri tra popoli: quello sullo Sviluppo Sostenibile. Un tema troppo importante per essere snobbato come ha fatto Bush, e come pareva volesse fare anche il nostro Cavaliere! L'incontro di Johannesburg deve assolutamente arrivare ad un accordo di massima su temi fondamentali come : Inquinamento, Acqua, Desertificazione e Debito dei Paesi Poveri. Temi a cui bisogna che i delegati trovino risposte serie e credibili e non di facciata come molti vorrebbero. Quei molti a cui la morte di milioni di persone non importa nulla, perchè l'importante è guadagnare anche sui cadaveri di innocenti. Ma come facciamo a chiamarci "Umanità" se lasciamo morire milioni di bambini per fame? Tutti devono vivere in modo degno e non solo i soliti "fortunati", se fortuna può chiamarsi l'abbandonare milioni di "fratelli e sorelle" nella più assoluta povertà. Se il Sud del mondo muore, lo dobbiamo innanzituto ai paesi ricchi tra cui primi tra tutti gli Usa. Bush tra una guerra e l'altra dovrebbe ricordare che i milioni di morti che ci sono ogni anno nel mondo, valgono quanto quelle poche "migliaia" delle Torri Gemelle. Perchè come diceva il grande Totò: "la morte è uguale per tutti", ricchi e poveri, bianchi e neri, straccioni e "cavalieri"!

 

9/8/02

"  ITALIA SENZA SOLDI? "

Cari lettori, la BCE (Banca Centrale Europea) ha sentenziato: l'Italia è maglia nera per ciò che riguarda la spesa per beni e servizi! Una denuncia ed una condanna da parte della BCE che non deve lasciarci indifferenti e tanto meno dev'esserlo il governo, che di questo giudizio negativo è il primo responsabile, ma non solo. Anche l'opposizione ha le sue colpe. Cosa ha fatto l'ex-Ulivo contro il caro tariffe? Nulla! L' ex-Ministro delle Finanze Fazio e l'attuale Ministro Tremonti, si passano l'uno con l'altro le responsabilità. Ma tra tante parole inutili, come sempre chi ci rimette è il popolo italiano! Per certi beni, come latte, pane, uova e farina, ci vorrebbero prezzi "politici", o magari "sotto costo". Un governo deve tutelare prima di tutto le fasce deboli. Il latte costa vergognosamente troppo. A Genova il pane costa quasi tre Euro al kilo. Una vergogna a cui bisogna far fronte. Ed allora, invece di fare tanta demagogia sulle spalle della gente, la politica avanzi proposte serie per aiutare il "caro vita", magari tagliando spese inutili come l'aumento dei rimborsi elettorali appena approvato. I mezzi per aiutare il popolo ci sono, basta metterli in atto. Soprattutto comprendendo una volta per tutte che il ricco deve pagare più del povero, perchè la vera disuguaglianza nasce nel momento che capita il contrario.......come in Italia!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8/8/02

" LA LEGGE ACCENDE I FARI "

Cari lettori, da oggi anche le auto, dopo motocicli e ciclomotori,  dovranno tenere accese le luci su autostrade e strade extraurbane. Una normativa voluta fortemente dal Ministro dei Trasporti. Una norma che ritengo inutile, perchè non servirà a ridurre gli incidenti, ma servirà al contrario a creare solo maggiore confusione. La verità è che bisognerebbe investire in infrastrutture moderne ed efficienti, asfaltando in modo "degno" le nostre strade, utilizzando asfalti a maggior tenuta. Ci sarebbe bisogno di una maggior presenza di Polizia per le strade. In autostrada è quasi introvabile,  diventando "totalmente" introvabile nelle strade extraurbane. Bisogna investire in cultura stradale, insegnando fin dalle scuole la materia della circolazione stradale, che oggi viene trattata raramente! Solo con una appropriata preparazione i giovani , ma non solo, potranno guidare tranquilli e in sicurezza. Bisogna usare la massima severità con i pirati della strada, evitando però di vedersi penalizzati per "un" bicchiere di birra nel sangue. Ritengo questa nuova normativa per certi aspetti vessatoria verso i milioni di patentati italiani; senza dimenticare la gran massa di batterie da smaltire in più ogni anno. Ma che importa, il governo ci ha dato la luce anche di giorno!!! 

