16-01-2011 inserito da ciccio; categoria Urla la tua opinione. 
 IN RICORDO di SALVATORE MUSCOIONA Da Berlino scrive Lysa Stybor Caro Direttore,
sono venuta a Noto in questi giorni di fine anno 2010 perche' ho saputo che Salvatore Muscoiona e' morto.
Io e Salvatore eravamo amici da lungo tempo e non capisco cosa sia successo, anche perche' ci siamo sentiti telefonicamente all'inizio di novembre quando abbiamo scherzato ed anche progettato un viaggio a Pantelleria, dove lui e' stato in servizio quando era carabiniere.
Per la prima volta sono venuta a Noto come turista 12 anni fa e, da allora, sono e sono stata ospite da monache di noto. Qui, ogni giorno, mi diletto come pittrice, ispirandomi al fascino che dona la vostra campagna all'aria aperta. In questi anni io e Salvatore abbiamo fatto tanti piccoli viaggi-vacanza a Mozia, Trapani, Selinunte, Palermo, Siracusa e Lipari: obiettivo delle nostre visite e delle relative escursioni era sempre la natura o la cultura.
Abbiamo fatto tanti pranzi e cene in questi anni, non saprei dire quanti. |
A Lipari abbiamo visitato il museo archeologico, c'erano lunghe chiacchierate con i contadini e sui loro modi di coltivare le piante, sul ciclo delle stagioni, sul sole, sulla luna e sulla natura in genere, abbiamo visto un albero d'ulivo con doppie foglie e, da un suo ramo, lo abbiamo ''trapiantato'' in terra a Noto: adesso quel ramo e' divenuto un grande albero che porta il mio nome.
Ma Salvatore anche sul piano culturale era per tanti un importante punto di riferimento. Una volta gli ho proposto una idea: fare grandi ritratti dei vecchii contadini per ''salvare'' in quelle facce ''l'anima'' di questa ''vecchia Sicilia''. Lui ha subito condiviso rispondendomi: '' Che bella idea! Ed io faccio da regista ; registriamo le storie di questa che tu chiami vecchia Sicilia.'' Cosi, insieme, abbiamo visitato vecchi contadini con le loro familie ed abbiamo fatto tante fotografie mentre loro raccontavano dei tempi passati. Oggi, mi accorgo che e' stato un vero peccato non averla realizzata in pieno quell'idea perche' pensavamo di avere con noi tanto tempo. Salvatore Muscoiona era un Uomo dalla grande sensibilita' tipica d'un Artista; infatti, ha amato la forza della Vita, le idee strane o stravaganti ma sempre libere e, soprattutto, in ogni sua idea od azione anelava sempre alla Bellezza per coglierne tutti gli aspetti piu' veri o misteriosi. Salvatore amava la Sicilia, amava Noto sua patria, la Natura, la Terra e la sua gente: spesso, col cuore d'un bambino, si mostrava per quello che era, una persona buona, gioiosa e scherzosa, piena di generosita', con una grandissima conoscenza e sapienza delle Piante Medicinali o delle Orchidee dei Monti Iblei. Ma era una persona anche ''interiormente libera'' che diceva sempre quello che pensava, libero nel suo stile di vita e con un cuore colmo d' amore: non ho mai visto o udito qualcuno dir male di lui perche' era onesto e di grande umanita'. Qualita', queste, che i frequenti suoi viaggi in Africa, in Egitto ed in tante altre parti del mondo hanno suscitato in lui vivo interesse per tutte quelle antiche tradizioni, per nuove culture o forme di vita autenticamente ''straordinarie''. Invece, oggi, sarebbe stato un ...MOSTRO???
No, Salvatore non era un ''mostro'' perche' non era cattivo, anzi, come turista conosco da molto tempo il suo metodo operativo o la procedura dei suoi interventi nell'affrontare le problematiche che noi, amici e/o stranieri in Noto, gli esponevamo per averne un adeguato trattamento terapeutico-naturalistico. Ricordo che gia', alla prima visita nel suo negozio dodici anni fa, mi spiego' e mi fece vedere le creme: poi, a poco a poco, mi ha erudita sull' agopressione (digito-pressione), confidato le sue ricette per le tisane, fatto assaporare il suo miele e, cosi', ho potuto conoscere il suo grande amore per la natura, per le erbe, le arance, i limoni, la salvia, l'artemisia ecc. Il suo mondo mi talmente affascinato, per quell'atmosfera che s'effondeva nel suo negozio, che l'odore delle erbe, della sua musica - sempre buona per l'anima - i suoi materiali naturali ed i suoi colori. Infatti, cosi', lui mi ha ''curato'' diverse volte con trattamenti contro lo stress, mi ha fatto ritrovare la forza di energie perdute nel mio lavoro d'artista e di docente universitaria, supportando la mia sanita' proprio grazie alla sua personale sapienza nelle tisane e nell'agopressione. Certo, il parlare insieme anche dei nostri personali problemi - se necessario - costituiva un ''metodo'' quasi preliminare alle creme come per salvare ''psicoanaliticamente'' la Bellezza, interiore ed esterna, necessaria ad equilibrare il corpo in tutte le sue energie, e fondamentale per iniziare un rilassamento o rasserenare e calmare la persona ''psichica-mente'': questo era il suo trattamento d' agopressione, e per questo era importante la mia venuta a Noto spesso in auto direttamente dalla Germania, per tornarmene dopo le vacanze con un grande cartone pieno di erbe, creme, buste con un te speciale e tante altre cose di cui Salvatore mi aveva spiegato gli ingredienti, la posologia e tutti gli effetti principali e collaterali relativi al loro uso.
