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Autore Topic: Il mio cammino di rinascita, di Elena Martinelli  (Letto 8309 volte)

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Offline Francesco Urso

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Il mio cammino di rinascita, di Elena Martinelli
« il: 05 Dicembre 2013, 18:23 »

Elena Martinelli
Il mio cammino di rinascita
2012, 8°, pp. 224

€ 14,00






In cammino perché? 
Per trovare risposte?
O per farsi domande?

Le  domande  durante  il  Cammino  sono  tante,  insistenti,  martellanti,  nella disperata ricerca di risposte facili, comode, pronte all'uso, che però non arrivano.

Bisogna giungere alla meta per assaporare la pace e le risposte che arriveranno poi dalla vita stessa.
Basta stare in ascolto!


Per “IL MIO CAMMINO DI RINASCITA” di Elena Martinelli

“De toda la memoria solo vale / el don preclaro de evocar los suenos”. Di tutta quanta la memoria conta solamente il dono insigne di evocare i sogni… Questi due versi mi sembra siano la cifra interpretativa del volume di Elena Martinelli che presentiamo questa sera.

Conosco il Camino da oltre 40 anni, e allora non c’erano né mappe né guide e nemmeno pellegrini.
Avevo chiesto notizie al Centro di Perugia e ricevuto un fascicoletto ciclostilato. Non esisteva nemmeno altro e, quando nel 1988 ho pubblicato un libretto intitolato “E sus eia” una persona arguta e tutt’altro che sprovveduta mi ha chiesto se voleva dire “Viva il porco!”.
A Santiago – e si era già nell’agosto del 1976 – ricordo piazza e cattedrale praticamente deserte e, fra le persone che passeggiavano, solamente qualche pellegrino confuso e spossato.

Poi c’è andato il Papa e da allora la notorietà del Camino è cresciuta a dismisura, è diventato “moda” e come un fiume in piena sulle piste, almeno dai Pirenei alla Galizia, si è trovato un po’ di tutto, ma proprio di tutto. E nelle librerie, anzi, fin nelle edicole, è esplosa una altrettanto variegata marea di pubblicazioni.
Intendiamoci, esistono lavori seri su ogni aspetto del Camino, ma la valanga di roba che non vale la carta, pur se spesso patinata e zeppa di fotocolor, rende difficile trovare qualche cosa che valga la pena di raccogliere quasi quanto quarant’anni fa.
Premessa forse eccessiva questa, ma rifiuto ormai da molti anni, salvo casi eccezionali, di fare presentazioni – troppe volte mi sono trovato a dover scendere a compromessi con le mie intime opinioni in nome, come per i funerali, del “nihil nisi bonum” anche quando del “bonum” per conto mio almeno, non c’era affatto – ora che, a fronte della richiesta di un amico, ho accettato, nutrivo parecchie perplessità. E la sicurezza anche di mantenere la mia decisione di molti anni fa. Basta con il “nihil nisi bonum”. Pertanto sarò “critico” realmente, dirò i difetti e i pregi, sempre secondo la mia personalissima e limitata competenza dell’opera presentata.

Questo libro, per fortuna, è uno dei pochi che val la pena di leggere. Non foss’altro perché assolutamente diverso da ogni altra opera del genere e grazie, è il caso di dire, proprio ai suoi “difetti”.
Quasi ogni altra pubblicazione ha – o vorrebbe, ahimé, avere – “messaggi” da trasmettere, acute osservazioni da proporre, profonde filosofie da divulgare oppure vuole quantomeno render palese quanto bravo scrittore – fotografo – giornalista sia (o si ritenga) e quale variegata quanto profonda cultura egli possegga.
Nulla di più lontano dalle intenzioni dell’autrice.
Si vede bene che non ha, né assolutamente pretende di avere, ampia dimestichezza con la letteratura, l’architettura, la musica, la filosofia. Talvolta anche la sua prosa ha qualche esitazione, in qualche caso inciampa su grammatica e sintassi, qualche frase traballa, vi sono semplificazioni eccessive, ridondanze, contraddizioni, luoghi comuni ma paradossalmente, sono proprio questi aspetti strettamente negativi che donano interesse e anche, sì, pregio, a questo libro.