 

 

4/8/02

" CASINI BLOCCA IL GOLPE "  

Cari lettori, il Presidente Casini ha bloccato fino a settembre, la discussione in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, della legge sul "Legittimo Sospetto ". Discussione che i parlamentari di Forza Italia avrebbero voluto già in agosto. Un atto dovuto da parte del Presidente Casini, che ridà per un attimo lustro alla sede parlamentare. I forzisti, con grande "generosità" verso il popolo italiano, tradotto verso il Cavaliere, avrebbero voluto, in modo vergognoso e credo golpistico, esaminare la legge "fregandosene" del periodo di pausa parlamentare e approfitando delle ferie del "popolo sovrano"! Un atto che fa capire quale sia la voglia ed il bisogno di evitare la condanna (non certa peraltro!) da parte di certi personaggi noti! Un gesto da parte di Forza Italia, che esprime chiaramente i veri intenti del governo del Cavaliere e soprattutto del suo gruppo parlamentare, Forza Italia. Sinceramente non mi aspettavo un tale altruismo da parte dei parlamentari forzisti. Rinunciare alle ferie per il bene comune.........anzi, per i guai giudiziari del Cavaliere e dei suoi complici di regime!!!

 

 

1/8/02

  " IL SOSPETTO E' SUL GOVERNO "

Cari lettori, il Senato ha dato una nuova spallata alla Repubblica. Il leggittimo (per Berlusconi!!!) sospetto, è pressochè legge, visto che la Camera certamente l'approverà. Una nuova norma "privata" per il Cavaliere e chi come lui è sotto processo: leggi Previti & C! Una vergogna avanti al popolo e credo al mondo civile e democratico. Una norma che va contrastata da una forte e " dura" azione della società civile onesta, che non vuole e non deve scendere a compromessi sulla legalità e sul diritto. La battaglia è quanto mai fondamentale. C'è in gioco la stessa vita democratica di questo paese. Ciampi da parte sua imponga il veto sulla legge, la Costituzione lo permette. "Il fantasma" della sinistra proponga subito un Referendum abrogativo, sfruttando magari i Consigli Regionali in cui è maggioritaria. Non servono più parole, ma fatti concreti, e se il caso azioni durissime ma chiaramente non violente. Vorrei domandare ai tanti, troppi, elettori di Centro-Destra, cosa ne pensano. Loro che si dicono tanto democratici e vicini al diritto, cosa pensano? Ed intanto la delinquenza brinda sulle spoglie della Repubblica, visto che tanti saranno i mafiosi e criminali comuni che chiederanno "per legge" di essere ascoltati da altri giudici! Fino a far diventare il processo una specie di Self-Service dove rimani solo se gradisci il giudice! Ed allora Resistere,resistere,resistere!!!

 

29/7/02

" STATO DISTRATTO, MAFIOSO LIBERO "  

Cari lettori, un pericoloso mafioso è scappato dall'Ospedale Sacco di Milano. Un evasione che sa di beffa, visto che l'ergastolano evaso aveva alla caviglia il "temutissimo" braccialetto elettronico, di cui tanti si sono gloriati per la sua efficacia, ma che oggi ha dato definitiva prova di essere pressochè inutile.Un mafioso pericoloso, sottoposto fino a poco tempo fa al regime del carcere duro, è stato lasciato libero in ospedale. Senza polizia alla porta e senza alcun controllo a vista. Credo doveroso che chi ha operato tale scelta, venga immediatamente destituito. Ci sono delle colpe gravi e soprattutto non si tiene conto della fatica che comporta arrestare un uomo di tale importanza criminale. Dov'è l'occhio vigile dello Stato? Un altra prova che alle Istituzioni non importa poi troppo la lotta alla criminalità. La logica dov'è finita in questa Italia?Un mafioso ed ergastolano, benchè malato e controllato elettronicamente, non si lascia solo in un letto di  ospedale. Risponda il Ministro dell'Interno avanti al Parlamento, e soprattutto si utilizzi la tecnologia solo come aiuto alle forze dell'ordine e non al loro posto come in questo caso!

