Dolore ma anche gioia nei versi di Monteleone, di Gabriella Tiralongo
18-09-2005 inserito da ciccio; categoria Novita' in libreria. Novita' in libreria
Schegge´Schegge... di un copione ingabbiatoª il titolo di poesie e frammenti introspettivi della giovane scrittrice.
Carmela Monteleone ScheggeÖ di un copione ingabbiato, (Libreria Editrice Urso, Collana ''Araba Fenice" n.21), Avola agosto 2005, pagine 64, Euro 8,50



novita'Dolore ma anche gioia
nei versi di Monteleone
BREVE RACCOLTA.
´Schegge... di un copione ingabbiatoª il titolo di poesie e frammenti introspettivi della giovane scrittrice

Ciccio"ScheggeÖ di un copione ingabbiato" Ë il titolo di una breve raccolta di poesie e di frammenti introspettivi di Carmela Monteleone da pochi giorni disponibile in libreria.
Carmela MonteleoneDi origine siculo-calabrese, la giovane scrittrice, che ha gi‡ ottenuto numerosi premi letterari, vive ad Avola. E' il 1995 a segnare il suo esordio quando decide di svelare agli occhi della gente i suoi versi aggiudicandosi il V? posto ex aequo del concorso nazionale di poesia "G.Villaroel".
Automaticamente diventa membro dell'Accademia Costantiniana di Lettere, Arti e Scienze di Palermo. In quello stesso anno si succedono a catena i vari riconoscimenti, ma Ë solo l'inizio di una lunga serie.
Il libro, il 21 della collana Araba Fenice della Libreria Editrice Urso, racchiude in sÈ il percorso di vita della giovane autrice, un'alternanza fra dolore ed attimi di gioia, pochi, ma tanto intensi da darle l'energia necessaria per affrontare quel ritmo scandito da un odioso strumento terapeutico, "mezzo per allungare un'agonia che ti condurr‡ fino alla morte". La scrittrice, si cimenta in questo lavoro non per una soddisfazione personale, ma per esprimere, con estremo pudore, il proprio dramma che, sublimato dalla propria sensibilit‡ poetica, appartiene all'umanit‡ intera, "Mi sento come se nessuno mi ascoltasse, come se intorno a me ci fossero pietre al posto di animeÖ". Il lettore percepisce i dolori dell'anima dell'autrice e li fa propri, quasi avesse ricevuto in consegna il testimone da una "vittima di un copione incompleto che il destino ha ingabbiato ed altri hanno distrutto invece di completarlo". Un sorriso, forse Ë l'unico modo per sopravvivere e per godere a pieni polmoni di tutte quelle cose "che hanno il sapore dell'infinito". "Dolcemente/ lo raccolgo fra le mie mani/ lo pongo sui miei occhi/ lo nascondo nel mio cuore/Ö e respiroÖ/Ödi quel sorrisoÖ
Gabriella Tiralongo
Dal quotidiano ìLA SICILIAî, 14 settembre 2005
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