Però tutto questo non conta nulla, nulla importa. Anzi, la scrittura stessa ci introduce e via ci accompagna in una storia “scritta con i piedi”. Non suoni offensiva e nemmeno riduttiva questa espressione che riconosco un po’ forte: quale altro modo più genuino e vero per chi, giorno su giorno, macina camminando centinaia di chilometri? I piedi rappresentano il nocciolo del pellegrinaggio, di ogni pellegrinaggio, la sintesi più profonda anche e soprattutto oggi, che ogni famiglia possiede più di una automobile e anche i bambini hanno esperienza di jet.
E’ vero, è proprio così e l’autrice ce lo rammenta e richiama passo dopo passo, giorno dopo giorno in questo viaggio che è, prima di tutto, un viaggio iniziatico. Lo ripete spesso, con alternanza di sentimenti, sempre con dubbi, sempre strabica, un occhio alla strada, un occhio dentro se stessa, senza nemmeno pensare che probabilmente è tutto qui, che questo è il vero, forse l’unico modo di viaggiare veramente.

Non è un libro sul “Camino di Santiago”; è un libro su Elena Martinelli, sul suo viaggio dentro il Camino, su lei stessa come donna, come madre, come figlia di Dio che cerca, fuori e dentro, se stessa, con tutti i propri limiti e pregi, che cerca di realizzare un bilancio e di scorgere una prospettiva del suo viaggio terreno, “nel  mezzo del cammin di nostra vita”. O se arrischiato sembra l’accostamento al viaggio di Dante, si può citare la dedica a un altro viaggio, al “Voyage au bout de la nuit”, che riporta i versi di una canzone delle guardie svizzere di fine settecento che suonano così: “La nostra vita è un viaggio / nell’inverno e nella notte, / noi cerchiamo il nostro passaggio / nel cielo ove nulla luce”. Ma sul Camino la luce c’è, c’è il Camino della Via Lattea che, quando batte il sole, come un riflesso si prolunga in lunghe ombre sulla polvere dei sentieri terreni.

