[...]Stella è poeta di notevole finezza; non sorprende, perciò la medesima attitudine nel racconto, perfino quando l'episodio di vita è spericolato oppure anche ridanciano: una qualità che pochi narratori hanno così innata.
Chi sa ascoltare le ragioni della memoria e la tenerezza dei rimpianti, leggerà d'un fiato - come me - questo libro.
È la riconferma, se occorresse, della duplice traiettoria culturale, nel divenire triplice: il commercialista principe; il poeta delicato; ora anche il narratore avvincente.
Così l'epilogo di "Amici cari" è una toccata musicale, l'inno all'Amicizia: " ... l'amicizia è la felicità".
È vero. L'Amicizia supera l'Amore di cui tuttavia si nutre; ma lo supera perché ne espelle la tirannia e vi immette la felicità.
Piero Fillioley
"L'amicizia
supera l'Amore di cui tuttavia si nutre, – scrive Piero Fillioley nella presentazione
del libro – ma lo supera perché ne espelle la tirannia e vi immette felicità".
"Amici cari" è l'avvincente racconto della vita dell'autore, dei suoi innumerevoli
incontri trasformatisi poi nell'amicizia pura, certamente per la qualità
del suo carattere, la sua generosità, per il suo modo di porsi e saper
ascoltare. "Ogni incontro, ogni dialogo è un'occasione di una crescita
dell'animo, – scrive Stella – un arricchimento della propria conoscenza, perciò
è destinato a rimanere indelebilmente impresso nella memoria." Tantissimi
sono stati questi incontri e lo scrittore li riporta fedelmente, descrivendo i
luoghi con dovizia di particolari, le occasioni, le persone: i suoi "Amici cari".
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