Io, vagabondo - Aristide Poidomani e Il Cammino della Madonna delle Milizie
23-02-2018 inserito da ciccio; categoria Accadi..menti. 
Il 20 maggio del 2017 a circa nove chilometri da Modica i quaranta pellegrini diretti a Donnalucata si divisero in due tronconi; il primo gruppo, eccitato dalla novità dell’apparizione “diabolica” di un trattore si riversò “allegramente” su quel mezzo, il secondo gruppo si avventurò tra sentieri invasi da sterpaglie, poi tornò sulla strada asfaltata, e, quando ormai si era stanchi davvero, entrarono a Modica bassa.
Qui, nei pressi di un rifornimento di benzina domandarono ad un tizio stranissimo all’apparenza, quale fosse la strada più corta per arrivare al Convento delle Benedettine.
I pellegrini ricordano ancora in quale modo, come risposta, facesse dei cerchi nel vuoto col suo braccio destro ad angolo retto, con un pollice distanziato dalle quattro dita… a significare: “Ma che che cavolo stanno facendo questi qui!”…
Poi, senza che c’entrasse nulla col discorso, disse proprio a Ciccio Urso di essere il figlio di Raffaele Poidomani…
“Noto scrittore modicano”, rispose il libraio-editore di Avola, “ho letto 'Carrube e cavalieri', e so di tanto altro", aggiunse.
Quel tizio, improvvisamente estasiato in volto abbracciò Ciccio Urso, si rivolse a quelli del rifornimento e disse loro qualcosa tipo “Solo voi siete ignoranti, mio padre è conosciuto in tutto il mondo!”…
A quel punto un un bar lì vicino accolse i pellegrini, che cantarono anche loro con Aristide, riconoscendosi in quelle parole della canzone…
Assicuriamo che i Carabinieri non vennero!
… Nel gruppo dei pellegrini che veniva a piedi da Avola c’erano anche due vigili urbani del Comando di Avola in cammino con loro… E, a dir la verità, loro due cantavano anche loro, accompagnati dalla chitarra di Liliana Calabrese, mentre in teoria dovevamo essere tutti stanchi dopo i 23 chilometri di cammino della giornata…
Nota a margine: La prima raccolta di versi che pubblicò nel 1939 il papà di Aristide, Raffaele Poidomani, si intitolava "Io, pellegrino di sogni”.
Cosa c’è di meglio che possa capitare a persone come queste?
Video di Gaetano Arcarese
| Invia ad un Amico | 319 letture
Il 20 maggio del 2017 a circa nove chilometri da Modica i quaranta pellegrini diretti a Donnalucata si divisero in due tronconi; il primo gruppo, eccitato dalla novità dell’apparizione “diabolica” di un trattore si riversò “allegramente” su quel mezzo, il secondo gruppo si avventurò tra sentieri invasi da sterpaglie, poi tornò sulla strada asfaltata, e, quando ormai si era stanchi davvero, entrarono a Modica bassa.
Qui, nei pressi di un rifornimento di benzina domandarono ad un tizio stranissimo all’apparenza, quale fosse la strada più corta per arrivare al Convento delle Benedettine.
I pellegrini ricordano ancora in quale modo, come risposta, facesse dei cerchi nel vuoto col suo braccio destro ad angolo retto, con un pollice distanziato dalle quattro dita… a significare: “Ma che che cavolo stanno facendo questi qui!”…
Poi, senza che c’entrasse nulla col discorso, disse proprio a Ciccio Urso di essere il figlio di Raffaele Poidomani…
“Noto scrittore modicano”, rispose il libraio-editore di Avola, “ho letto 'Carrube e cavalieri', e so di tanto altro", aggiunse.
Quel tizio, improvvisamente estasiato in volto abbracciò Ciccio Urso, si rivolse a quelli del rifornimento e disse loro qualcosa tipo “Solo voi siete ignoranti, mio padre è conosciuto in tutto il mondo!”…
A quel punto un un bar lì vicino accolse i pellegrini, che cantarono anche loro con Aristide, riconoscendosi in quelle parole della canzone…
Assicuriamo che i Carabinieri non vennero!
… Nel gruppo dei pellegrini che veniva a piedi da Avola c’erano anche due vigili urbani del Comando di Avola in cammino con loro… E, a dir la verità, loro due cantavano anche loro, accompagnati dalla chitarra di Liliana Calabrese, mentre in teoria dovevamo essere tutti stanchi dopo i 23 chilometri di cammino della giornata…
Nota a margine: La prima raccolta di versi che pubblicò nel 1939 il papà di Aristide, Raffaele Poidomani, si intitolava "Io, pellegrino di sogni”.
Cosa c’è di meglio che possa capitare a persone come queste?
Video di Gaetano Arcarese
| Invia ad un Amico | 319 letture