Disponibile la seconda edizione settembre 2008 del libro di Lucia Sortino
17-09-2008 inserito da ciccio; categoria Novita' in libreria. Novita' in libreria

Copertina Lucia SortinoNovita' in libreriaSECONDA EDIZIONE settembre 2008

Lucia Sortino, Il difficile cammino della mia vita
2008, formato ottavo, pp. 56, Collana Cammini n. 2

EAN 978-88-96071-01-4

Libreria Editrice Urso, Euro 10,00
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Lucia Sortino e' nata a Noto il 5 settembre 1989, trascorre felicemente líinfanzia, frequenta le scuole elementari e medie con impegno e profitto. Nel dicembre 2002, come un fulmine a ciel sereno, scopre di avere una terribile malattia: il cancro. La sua vita si snoda tra degenze al Policlinico di Catania; desideri di rientri a casa; segreta speranza, in parte realizzata, di ritorno tra i banchi di scuola; ansie, paure, speranze, che non finiscono mai. Lucia, sempre in lotta con il suo terribile male, ha continuato a studiare con amore e determinazione, riuscendo a conseguire il sospirato diploma dopo aver affrontato gli esami di Stato presso il Policlinico di Catania. Il 18 luglio 2008 ha sostenuto la sua ultima prova, quella del suo incontro con Dio.




Quest'anno, a luglio, ero gia' partito per un viaggio
(non il solito cammino di questi miei recenti anni)
e nella stessa notte di quella mia ennesima fuga recevetti un messaggio

che non ho ancora cancellato dal mio cellulare

dall'amica carissima che ha fatto da ponte
fra la consapevolezza, l'illuminazione e l'entusiasmo di Lucia

e quel suo
difficile cammino della vita.
Lucia ci ha lasciati. La portano a casa, diceva il messaggio.
Era il 18 luglio del 2008.
Il 5 settembre di quest'anno

Lucia avrebbe compiuto diciannove anni.

Uníaltra amica ci ha lasciati

e la vita sembra continuare allo stesso modo,
ma sappiamo che cosi' non e'.
Riporto, qui di seguito, una lettera dedicata a Lucia, che ho ricevuto.


Francesco Urso






Per Lucia

So che Lucia e la sua mamma, Patrizia, amano questa poesia di Gibran:

Dei Figli



E una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli.

Ed egli disse:

I vostri figli non sono i vostri figli.

Sono i figli e le figlie dell'ardore che la Vita ha per se stessa.

Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,

E benche' vivano con voi non vi appartengono.



Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,

Poiche' essi hanno i loro propri pensieri.

Potete dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime,

Poiche' le loro anime dimorano nella casa del domani, che neppure in sogno vi e' concesso di visitare.

Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.

Poiche' la vita non va mai indietro ne' indugia con l'ieri.

Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate.

L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi piega e vi flette con la sua forza perche' le sue frecce vadano veloci e lontane.

Fate che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell'Arciere: Lucia

Poiche' come ama la freccia che scaglia, cosi' Egli ama anche l'arco che e' saldo.




Grazie Lucia, sei stata, sei e sarai sempre la nostra LUCE,
e, nel tuo nuovo viaggio, non ti dimenticare di noiÖ

Ti amiamoÖ

CIAO LUí

Vera Parisi

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