 

 

24/7/02

" FS DA GALERA " 

Cari lettori, quali altre parole usare se non le più forti, le più crude, le più arrabbiate, per definire la strage compiuta dalla così chiamata "fatalità", al treno Palermo-Venezia. Otto morti, decine di feriti, una manutenzione mal fatta, un Sud che piange ancora una volta i suoi morti "per caso". Ma la verità la diranno i periti, anzi è già trapelato che chi ha fatto la manutenzione ha fatto male il suo lavoro! E' già trapelato, anzi proprio confermato, che un ferroviere avrebbe visto inquinare le prove subito dopo l'accaduto ( fonte Ansa ). Un particolare agghiacciante, un particolare di quelli che fanno capire quanto la vita valga zero per qualcuno. Le responsabilità ci sono, le Ferrovie innanzitutto e tutto il loro Consiglio di Amministrazione. Ma credo anche il Ministro dei Trasporti che invece di proporre cose "inutili" come i fari di giorno, dovrebbe pensare a rendere sicura la rete ferroviaria e stradale italiana. Le parole non servono. A Sud in certi tratti si cammina ancora con motrici Diesel, senza linea aerea per la corrente. Una vergogna che un paese civile e moderno non può permettersi. Ringraziamo la politica dell'aiuto cieco dato al Sud in questi decenni! E ringraziamo pure chi quei soldi, mai ha sfruttato per i loro importanti fini. Che i responsabili finiscano in galera, e non si dica come spesso accade: colpa della fatalità! Sarebbe l'ennesima bugia di un regime corrotto!

 

21/7/02

" GENOVA CITTA' CIVILE " 

Cari lettori, ieri a Genova c'è stato il grande corteo in ricordo dei fatti del G8 e di Carlo Giuliani. Eravamo tantissimi. Eravamo emozionatissimi e pieni di speranza. Chi con la bandiera in mano, chi con il figlio in braccio, chi con un megafono e tanta voglia di urlare. Un corteo civile e civile l'atteggiamento della città. Un grande evento che mai potrò dimenticare; un corteo fatto di persone diverse ma con una domanda nel cuore: Verità sui fatti del G8. Quella verità che il governo ancora non vuole dare, ma che l'Italia tutta e Genova in particolare esigono. Sono mancati quegli scontri, tranne casi isolati, che la cittadinanza e molti esponenti politici temevano. Il popolo no-global è stato civile ed educato! Gli slogan che abbiamo cantato sono stati tanti, e tra questi vorrei ricordare la canzone "Bella ciao". Una canzone simbolo per chi crede nella libertà e tutti a gran voce l'abbiamo urlata, perchè ieri a Genova eravamo un po' tutti partigiani della verità e della democrazia. Quella democrazia che proprio un anno fa è stata repressa nel sangue con i manganelli di regime.Il governo impari dalla giornata di ieri che i no-global non sono criminali ma lo sono invece coloro che permisero tanta indecenza a Genova......ed un morto per strada!!!

 

 

 

21/7/02

" BORSELLINO GIUDICE BUONO " 

Cari lettori, dieci anni fa moriva il giudice Borsellino con tutta la sua scorta. Un delitto atroce, quanto atroce è vedere la superficialità dello stato nell'affrontare il problema Mafia. Quando morì ero in montagna e mai potrò dimenticare quella forte emozione e quelle lacrime che mi caddero spontanee. Piangevo e già era un ricordo. Un ricordo di legalità e trasparenza che pochi altri seppero mettere al servizio dello stato come fece Borsellino. Morì un uomo, ma morì anche un giudice che con le sue inchieste fece talmente paura a Cosa Nostra e allo Stato-Mafia, che fu meglio eliminarlo! Ma chi sono i mandanti occulti? Chi i burattinai che decisero di ammazzare quel giudice con la sua scorta? Dietro le quinte si nascondono quei personaggi che in Italia rimangono, oramai direi per consuetudine, sempre nascosti e protetti dallo stesso Stato! Quello stato di diritto che il diritto dimentica quando nulla fa di concreto contro la mafia! Contro la criminalità mafiosa lo stato deve reagire con la massima repressione e con la massima durezza. Il tempo delle parole è finito da troppo tempo, i morti per le strade ci sono ancora. La gente è stanca e spesso rassegnata e questo fa bene alla mafia. Se lo stato latita sia il popolo a svegliarsi, cominciando a creare in ogni angolo d'Italia associazioni antimafia. Dando così sfogo a quell'urlo di giustizia che Borsellino, Falcone e tutte le vittime dello Stato-Mafia,hanno soffiato in vita e credo stiano facendo anche da morti, tramite le persone che portano avanti i loro ideali. 

