Dopo l'incontro di Noto del 26 agosto 2011 con i poeti e gli scrittori del Val di Noto
01-09-2011 inserito da ciccio; categoria Accadi..menti. Accadi..menti





POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO

LE FOTO DI MARCO URSO

notoLe foto di Marco Urso, quasi come un video, di tutta la manifestazione ''Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto'', organizzata su un'idea di Cettina Lascia Cirinna' e dal sottoscritto Francesco Urso editore nel cortile dell'ex Convitto Ragusa. Marco e' intervenuto in questa manifestazione oltre che come splendido fotografo anche come scrittore del libro ''Eloro arcaica''.

Le foto testimoniano puntualmente i vari momenti della manifestazione, ad iniziare dall'arrivo del pubblico, man mano che si avvicinava l'orario di inizio dell'evento, e poi, di seguito, tutti gli altri momenti, a partire dalla mia relazione introduttiva sui limiti e le contraddizioni dell'operare degli spiriti creativi.







Nel mio intervento introduttivo ho fatto notare la condizione di quasi invisibilita' nelle citta' di appartenenza di ciascuno... facile il raffronto con quell'inferno delle ''Citta' invisibili'' di cui parla Italo Calvino, per esaltare infine, chi in mezzo a questo inferno, non e' inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Ecco allora spiegato il mio esaltare alcuni miei autori che in questa occasione hanno collaborato e condiviso: Fulvio Maiello, Corrado Bono, Salvatore Di Pietro, Roberta Coffa, Mia Vinci, Mary Di Martino, Gioacchino Scorsonelli, Benito Marziano, Salvatore Salemi, Sebastiano Burgaretta, Marco Urso (a parte Cettina Lascia Cirinna', di cui ho molto apprezzato per l'altruismo, per la sua proposta di organizzare un incontro collettivo di autori che mi rivolse a conclusione del mercoledì letterario in pizzeria del 24 giugno).

Non finiro' mai di dire ''Brava Cettina'', perché di solito e' naturalissimo per quasi tutti gli autori essere ''semplicemente'' narcisisti ed egocentrici, pensare a promuovere solo se stessi, chiusi nella visione individuale del fare cultura, fregandosene degli altri... Cettina, per questo suo altruismo, e' un modello positivo da segnalare per far sviluppare il dibattito sulla letteratura e sulle ragioni dello scrivere.

All'inizio della serata abbiamo condiviso e rivolto un pensiero a chi ci segue da lontanissimo e che lo testimonia in questo spazio di Facebook, con i commenti o con il semplice ''mi piace''...

Ha rappresentato costoro per noi tutti, in forma emblematica, la nostra amica Lucia Bonanni, con l'invio di un testimone, un ventaglio da lei spedito in dono a Cettina (ventaglio che fece gia' la sua prima apparizione nelle mani di Lucia in quel 24 giugno in pizzeria).

Grazie Lucia, grazie a tutti per il vostro essere a noi vicini anche virtualmente. Dalle foto potete percepire lo sviluppo della serata (a parte segue l'audio).

Sono intervenuti Gabriele Bosco (violinista solista) e Liliana Calabrese Urso.

Salvatore Figura ha magnificamente letto poesie di Cettina Lascia Cirinna' tratte dal volume ''Poesie d'estate'', appena pubblicato dalla Libreria Editrice Urso al n. 23 della collana ''Opera prima''.

Abbiamo gradito molto l'intervento del neosindaco di Noto, dott. Corrado Bonfanti, che ha portato il saluto della sua amministrazione e ha testimoniato interesse per questo tipo di servizio culturale che gratuitamente abbiamo offerto a Noto, assieme poeti e scrittori provenienti da quella area che all'epoca araba e normanna veniva chiamata ''Val di Noto''.

Commovente l'omaggio floreale di Cettina Lascia Cirinna' alle donne intervenute nella manifestazione (Mia Vinci, Roberta Coffa, Liliana Calabrese e a Mary Di Martino).

Della serie ''da non dimenticare!''.

Sono stati, siamo stati, tutti bravi!

Come sempre e' stato un incanto.

Altri miei autori e altre occasioni ci aspettano, abbiate la pazienza di continuare a giocare con noi!


