30-08-2008 inserito da ciccio; categoria La nostra storia.
Dal quotidiano italiano AVVENIRE, Anno XLI n. 199, Milano venerdÏ 22 agosto 2008, per la rubrica AGOR¿, espressione della ricerca sulla diffusione del libro e della lettura condotta in Italia nel mese di agosto del 2008 attraverso quattro librerie indipendenti da Massimiliano Castellani, dentro la cornice pagine resistenti. In questa intervista, come nelle altre tre, Massimiliano Castellani ha "semplicemente" fatto volare lo spirito, in un campo come quello dei libri, della lettura e della scrittura, dove le regole commerciali devono essere al minimo necessario, e la creativit‡ al massimo. » riuscito, pur non disponendo di un approccio pi? diretto e concreto, a descrivere, come desideravo, quanto di ìmiticoîcontinua magicamente a vivere attorno a me, in libreria, in rete, negli incontri e nelle manifestazioni che organizzo a vario titolo e con logiche diverse e sempre nuove. Lo ringrazio, soprattutto, per essere stato il primo a farmi parlare pubblicamente del mio primo libro venduto, del mio primo maestro, e, soprattutto, il primo anche ad avere parlato dello stretto legame del Cammino di Santiago col cammino della mia libreria editrice. Mi sono pure commosso, a leggerlo, e a rileggermi nelle parole che gli ho detto, lo confesso... Buona lettura agli amici che non hanno avuto l'opportunit‡ di rintracciare il giornale.
Conversazione in Sicilia
Un angolo di cultura ad Avola dove vanno a rifugiarsi gli appassionati di lettura:
qui opera, da un quarantennio, nel Sud dellíisola, líintellettuale Francesco Urso
DAL NOSTRO INVIATO AD AVOLA
MASSIMILIANO CASTELLANI
Conversazione in Sicilia con Francesco Urso che da quel dicembre caldo di quarantíanni fa non ha mai abbassato le barricate e líultimo avamposto di una resistenza civile e culturale ad Avola si trova nella sua minuscola Libreria omonima. Uníaltana díavvistamento sul Mediterraneo di appena 25 metri che si staglia in quel centro del quadrato inscritto nellíesagono ? scrive Vincenzo Consolo (in Líolivo e líolivastro) ? che fu sempre il teatro díogni incontro, convegno, assemblea, dibattito civile, la scena dove si proclamÚ il progetto, si liberÚ il lamento, líinvettiva... Qualcuno sostiene che il í68 ebbe inizio da Avola, con la ìrivoltaî amara come la mandorla che matura tra gli Iblei e il mare. Líinsurrezione repressa nel sangue ? ci furono due morti, fu quella dei lavoratori agricoli per líabolizione del mercato dei braccianti in piazza e líadeguamento dei salari a quello dei colleghi del Nord: ? Avevo 18 anni e in quei giorni presi coscienza di quello che voleva dire impegnarsi. Capii il significato profondo di quel brano di Elio Vittorini quando in Conversazione in Sicilia scrive: ? Credo che líuomo sia maturo per altro, per nuovi, per altri doveri. Dovere di un ex studente del Liceo Orso Maria Corbino di Siracusa, in quei giorni era portare avanti la lezione impartitagli da una guida della tradizione orale che per lui Ë stato il maestro Gaspare Poggio.
- Nel dopoguerra possedevamo solo brandelli di libri e al Liceo, grazie alla grande capacit‡ orale che mi aveva insegnato il maestro Poggio, traducevo allíimpronta il latino. Con un amico volevamo compiere uníimpresa epica: imparare a memoria ogni singolo lemma del vocabolario.
Dai banchi di scuola alla strada, a vendere la merce pi? difficile da piazzare su qualsiasi mercato, specie lnellíIsola pi? a Sud di un Paese allíepoca ancora tutto da alfabetizzare.
- Il primo libro che ho venduto Ë stato Gli intellettuali e líorganizzazione della cultura di Antonio Gramsci che ci aveva avvertito: ? Istruitevi perchÈ abbiamo bisogno della vostra intelligenza.
Una verit‡ che mi ha accompagnato tutto la vita insieme alla massima che cita Goethe in Fabula: ? Quanto valgono le parole, pi? dellíoro.
