PUBBLICAZIONE POSTUMA DI ANNINA RIZZA SCIFO
17-04-2007 inserito da ciccio; categoria Novita' in libreria. Novita' in libreria
copertinanovit‡ìEí seraî Ë il titolo della raccolta di poesie di Annina Rizza Scifo, insegnante elementare scomparsa circa un anno fa, disponibile per i lettori da qualche giorno. Edito dalla Libreria Urso che valorizza e promuove gli autori locali, inserito nella collana ìAraba feniceî, Ë la seconda pubblicazione dellíautrice fortemente voluta dai familiari, la prima, ìTerra miaî, risale al 1997.
Annina Rizza Scifo, » sera, 2007, 8?, pp. 56, (Collana "ARABA FENICE" n. 31), Euro 7,00 acquista

ìEí seraî, lascia gi‡ trapelare lo spessore della raccolta. Eí il crepuscolo della vita, di questo líautrice ne Ë consapevole e traccia il resoconto di quello che Ë stato il suo percorso. Lo fa con uno sguardo attento alla natura che spesso diventa pretesto per soffermarsi sulle stagioni della vita e accoccolarsi su se stessa. Ecco affiorare i sogni, talvolta frustrati come i suoi aquiloni che non si reggono pi? al vento della giovinezza; i ricordi, quello del padre che vede in fondo alla via e le indica la strada lunga e dritta, ma che scompare per una ìprecoce ed improvvisa grandineî, o delle ansiose manine e della ìvoce argentina di dolci perchÈî del figlio ancora piccolo che la portano a rivivere la fede e líansia della sua giovinezza. In questo ultimo scorcio del suo cammino si sente sola e stanca, i sogni si spengono ed allora si rivolge al compagno della sua vita e lo invita a fermarsi: ìFermati. Gi‡ e vicino il nostro tramonto/e non avremo pi? esami da fare./ Fermati. Parliamoci e ascoltiamoci/prima di iniziare il nostro viaggioî. Eppure, nonostante le fiabe appartengano ad un passato radioso, ecco un guizzo, non si arrende allíidea della vecchiaia come fine dei sogni, ma si sofferma sullíultimo ìsoffio dellíestate gi‡ conclusaî o gode della tiepida carezza del sole di un ìTrasparente mattino díautunnoî continuando nella sua ricerca: ìIo sto cercando il cuore del mondoî. Eí la ricchezza dei contenuti e dei significati, al di l‡ della cifra stilistica, la musicalit‡ della lingua, la sonorit‡ delle parole, la perfetta sintonia dei suoni con la materia trattata, Ë questo quello che arriva con immediatezza alla mente e al cuore del lettore e lo induce a riflettere sul significato della vita paragonata allo sfrecciare del treno:ìUna corsa ebbra nel tempo e nel mondo./Dietro una scia di sogni/Chiari, pi? chiari,/ma sempre lontaniî. Con lei la poesia diventa strumento duttile e docile alla interiore necessit‡ dellíuomo di avere risposte ed Ë per questo che riesce ad indurre il lettore ad ascoltare la vita.

RizzaAnnina Rizza nasce ad Avola il 29 novembre 1926 da Sebastiano Rizza, (avolese, professore di dattilografia e stenografia allíAvviamento Professionale ad indirizzo commerciale di Avola) e da Rosaria Adorno (floridiana), primogenita di sette figli: Gianni, Enza, Adele, Michele, Maria e Lucilla. Trascorre uníinfanzia felice e respira, accanto al padre, sin da piccola, uníaria particolarmente stimolante. Il padre, attivista comunista, Ë un uomo di cultura e di talento. » la gestione del cinema Odeon, assunta dal padre, che le permette di apprezzare i film pi? importanti del tempo e di avere contatti con le compagnie teatrali dellíepoca. Il suo entusiasmo per la lettura si manifesta sin da piccola, cosÏ come la sua inclinazione per la musica tantíË che viene seguita per un poí di tempo da un insegnante di piano che le impartisce lezioni private. Giovanissima, aveva appena undici anni, conosce il suo primo ed unico amore, il marito Vittorio Scifo, compagno fedele che sar‡ al suo fianco fino a quando si spegner‡ nel 2006. Nel 1940 si iscrive al Magistrale di Noto, dove si diploma a 18 anni; la sua passione per la letteratura e per i classici italiani oltre che gli autori latini, esplode da subito. In questo periodo la sua vita si arricchisce di una nuova esperienza, líimpegno civile e politico vissuto a fianco non solo del padre che in un certo senso la inizia, ma anche accanto al marito. » ancora vivida líeco de ìLíora del popoloî, una sorta di satira politica trasmessa in piazza Umberto I, ideata dal maestro Giuseppe Gaetano Alia e dal professore Sebastiano Rizza, in occasione delle prime elezioni amministrative nel marzo del 1946, che si andÚ poi ripetendo nel corso delle successive campagne elettorali. Insieme ad Annina, che interpretava il ruolo di ìDonna Pippinaî, la sorella Enza. Líanno scolastico 1952/1953, Ë un anno importante, segner‡ líinizio di una lunga ed intensa carriera di insegnante elementare. Comincia a Francofonte dopo aver vinto il concorso líanno precedente, ma prende servizio nel í52 dopo la nascita del primogenito. La secondogenita arriver‡ dopo diversi anni dal primo figlio. I bambini occuperanno da quel momento un posto díonore non solo nel suo cuore, ma anche nella sua poesia e si circonder‡ della loro presenza pure a casa, dove impartir‡ lezioni private persino a studenti delle superiori. Nel settembre 1992 va in pensione, ma questa nuova dimensione di vita non la coglie preparata. Su sollecitazione delle sorelle, si decide a pubblicare la prima raccolta di poesie, ìTerra miaî per LíAutore Libri di Firenze, nel 1997. A lei, la Consulta Comunale Femminile dedica nel 1999 la giornata della donna. In seguito ad una malattia si spegne il 23 aprile 2006.
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