Per questo l'arresto, a seguito della denuncia di presunte ''molestie sessuali'', a me e' sembrato perlomeno ''strano'' e - se me lo consente - una storia ''ridicola'' se non fosse divenuta paradossale e tragica. Mi sono subito chiesta chi sia quella donna che l'ha denunciato! Che cosa abbia in realta' voluto ottenere da Salvatore nella richiesta di qualche crema e, soprattutto, se sia stata davvero del tutto ''consapevole dell'accusa'' nel denunciarlo! O se, invece, ella non sia stata, per pura ipotesi, involontario strumento di altri piu' subdoli interessi sottesi ad ''eliminare'' dalla scena una personalita' scomoda, per diversi aspetti si', ma non esclusi quelli ''commerciali'' in quella parte del Centro Storico di Noto, tanto che alla fine, purtroppo, si debba registrare addirittura un morto ? L'unica possibilita' di un equivoco che io posso supporre e' questo:
quella donna, come me non di Noto, era - mi pare d'aver capito - tanto stressata che forse non ha avuto neppure una lontana idea di che cosa fosse ed in che cosa consistesse il trattamento naturalistico di Salvatore con un' agopressione. Forse lei ha avuto paura e non l'e' stato chiaro fin ad allora che per l'agopressione ci vuole e si deve toccare il corpo, in punti diversi e speciali, proprio per far scorrere di nuovo in circolo le energie ''bloccate'' : un trattamento di China, questo, conosciuto e riconosciuto per rilassare il corpo e la mente. Ecco perche' penso che l'accusa sia stata ingiusta: tutta questa storia non puo' essere vera. C'e' solo l'errata impressione o l'interpretazione malevola d'una persona non consapevole del trattamento al quale si andava sottoponendo! Inoltre, sono stata totalmente scioccata, quando ho letto su internet di questa storia. Almeno sei o sette giornali, a livello regionale e nazionale hanno scritto e parlato di questo fatto senza accertarsi della verita'. Con l'arresto, il processo non era chiuso e l'esito delle indagini non mi e' sembrato sereno o chiuso, anche perche' un accusato, sino al termine d'un processo nei suoi tre gradi di giudizio, non puo' essere tale od incolpato, come si e' fatto intendere e dire stampando a chiare lettere nome, cognome e foto di Salvatore!
Egli e' stato trattato come un criminale! E' stato compiuto un atto contro la dignita' di un uomo, come hanno scritto i suoi amici Cittadini di Noto'' nella lettera da lei pubblicata mentre ho apprezzato il suo pubblico Saluto ad un Amico.
Caro Direttore, io ho viaggiato per 14 anni in Italia prima di venire in Sicilia, ed in tutto questo tempo non ho sentito in Continente parlar molto bene della Sicilia, identificata sempre con i tanti pregiudizi contro di essa, entro i quali sara' stato facile, sui giornali nazionali e regionali manifestare ancora una volta gli antichi pregiudizi di tanti Italiani: ''Ah, vedi, un altro mostro di Sicilia!''!
Per loro sara' stato come un film, un pezzo di teatro, un entertainment o divertimento, quasi un film del Commissario Montalbano...!
Cosi', hanno distrutto l'esistenza di una persona e, finalmente, l'uomo stesso e' morto: non era un entertainment, un gioco ma e' stata una tragica realta'. Per questo, ritengo che anche i giornalisti siano moralmente responsabili per la morte di Salvatore, senza voler entrare, per ora, nella conduzione delle indagini investigative, dell'arresto e degli arresti domiciliari: sui quali mi riservo, in seguito, ogni azione o ragione in generale a tutela della memoria del nostro Amico.
Concludo, caro Direttore, riaffermandole la mia personale convinzione sui tanti dubbi che emergono da questa triste storia, senza la quale Salvatore Muscoiona sarebbe ancora vivo, e con l'augurio che la Magistratura Italiana faccia piena luce su tutta la vicenda in tempi ragionevoli e certi.
Grazie dell'ospitalita' e distiinti saluti.
Berlino, 13. Gennaio 2011 Lisa M. Stybor |

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