Potere delle parole scritte e stampate lo hanno fatto rimanere attaccato alla sua terra e a non tentare la fuga in Continente. - Noi avolesi fuggiamo, ma per tornare. Poco tempo fa qui alla Libreria ? Ë tornato anche un altro figlio di Avola, lo scrittore Paolo Di Stefano, unico uomo in cinquina al Campiello (con il romanzo Nel cuore che ti cerca). Gli ho fatto ritrovare il suo vecchio maestro elementare Giuseppe Schirin‡. Un incontro commovente.
Passione e sentimento fanno ribollire il sangue che diventa nero come il vino díAvola.
E il mattino tra carrubini e arance ha líoro in bocca tra le vie che costeggiano i palazzi barocchi che conducono alla ìtanaî dellíUrso in corso Garibaldi.
- Líunit‡ ìDiAvolaî líha fatta uníItalia, un gesuita che di nome non a caso si chiamava Angelo. Angelo Italia, fu líingegnoso urbanista che dopo il terremoto del 1693 ridisegna la planimetria di una citt‡ che trova nella Libreria Editrice Urso un angolo di cultura in cui gli amanti della lettura vanno a rifugiarsi. ? Qui e ovunque Ë il libro che sceglie il lettore e non viceversa. Potere di ogni volume, anche il pi? piccolo, Ë quello di colpire i nostri sensi e di attirare líattenzione di quello che diventer‡ il suo lettore e proprietario per un certo periodo, perchÈ poi il cammino di un libro prosegue nel tempo e nello spazio. E questa la considero una magia, cosÏ come Ë magico che un uomo, dal rappresentante allíintellettuale, fino al libraio, possa occuparsi di libri per vivere. Vite di uníÈlite privilegiata.
Dibattiti, un forum in Internet, una casa editrice (92 titoli):
- La nostra scuola per librai il cammino a Santiago. Per noi prima di tutto conta il marketing spirituale
- Il libro non Ë per tutti e chi lo commercia sa che non sta vendendo qualcosa di comune. Al cliente di turno mi capita spesso di ricordare che non sono qui per dargli un paio di pantaloni, ma una fetta importante del patrimonio dellíumanit‡. Senza i libri la vita dellíuomo sicuramente sarebbe stata molto pi? povera. Io ripeto spesso, se leggi saprai anche scrivere e se scrivi diventerai anche un lettore sempre pi? forte. Teoretica condivisa dal gruppo di amici e frequentatori della Libreria Urso, i peripatetici che si danno appuntamento in Rete nel forum Agor‡, che si ritrovano ogni mese per la Camminata filosofica tra le rovine dellíantica citt‡ corinzia di Eloro e che tirano a notte fonda seduti ai tavoli di una pizzeria di Avola o della vicina Noto seguendo il ciclo dei dibattiti indetti dal Laboratorio. Si spazia da Dante alla fisica quantistica, fino alle commedie di Menandro declamate dallíAvvocato, per i ragazzi del paese Yappi-Yappi, al secolo Sebastiano Peluso, il Presidente della libreria per meriti culturali sul campo. Il Presidente Ë tra i critici pi? attenti dellíEditrice Urso che ha cominciato a pubblicare sotto la sua etichetta nel 1981.
- La nostra prima edizione Ë stata I fatti di Avola di Sebastiano Burgaretta, da allora pubblichiamo un libro al mese, siamo arrivati a 92 titoli. Líeditoria siciliana sta andando alla malora, in commercio sono praticamente irreperibili le poesie di Ignazio Buttitta, cosÏ come i testi meravigliosi di Giuseppe PitrË, un antropologo che aveva indagato la nostra Isola come pochi, potendo contare su una rete di informatori come líavolese Giuseppe Bianca.
Allíantropologo Bianca Ë dedicato líIstituto Tecnico e ai giovani studenti sono rivolti gli sforzi sinceri del librario di Avola.
- Ai ragazzi a scuola non si raccontano pi? le storie. A volte serve uscire anche dai programmi scolastici e fargli comprendere che non esiste solo La Tregua o Il giovane Holden, ma che si puÚ leggere anche Il codice dellíanima di James Hillman. E di Tomasi di Lampedusa oltre Il Gattopardo occorrerebbe scoprire la bellezza di certi suoi racconti come Lighea. Queste sono le tracce per un cammino che non vuole essere didattico, ma un percorso dellíanima.