Ho sbagliato nel dire, cedendo alla tentazione di un fin troppo facile gioco di parole, “scritta con i piedi”. Intendevo dire che non si tratta, come troppo spesso accade, di una intellettuale in cerca di conferme. Il viaggio dell’autrice è un viaggio dal cuore in giù, ma il cuore per forza ci vuole, altrimenti anche i piedi non avrebbero significato.
Certo, occhi per vedere, orecchie per ascoltare, naso per odorare, bocca per parlare. Oppure occhi per piangere, orecchie per sentire ben più che voci e rumori, naso per sentire pure, e qui ci vorrebbe un lungo discorso per significare cosa sia l’odorato e quanto ne abbiamo perduto, che è mal riassunto nel “fiuto”, che pare è molto ma molto di più, bocca per sorridere e tacere, e che lunghi discorsi può fare il silenzio…E tutto questo “di più” questo “ultreia” ce lo dà il cuore.
Ma i piedi rimangono, sono i piedi l’essenziale. Se Elena avesse raggiunto  Santiago non dico in volo ma anche in un confortevole pullman con sedili anatomici, toilette e aria condizionata, testa e cuore sarebbero stati gli stessi, ma avrebbe visitato Santiago di Galizia e non il “Campo della stella”. Non avrebbe dialogato con sé e gli altri, con la polvere e il fango, la canicola e la pioggia, con il sudore e le vesciche, con le risa e i silenzi, l’esaltazione e la depressione. Non avrebbe potuto rispondere alle domande che necessariamente s’è posta. Di più, non avrebbe saputo nemmeno porsi quelle domande che hanno raschiato, anche dolorosamente, certo, la crosta della sua anima, della sua propria anima personale e di quella di tutti, dei pellegrini incontrati sulle piste della Via Lattea e degli altri pellegrini della vita rimasti fisicamente a casa ma che Elena ha portato con sé, dentro di sé sulla sua via.
Lo dice chiaro Elena, lo dice la suddivisione tappa per tappa del libro, lo dice il tono di ogni frase, la
scansione dei ricordi, il susseguirsi dei diversi fili che ne compongono la trama e che corrono paralleli, interscambiandosi fra loro passo su passo.
Vi è la strada, vi sono i paesi, le città, le chiese e le locande, le camere e i letti, gli alberi e i campi, i pranzi e le cene, le docce e souvenir, come in ogni diario di viaggio.
Vi sono in più anche le persone, la gigantesca “famiglia” dei pellegrini che si snoda con lei, attorno a lei come un fiume via via dai Pirenei fino a sfociare a Finisterre, alla fine del mondo.
Goccia in questo fiume, vi è Elena e con lei sua figlia e i suoi cari rimasti a casa, in qualche modo anche loro immersi nella corrente, e infine vi è tutto quando Elena porta dentro di sé, ricordi, sensazioni, emozioni, sentimenti…tutto il bene e il male che in ognuno di noi cresce dentro come una giungla disordinata e che viene a galla, senza pudore e reticenze.
Vi è in questo diario una fin disarmante semplicità, onestà, verità. Vi è il cuore, vi sono i piedi ma anche tutto il resto del corpo a cui di solito nessuno pensa, che nessuno racconta, che, momento per momento lungo la via, pesa, eccome, con tutte le piccole ma ineludibili esigenze e pressanti richieste ma che poi, solo poi però, al momento di mettere in “bella copia” tutti dimenticano, trascurano, ignorano, cancellano.
Muscoli ed ossa, stomaco e viscere, l’epidermide tutta, fino, sempre ai piedi. Il nutrirsi e l’evacuare, il dormire e il lavarsi, la stanchezza e il sudore, le più elementari funzioni fisiologiche che diventano drammatiche quando si è definitivamente a tu per tu con se stessi senza null’altro, senza gli ammortizzatori a cui la nostra comoda esistenza ci ha abituati al punto di apparire indispensabili.