Francesco UrsoUrsoFrancesco Urso




PER ''POETI E SCRITTORI DEL VAL DI NOTO A CONFRONTO''


Effetto Noto - Immagine''Una delle gran consolazioni di questa vita e' l'amicizia; e una consolazione dell'amicizia e' quell'avere a cui confidare un segreto. Ora gli amici non sono a due a due come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha piu' di uno, il che forma una catena di cui nessuno potrebbe trovare la fine'' (A. Manzoni, ''I promessi sposi'' cap. XI ).

Una catena, questa, i cui anelli si legano l'un l'altro secondo alchimie trascendenti ed una logica di affetti reali. Un sentimento che non fa della seriazione il proprio punto di forza ma accoglie e rassicura, gettando quel ponte che raggiunge lo spazio dell'altro perche' '' Uno spazio e' sempre povero quando e' privo di capacita', di relazioni ed e' sempre bello quando e' generativo di incontri, di possibilita' sinora inesplorate'' (G. Michelucci, ''Lettere ad una sconosciuta'').

Pertanto niente e' statico ma tutto e' in divenire... anche nell'amicizia e non soltanto in quella reale ma anche in quella cosi' detta virtuale. Mi sono ritrovata alla mia gia' veneranda eta' a pensare e a dire di quanto importanti siano i punti di riferimento, siano essi un luogo, una voce, un nome, un ricordo, una persona e perche' no anche un'immagine, un libro, uno scritto, un oggetto; ma forse questi ultimi sarebbe piu' consono denominarli come oggetti transizionali in quanto richiamano una soggettivita' ed un qualcosa gia' esistente. Facebook, si sa, e' soltanto un network ma e' pur sempre uno spazio d'incontro, un agora' del presente che oltre ai soliti percorsi amicali, offre occasioni di costruttiva condivisione e confronto insieme a comportamenti relazionali. E quando il punto di riferimento principe di ciascun soggetto continua ad essere la propria identita', la propria essenza, la propria ''reale'' realta' allora anche la parola ''condivisione'' spesso cosi' disattesa, si connota di nuovo sentire ed assume una valenza di intenti comuni. locandinaTalvolta puo' succedere che resta piu' facile condividere un dolore che una gioia in quanto il dolore per la sua stessa natura porta con se' non il sentimento della compassione, di quel soffrire con..., bensi' quello della commiserazione che e' tutt'altra cosa rispetto al compatire. Ma quando, pero' si viene a formare un ''circo di cultura'' in cui personaggi in movimento non sono altro che i giocolieri e i saltimbanchi della carta e penna, allora lo stare insieme per dare spazio alle emozioni, facendo comunita', porta al bisogno di esternare, donare e condividere gioia e serenita'. Cosi' le mete da raggiungere si fanno corpo di uno sviluppo culturale, curato nella sostanza, nell'esperienza, nel saper accogliere ed accettare persone ed idee nuove, portando alla luce quanto di positivo c'e' in ciascun individuo, nell'uso costante della pazienza come pure della tenerezza quali medium culturali. E ''in questo cammino di autenticita''' e' sempre la Libreria Editrice Urso a ''lanciare notizie e proposte sempre nuove'' che intende realizzare mentre ''la partecipazione costante degli amici fa si' che la speranza di aprire e praticare nuove vie divenga realta''', mutando in un'unica armonia quelle ''tre corde di pirandelliana memoria'' che richiamano alle varie serate culturali, agli eventi come quello di Noto, una magica occasione che ha visto protagonista l'altruismo umano e poetico di Cettina Lascia Cirinna' insieme alla connaturata creativita' di Francesco Urso.

Tale connubio artistico ha dato vita all'incontro collettivo dei ''Poeti e scrittori del Val di Noto'' in cui la visione narcisistica del successo che, come ben si sa, possiede le ali per allontanarsi ed il pungiglione per impedire una sana condivisione, proprio come insegna la grande Emily, in questa sede non ha avuto spazio di espressione alcuna. Infatti ''come sempre e' stato un incanto'' e in quel ''vespro barocco'' in cui ''artisti e amanti di bellezza, segno d'andare avanti, superare tristezze sociali e sorridere per stare bene'' anche a distanza... una distanza colmata da un cuore con le ali, un pensiero costante ed un grande senso di appartenenza ad una ben nutrita compagine di amici che della cultura, dell'arte come dello stare insieme fanno coralita' della loro esistenza. Un grande abbraccio... e a presto.





Lucia Bonanni



 


Urso-Avola





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