- La nostra scuola per librai Ë il Cammino di Compostela. Un momento di incontro e di confronto straordinario con líaltro che spesso appartiene a fedi diverse da quella cristiana. Líultima volta abbiamo camminato fino a Santiago con delle ragazze giapponesi e a chi sa leggere líitaliano, adesso abbiamo fornito un accurato servizio in Internet (con tutte le pubblicazioni reperibili in lingua italiana sul Cammino di Compostela) che vuole essere il nostro marketing. Puro marketing spirituale.
chi Ë Massimiliano Castellani
di embycicleta
...Massimiliano Castellani, spoletino, si Ë fatto le ossa studiando il pensiero di Hannah Arendt, "una delle rare fuoriclasse del pensiero contemporaneo". Poi, di redazione in redazione, Ë approdato a quella di "Avvenire".
***Ciao Ciccio ho letto la tua intervista sull'Avvenire. Fa piacere conoscere la realt‡ di un "piccolo angolo" di cultura che resiste nel tempo, con una storia che parte da lontano e che pianta le radici in quel famoso '68. Complimenti Ciccio, per la tua tenacia, la tua coerenza, la tua "passione" per i buoni libri. Ho l'impressione visto come vanno le cose nella nostra societ‡ occidentale, che presto prima o poi ci sar‡ un altro '68. I giovani hanno sempre pi? difficolt‡ ad entrare in questa societ‡ e a costruirsi un futuro certo. L'incertezza sembra la parola d'ordine dei nostri politici ... forse perchÈ cosÏ facendo possono avere un miglior controllo sulle persone !?! La globalizzazione solo nella direzione economica che sta coinvolgendo tutti, in realt‡ ha pi? l'aspetto di un nuova forma di colonialismo. Si svuotano le nostre realt‡ produttive con le conseguenze che ben sappiamo e vediamo sotto gli occhi, per andare a produrre altrove dove sfruttare il basso costo della manodopera perchÈ il "profitto" Ë in cima ai valori della nostra societ‡ e per esso Ë disposta passare sopra ogni cosa! Staremo a vedere caro Ciccio, il tempo prima o poi parler‡ Ciao e buen camino siempre,Oriano ***Bello, bello. Capisco che il pezzo Ë di oggi? Puoi essere contento. Ma, per quanto ho capito, ti conoscevano gi‡ - e mo' meglio?Piet Hengelo (Olanda) *** (...)Sono stata diligente, ho acquistato l'Avvenire, e, sezione Agor‡ PAGINE RESISTENTI , ho letto ciÚ che era umanamente possibile inserire nel ristretto spazio che poteva accogliere quella congerie di notizie, spicciole e insieme intense, su una attivit‡ quarantennale che ha dell'epico, aggettivo che apprezzo molto in questo periodo e spero gradirai se a ciÚ che avete, che hai fatto, in questi anni. Pi? che un'intervista, come mi aspettavo, il giornalista ha fatto il suo dovere: primo piano e vassoio d'argento, e non avrebbe potuto essere diversamente, mi Ë piaciuto ciÚ che ho letto, che corriponde a verit‡...Paola Liotta ***Effettivamente, leggendo in fotocopia l'articolo, confesso che mi ha molto colpito per lo stile e le parole adoperate che calzano a pennello e danno l'idea del "personaggio". SÏ, perchÈ Ciccio lo Ë, e Massimiliano Castellani ha colto nel segno, ha saputo rendere plasticamente anche l'idea della libreria quale avamposto della cultura, che in fondo coincide con quella che noi nutriamo nel nostro intimo. In fondo Castellani ha un po' scoperto le carte del nostro gruppo e del nostro cammino interiore. Saluti, Gabriella Tiralongo ***Una delizia leggere questo articolo,che non fa altro che raccontare tutto quello che noi amici sappiamo benissimo di te, di quello che hai fatto per il tuo paese e di quella meravigliosa isola di cultura che hai fatto nella tua libreria... grazie sempre per esserci... saluta Liliana. Mariagrazia (Monfalcone)
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