Orina, mestruazioni, diarrea, pulci, tendinite…E la folla, la folla strabocchevole che elimina la riservatezza, la “privacy” che tanto amiamo e a cui siamo così assuefatti. La puzza, il russare, le snervanti, interminabili attese che la porta si apra, il cesso sia libero, fino alla caccia del filo per stendere la misera biancheria, sempre la stessa, giorno dopo giorno.
E quando piove ci si bagna e cammina, e quando batte il sole si suda e cammina, e quando si ha fame si ascolta la pancia brontolare e cammina, e quando si è stanchi , scoraggiati, pentiti addirittura, si ingoia e cammina. Da soli, in compagnia, allegri e tristi, pregando o imprecando, si cammina, passo dopo passo, un piede davanti all’altro piede…una storia scritta coi piedi, appunto.
Piedi spesso piagati, ma c’è il resto che quei piedi sostengono.
C’è il mettere alla prova se stessi, per prima cosa, lo scrollarsi di dosso la nostra opulenta civiltà che ormai ci è entrata dentro in ogni cellula quasi. Il misurare la nostra tenacia, la nostra volontà, la capacità di sopportare, reagire, controllarsi e vincersi. E infine gli altri, la gente, la “massa” che diventa di nuovo umanità, uomini come noi perché tutti ridotti all’osso, senza i paludamenti che ci mascherano nella vita di ogni giorno. Che maschera noi stessi, ci nasconde agli altri ma nasconde gli altri a noi in un anonimato che solo le fitte maglie della nostra società rende naturale ma naturale non è, un anonimato che prima di tutto annichilisce i sentimenti, la loro accettazione e manifestazione.
E’ questo quanto manca in quasi tutti gli scritti sul “Camino” ed è proprio questo che il libro di Elena ci dà. La vita. Senza svolazzi lirici, senza distillazione di intenzioni, senza null’altro oltre alla vita. Una vita però così limpida e schietta che diventa “exemplar”, paradigma del vero Camino, del suo significato, del suo inguaribile fascino.
Ed è questo che in ben pochi degli innumerevoli scritti sul Camino ho trovato.
Luciano Coretti
25 luglio, San Giacomo


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Re:Il mio cammino di rinascita, di Elena Martinelli
« Risposta #1 il: 09 Settembre 2014, 14:54 »

Elena Martinelli
Il mio cammino di rinascita
2012, 8°, pp. 224

€ 14,00





Elena Martinelli presenta il suo libro all'incontro di poeti e pellegrini a Besenello


In cammino perché? 
Per trovare risposte?
O per farsi domande?

Le  domande  durante  il  Cammino  sono  tante,  insistenti,  martellanti,  nella disperata ricerca di risposte facili, comode, pronte all'uso, che però non arrivano.

Bisogna giungere alla meta per assaporare la pace e le risposte che arriveranno poi dalla vita stessa.
Basta stare in ascolto!


Per “IL MIO CAMMINO DI RINASCITA” di Elena Martinelli

“De toda la memoria solo vale / el don preclaro de evocar los suenos”. Di tutta quanta la memoria conta solamente il dono insigne di evocare i sogni… Questi due versi mi sembra siano la cifra interpretativa del volume di Elena Martinelli che presentiamo questa sera.

Conosco il Camino da oltre 40 anni, e allora non c’erano né mappe né guide e nemmeno pellegrini.
Avevo chiesto notizie al Centro di Perugia e ricevuto un fascicoletto ciclostilato. Non esisteva nemmeno altro e, quando nel 1988 ho pubblicato un libretto intitolato “E sus eia” una persona arguta e tutt’altro che sprovveduta mi ha chiesto se voleva dire “Viva il porco!”.
A Santiago – e si era già nell’agosto del 1976 – ricordo piazza e cattedrale praticamente deserte e, fra le persone che passeggiavano, solamente qualche pellegrino confuso e spossato.