 

 

 

 

 

 

 

17/7/02

" GENOVA: UN ANNO DOPO "  

Cari lettori, Genova pare tornare ad un anno fa, quando migliaia di poliziotti passeggiavano per la città. Una vista che riappare nuovamente agli occhi di noi genovesi ancora offesi da quegli eventi, ancora turbati ed increduli per la morte di Carlo Giuliani. L'assassino materiale sappiamo chi è: un carabiniere! Anche se credo che il vero mandante ed assassino morale sia lo Stato stesso con le sue negligenze! Genova, martoriata come non mai in un paese civile negli ultimi anni (lo dice anche il rapporto di Amnesty International), vede ancora dopo un anno le sue ferite aperte e sanguinanti! Dove la verità sui "fattacci" avvenuti in questa città in occasione del G8? Chi ordinò la repressione della Scuola Diaz? Perchè? Domande a cui il governo Berlusconi ed il "fu" Ministro dell'Interno Scaiola, devono rispondere con la dignità del caso! Ma ad oggi niente risposte, tutto tace.I carabinieri si nascondono dietro il segreto militare, mentre la Polizia di Stato e tutti gli apparati repressivi cercano di insabbiare le responsabilità. Quelle responsabilità che voglio scritte nero su bianco, perchè il sangue dei troppi feriti era sangue vero! E proprio in nome di quel sangue e di quelle faccie spaccate dai manganelli di "Regime",  io cittadino e tutta la comunità civile esigiamo verità.....nella speranza che non sia di nuovo G8!!!

 

 

4/7/02

" PISANU, IL MEZZO MINISTRO "

Cari lettori, la commedia del governo continua. Scaiola se ne va e Pisanu,ex dirigente DC, va al suo posto agli Interni. Un mezzo ministro ha lasciato il posto ad un altro mezzo ministro. Dico mezzo primo, perchè nessuno dei due credo abbia la grinta che ci vuole in un ministero tanto fondamentale. Secondo, perchè ogni ministro del governo in carica appartiene per metà e per "contratto" al Presidente del Consiglio. Nessuno osa contraddire il cavaliere e chi lo ha fatto è stato mandato via, vedi Ruggiero. Un governo sempre più alle corde,sempre più vicino alla crisi. Aspetto di sentire il neo-ministro su tematiche fondamentali come la lotta al terrorismo e la lotta alla criminalità organizzata. Da fedelissimo del cavaliere e politico consumato il Ministro Pisanu non credo farà nulla di concreto per questi due problemi. E poi dica una volta per tutte chi tolse la scorta a Marco Biagi, e lo dica forte al popolo sovrano, senza remore. Se così non potrà essere, allora sarà stato inutile mettere in scena questa ennesima "festa in maschera" ai danni del popolo. Sul corpo di Marco Biagi sono già passate troppe bugie di Regime.

Sarebbe l'ora che qualche rappresentante del governo dicesse l'unica cosa rimasta da dire:"la verità!".....Cavaliere permettendo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1/7/02

" SCAIOLA E LA DECENZA PERDUTA "

Cari lettori, giudicare le parole del Ministro Scaiola, vuol dire dire giudicare le parole di chi non ha il minimo rispetto per la vita di un uomo e tanto meno della funzione che porta addosso!Un Ministro dell'Interno non può permettersi mai di giudicare un morto per mano terrorista. Questo mai! Questo non è ammissibile in uno stato che si fa chiamare "democratico e civile". Il Ministro ha sbagliato a chiamare "rompicoglioni" Marco Biagi, e credo che se fosse una persona seria dovrebbe solo dimettersi dal suo incarico, che mai fino ad oggi ha ricoperto con la decenza e la dignità dovute! Marco Biagi era sotto tiro, e il governo in carica, ha tolto al consulente dell'esecutivo, la scorta. Un errore fatale, un errore su cui non bisogna ironizzare e su cui bisogna indagare appieno fino ad arrivare a trovare il colpevole di tale gesto "insulso". Colpevole che in realtà esiste ed ha un cognome chiaro: Scaiola! Tra battibecchi e richieste di "udienza" al Principe-Premier Berlusconi, non dobbiamo dimenticarci la cosa più importante: la morte di un uomo,che consulente o no del governo deve avere il massimo rispetto civile per la sua persona! La decenza in Italia non ha più casa, è morta con la salita al potere di uomini senza un anima, di destra e di sinistra, pronti solo a spartirsi le spoglie di quella che fu la dignità Italica!