Poi c’è andato il Papa e da allora la notorietà del Camino è cresciuta a dismisura, è diventato “moda” e come un fiume in piena sulle piste, almeno dai Pirenei alla Galizia, si è trovato un po’ di tutto, ma proprio di tutto. E nelle librerie, anzi, fin nelle edicole, è esplosa una altrettanto variegata marea di pubblicazioni.
Intendiamoci, esistono lavori seri su ogni aspetto del Camino, ma la valanga di roba che non vale la carta, pur se spesso patinata e zeppa di fotocolor, rende difficile trovare qualche cosa che valga la pena di raccogliere quasi quanto quarant’anni fa.
Premessa forse eccessiva questa, ma rifiuto ormai da molti anni, salvo casi eccezionali, di fare presentazioni – troppe volte mi sono trovato a dover scendere a compromessi con le mie intime opinioni in nome, come per i funerali, del “nihil nisi bonum” anche quando del “bonum” per conto mio almeno, non c’era affatto – ora che, a fronte della richiesta di un amico, ho accettato, nutrivo parecchie perplessità. E la sicurezza anche di mantenere la mia decisione di molti anni fa. Basta con il “nihil nisi bonum”. Pertanto sarò “critico” realmente, dirò i difetti e i pregi, sempre secondo la mia personalissima e limitata competenza dell’opera presentata.

Questo libro, per fortuna, è uno dei pochi che val la pena di leggere. Non foss’altro perché assolutamente diverso da ogni altra opera del genere e grazie, è il caso di dire, proprio ai suoi “difetti”.
Quasi ogni altra pubblicazione ha – o vorrebbe, ahimé, avere – “messaggi” da trasmettere, acute osservazioni da proporre, profonde filosofie da divulgare oppure vuole quantomeno render palese quanto bravo scrittore – fotografo – giornalista sia (o si ritenga) e quale variegata quanto profonda cultura egli possegga.
Nulla di più lontano dalle intenzioni dell’autrice.
Si vede bene che non ha, né assolutamente pretende di avere, ampia dimestichezza con la letteratura, l’architettura, la musica, la filosofia. Talvolta anche la sua prosa ha qualche esitazione, in qualche caso inciampa su grammatica e sintassi, qualche frase traballa, vi sono semplificazioni eccessive, ridondanze, contraddizioni, luoghi comuni ma paradossalmente, sono proprio questi aspetti strettamente negativi che donano interesse e anche, sì, pregio, a questo libro.

Però tutto questo non conta nulla, nulla importa. Anzi, la scrittura stessa ci introduce e via ci accompagna in una storia “scritta con i piedi”. Non suoni offensiva e nemmeno riduttiva questa espressione che riconosco un po’ forte: quale altro modo più genuino e vero per chi, giorno su giorno, macina camminando centinaia di chilometri? I piedi rappresentano il nocciolo del pellegrinaggio, di ogni pellegrinaggio, la sintesi più profonda anche e soprattutto oggi, che ogni famiglia possiede più di una automobile e anche i bambini hanno esperienza di jet.
E’ vero, è proprio così e l’autrice ce lo rammenta e richiama passo dopo passo, giorno dopo giorno in questo viaggio che è, prima di tutto, un viaggio iniziatico. Lo ripete spesso, con alternanza di sentimenti, sempre con dubbi, sempre strabica, un occhio alla strada, un occhio dentro se stessa, senza nemmeno pensare che probabilmente è tutto qui, che questo è il vero, forse l’unico modo di viaggiare veramente.

Non è un libro sul “Camino di Santiago”; è un libro su Elena Martinelli, sul suo viaggio dentro il Camino, su lei stessa come donna, come madre, come figlia di Dio che cerca, fuori e dentro, se stessa, con tutti i propri limiti e pregi, che cerca di realizzare un bilancio e di scorgere una prospettiva del suo viaggio terreno, “nel  mezzo del cammin di nostra vita”. O se arrischiato sembra l’accostamento al viaggio di Dante, si può citare la dedica a un altro viaggio, al “Voyage au bout de la nuit”, che riporta i versi di una canzone delle guardie svizzere di fine settecento che suonano così: “La nostra vita è un viaggio / nell’inverno e nella notte, / noi cerchiamo il nostro passaggio / nel cielo ove nulla luce”. Ma sul Camino la luce c’è, c’è il Camino della Via Lattea che, quando batte il sole, come un riflesso si prolunga in lunghe ombre sulla polvere dei sentieri terreni.

Ho sbagliato nel dire, cedendo alla tentazione di un fin troppo facile gioco di parole, “scritta con i piedi”. Intendevo dire che non si tratta, come troppo spesso accade, di una intellettuale in cerca di conferme. Il viaggio dell’autrice è un viaggio dal cuore in giù, ma il cuore per forza ci vuole, altrimenti anche i piedi non avrebbero significato.
Certo, occhi per vedere, orecchie per ascoltare, naso per odorare, bocca per parlare. Oppure occhi per piangere, orecchie per sentire ben più che voci e rumori, naso per sentire pure, e qui ci vorrebbe un lungo discorso per significare cosa sia l’odorato e quanto ne abbiamo perduto, che è mal riassunto nel “fiuto”, che pare è molto ma molto di più, bocca per sorridere e tacere, e che lunghi discorsi può fare il silenzio…E tutto questo “di più” questo “ultreia” ce lo dà il cuore.
Ma i piedi rimangono, sono i piedi l’essenziale. Se Elena avesse raggiunto  Santiago non dico in volo ma anche in un confortevole pullman con sedili anatomici, toilette e aria condizionata, testa e cuore sarebbero stati gli stessi, ma avrebbe visitato Santiago di Galizia e non il “Campo della stella”. Non avrebbe dialogato con sé e gli altri, con la polvere e il fango, la canicola e la pioggia, con il sudore e le vesciche, con le risa e i silenzi, l’esaltazione e la depressione. Non avrebbe potuto rispondere alle domande che necessariamente s’è posta. Di più, non avrebbe saputo nemmeno porsi quelle domande che hanno raschiato, anche dolorosamente, certo, la crosta della sua anima, della sua propria anima personale e di quella di tutti, dei pellegrini incontrati sulle piste della Via Lattea e degli altri pellegrini della vita rimasti fisicamente a casa ma che Elena ha portato con sé, dentro di sé sulla sua via.
Lo dice chiaro Elena, lo dice la suddivisione tappa per tappa del libro, lo dice il tono di ogni frase, la
scansione dei ricordi, il susseguirsi dei diversi fili che ne compongono la trama e che corrono paralleli, interscambiandosi fra loro passo su passo.
Vi è la strada, vi sono i paesi, le città, le chiese e le locande, le camere e i letti, gli alberi e i campi, i pranzi e le cene, le docce e souvenir, come in ogni diario di viaggio.
Vi sono in più anche le persone, la gigantesca “famiglia” dei pellegrini che si snoda con lei, attorno a lei come un fiume via via dai Pirenei fino a sfociare a Finisterre, alla fine del mondo.
Goccia in questo fiume, vi è Elena e con lei sua figlia e i suoi cari rimasti a casa, in qualche modo anche loro immersi nella corrente, e infine vi è tutto quando Elena porta dentro di sé, ricordi, sensazioni, emozioni, sentimenti…tutto il bene e il male che in ognuno di noi cresce dentro come una giungla disordinata e che viene a galla, senza pudore e reticenze.
Vi è in questo diario una fin disarmante semplicità, onestà, verità. Vi è il cuore, vi sono i piedi ma anche tutto il resto del corpo a cui di solito nessuno pensa, che nessuno racconta, che, momento per momento lungo la via, pesa, eccome, con tutte le piccole ma ineludibili esigenze e pressanti richieste ma che poi, solo poi però, al momento di mettere in “bella copia” tutti dimenticano, trascurano, ignorano, cancellano.
Muscoli ed ossa, stomaco e viscere, l’epidermide tutta, fino, sempre ai piedi. Il nutrirsi e l’evacuare, il dormire e il lavarsi, la stanchezza e il sudore, le più elementari funzioni fisiologiche che diventano drammatiche quando si è definitivamente a tu per tu con se stessi senza null’altro, senza gli ammortizzatori a cui la nostra comoda esistenza ci ha abituati al punto di apparire indispensabili.
Orina, mestruazioni, diarrea, pulci, tendinite…E la folla, la folla strabocchevole che elimina la riservatezza, la “privacy” che tanto amiamo e a cui siamo così assuefatti. La puzza, il russare, le snervanti, interminabili attese che la porta si apra, il cesso sia libero, fino alla caccia del filo per stendere la misera biancheria, sempre la stessa, giorno dopo giorno.
E quando piove ci si bagna e cammina, e quando batte il sole si suda e cammina, e quando si ha fame si ascolta la pancia brontolare e cammina, e quando si è stanchi , scoraggiati, pentiti addirittura, si ingoia e cammina. Da soli, in compagnia, allegri e tristi, pregando o imprecando, si cammina, passo dopo passo, un piede davanti all’altro piede…una storia scritta coi piedi, appunto.
Piedi spesso piagati, ma c’è il resto che quei piedi sostengono.
C’è il mettere alla prova se stessi, per prima cosa, lo scrollarsi di dosso la nostra opulenta civiltà che ormai ci è entrata dentro in ogni cellula quasi. Il misurare la nostra tenacia, la nostra volontà, la capacità di sopportare, reagire, controllarsi e vincersi. E infine gli altri, la gente, la “massa” che diventa di nuovo umanità, uomini come noi perché tutti ridotti all’osso, senza i paludamenti che ci mascherano nella vita di ogni giorno. Che maschera noi stessi, ci nasconde agli altri ma nasconde gli altri a noi in un anonimato che solo le fitte maglie della nostra società rende naturale ma naturale non è, un anonimato che prima di tutto annichilisce i sentimenti, la loro accettazione e manifestazione.
E’ questo quanto manca in quasi tutti gli scritti sul “Camino” ed è proprio questo che il libro di Elena ci dà. La vita. Senza svolazzi lirici, senza distillazione di intenzioni, senza null’altro oltre alla vita. Una vita però così limpida e schietta che diventa “exemplar”, paradigma del vero Camino, del suo significato, del suo inguaribile fascino.
Ed è questo che in ben pochi degli innumerevoli scritti sul Camino ho trovato.
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UrloPellegrini

07 Gennaio 2024, 18:27
Buon giorno. Cerco compagni di viaggio per il cammino Portoghese , possibilmente partendo da Fatima per arrivare poi a Santiago. Periodo indicativo inizio maggio 2024. Se qualcuno fosse interessato mi contatti alla mail pl.mombelli@libero.it, sarò felice di rispondere. Io parto da Bergamo
27 Novembre 2023, 22:46
Ciao sono Livio da Torino, Sono veterano del cammino di Santiago e cercherei compagni di viaggio da Aprile 2024 Ho 70 anni ed ho fatto 7 volte il cammino partendo da Pamplona . Per chi fosse interessato invio contatto in privato e lascio mail livio53@outlook.it . Grazie a tutti!!
Visitatore
26 Agosto 2023, 18:56
cerco compagni di viaggio per il cammino degli dei. per il mese di ottobre o vovembre
Fp
18 Giugno 2023, 17:30
Buon pomeriggio a tutti! Il 26 giugno dovrei iniziare il Cammino Portoghese. Qualcuno l'ha fatto o si vuole agiungere per fare insieme qualche tappa?
30 Maggio 2023, 12:54
io partirò da saint jean pied de port il 26 luglio 2023 per arrivare a passo lento a santiago entro il 24 agosto 2023
03 Maggio 2023, 23:01
ciao a tutti, cerco compagni di viaggio per cammino da sarria a santiago, allungando per finesterre, a giugno, settimana flessibile , se qualcuno fosse interessato mi contatti,
03 Maggio 2023, 23:01
ciao a tutti, cerco compagni di viaggio per cammino da sarria a santiago, allungando per finesterre, a giugno, settimana flessibile , se qualcuno fosse interessato mi contatti,
23 Aprile 2023, 11:40
Buongiorno, ho 67 anni, abito in provincia di Udine e cerco compagni di viaggio esperti cammino per intraprenderlo a fine giugno inizi luglio. Possibilmente della mia regione per poter partire insieme
08 Febbraio 2023, 07:28
Buongiorno, inizio di maggio sarò sul Cammino de la Plata da Siviglia verso Santiago.... buon cammino 👣 👣
08 Febbraio 2023, 07:28
Buongiorno, inizio di maggio sarò sul Cammino de la Plata da Siviglia verso Santiago.... buon cammino 👣 👣
08 Gennaio 2023, 23:04
Ciao a tutti pellegrini! Mio suocero Livio di 69 anni cerca compagni per il cammino con partenza da Pamplona il 15 aprile 2023. Ripropongo questo annuncio per trovare altri partecipanti per il gruppo che sta formando (ora sono in 4). Se qualcuno fosse interessato vi chiederei di inviargli una mail a livio53@outlook.it in quanto lui non ha Facebook. Lui ha fatto diverse volte il cammino e per qualsiasi informazione a riguardo é felicissimo di confrontarsi. Grazie a tutti.
01 Aprile 2022, 17:58
Buonasera pellegrini, arrivo a Lourdes domenica mattina 3 aprile, qualcuno che voglia condividere il taxi collettivo per San Jean?
25 Febbraio 2022, 11:36
Ciao una informaziome: come posso raggiungere Sarria dall'aereoporto di Santiago? graz..
20 Gennaio 2022, 17:54
Ciao sono Mirella di Alessandria e cerco compagne/i di viaggio per Cammino di Santiago francese completo nel mese di giugno o settembre 2022. Contatto mail: paciuneta@alice.it
31 Ottobre 2021, 07:27
Ciao sono Livio da Torino, Sono veterano del cammino di Santiago e cercherei compagni di viaggio da Maggio 2022. Ho 68 anni e partirei da Pamplona! Per chi fosse interessato chiedo di contattarmi via mail al seguente indirizzo: livio53@outlook.it. Grazie in anticipo a chi mi contatterà e buon cammino!!!! [/b]
25 Ottobre 2021, 13:34
da Avola a Donnalucata per il CAMMINO DELLA MADONNA DELLE MILIZIE da mercoledì 18 a domenica 22 maggio 2022 Nel 2022 la nona edizione del CAMMINO DELLA MADONNA DELLE MILIZIE si realizzerà nei giorni 18-19-20-21 e 22 maggio 2022 come sempre con il colore arancione delle nostre magliette rigorosamente senza quota di adesione e senza costi inutili per i pellegrini partecipanti. Aderire con un messaggio a madonnamilizie@libreriaeditriceurso.com Si tratta di un cammino esclusivamente mariano che passa dalla chiesetta della Madonna delle Grazie di Avola Antica, dal Santuario della Madonna della Scala in territorio di Noto, per proseguire, poi, verso Testa dell’Acqua, Rosolini, Modica, Scicli e, concludersi, dopo aver raggiunto Donnalucata, con la visita del Santuario della Madonna delle Milizie, che fu costruito, secondo
21 Ottobre 2021, 10:07
Qualcuno è stato a Perugia a inizio mese al 32 incontro compostellano in Italia? In quella sede dovrebbe essere stato presentato un atlante su "San Giacomo, il pellegrino e il gallo": si tratta dei risultati conclusivi della impegnativa ricerca iconografica svolta dal Centro italiano di studi compostellani sul "San Giacomo, il pellegrino e il gallo": praticamente tutte le rappresentazioni in Italia del miracolo dell'impiccato. Qualcuno sa qualcosa? Grazie e saluti. Dave
17 Ottobre 2021, 20:39
Ciao sono Livio da Torino, Sono veterano del cammino di Santiago e cercherei compagni di viaggio da Maggio 2021. Ho 68 anni e faccio circa 24 km al giorno. Partenza da Pamplona chi fosse interessato invio contatto in privato.
12 Ottobre 2021, 16:24
ciao a tutti sono Massimo della prov. di Modena 50 enne vorrei fare il cammino il prossimo anno o in primavera o in autunno cerco qualcuno da conoscere per organizzare qualcosa insieme potete anche scrivermi su wz al 3899065111 ciao a presto
13 Luglio 2021, 15:25
Ciao sono Giuseppe. Vorrei fare a partire dalla fine di Settembre il cammino portoghese centrale (da Porto) magari con la variante espiritual o altro. C'è qualcuno disponibile ad unirsi? Come molti pellegrini europei vi dedico ogni anno una parte delle ferie
28 Maggio 2021, 11:44
Ciao, sono Sonia, ho 63 anni e abito a Milano. Cerco compagni per cammini a piedi. Date flessibili
12 Maggio 2021, 16:38
Ciao sono Diana, ho 25 anni e vengo da Napoli. Cerco compagnia per fare il cammino francese per Santiago a piedi periodo luglio/agosto.
24 Dicembre 2020, 12:30
Buon Natale a tutti voi, diversi da me, e dagli altri, auguro bellezza senza fine, pazienza, flessibilità, sogni, resistenza, cammini, riflessioni, letture, pace e bene!... E poesia!
30 Settembre 2020, 09:44
Ciao a tutti mi chiamo Pasquale sono di Venaria Reale e anch'io sono un camminatore. Se qualcuno fosse interessato avrei un carrello da trekking che purtroppo non uso più.Sono a disposizione per qualsiasi informazione. buona giornata a tutti. Ciao
22 Settembre 2020, 17:28
I tempi sono sicuramente cambiati rispetto agli inizi del Duemila per poter facilmente comunicare – come allora – in internet e nei social tra le persone, e, soprattutto tra pellegrini. Ciascuno pensa di poter far a meno di chiunque, ciascuno crede di conoscere quanto gli basta e pensa di non doversi relazionare con nessuno. Noi, invece, scommettiamo da quasi vent'anni con il "Forum dei pellegrini" in uno scambio di opinioni ed ogni anno – quelli che lo vogliamo – ci incontriamo in una città diversa del Nord Italia. Se vuoi partecipare, ti anticipiamo che quest'anno ci incontreremo probabilmente ad Alessandria. Stiamo per decidere il giorno. Come spesa ci sarà solamente l'onere del pranzo che condividerai con noi in un ristorante locale. Intervieni, se puoi e se vuoi. Utilizza, se vuoi anche lo spazio al link http://www.libreriaeditriceurso.com/public/urso_santiago/
15 Giugno 2020, 16:59
Dal 2 al 5 luglio cammino della Madonna delle Grazie da Avola a Testa Dell'Acqua, in provincia di Siracusa. Senza quote di adesione e con i costi di alimentazione a cui si adegueranno i partecipanti.
21 Febbraio 2020, 10:47
OGNI ANNO NELLA TERZA SETTIMANA DI MAGGIO IN SICILIA, DA AVOLA A DONNALUCATA, A PIEDI, IN BICICLETTA O A CAVALLO, PER CINQUE GIORNI Nel 2020 l'ottava edizione del CAMMINO DELLA MADONNA DELLE MILIZIE si realizzerà nei giorni 20-21-22-23 e 24 maggio 2020 come sempre con il colore arancione delle nostre magliette senza quota di adesione e senza costi inutili per i pellegrini partecipanti. Si consiglia di arrivare al punto di partenza, Avola, entro le 18 della sera prima dell’inizio del cammino, e cioè martedì 19 maggio. Appuntamento sul sagrato della Chiesa Madre in Piazza Umberto I. Per per quel che riguarda il pernottamento sarà tutte le notti obbligatoriamente con stuoino e sacco a pelo in strutture ecclesiali con donativo, salvo preferenze personali in B&B o alberghi, di cui ciascuno darà notizia. Cammino senza quota di adesione e rigorosamente senza tasse improprie per i pellegrini.
24 Novembre 2019, 19:37
Partirò il 22 dicembre dalla Verna con 2 cani chi vuole venire con me? Valentina
16 Novembre 2019, 22:04
*Sabato 23 novembre 2019* – Una rappresentanza del “Cammino della Madonna delle Milizie” sarà presente al Meeting “Vie Sacre Sicilia” a Scicli (Rg). Alle 10.00, apertura Expo Vie Sacre Sicilia presso Palazzo Spadaro e alle 10.30, Meeting Vie Sacre Sicilia con presentazione dei Cammini Sacri siciliani e incontro sul tema “Cammini, fede e comunità”.
31 Agosto 2019, 17:28
IL 3 NOVEMBRE CI INCONTREREMO A VIGEVANO Il prossimo incontro del "Forum dei pellegrini" e della Libreria Editrice Urso di fine anno sarà domenica 3 novembre 2019 a Vigevano (Pv) e ciascuno parteciperà gratis con la propria esperienza di cammino, con un suo personale racconto, o con la sua poesia, o la poesia che ha ricevuto dagli altri. Seguono in qusti mesi i dettagli dell'evento. Fummo già una volta a Vigevano nel novembre del 2011… In questo link una sintesi di quell'esperienza... http://www.libreriaeditriceurso.com/archivio%20mailing%20list/luciapervigevano.html
28 Agosto 2019, 11:47
Benvenuta nel Forum Nella La Bruna, di Noto (Sr), camminatrice di parecchi cammini e ottima compagna di cammino!
19 Luglio 2019, 16:51
buonpomeriggio
28 Giugno 2019, 11:44
Da sabato sera 29 giugno cinque pellegrini siciliani (di Avola) saremo a Lisbona per un cammino verso Fatima e poi verso Santiago De Compostela. Penseremo a voi tutti pellegrini che visitate questo magnifico Forum, e se tutto andrà bene l'11 arrieremo a Santiago... (siamo costretti per ragioni di tempo a saltare qualche tappa). Buon Cammino
28 Giugno 2019, 07:38
cerco compagni cìvia degli dei luglio-agosto
20 Maggio 2019, 08:55
Dopo tanti cammini negli scorsi anni, ragioni di ...... età mi inducono quest'anno a avventurarmi solo sul finale del Sanabrense da Ourense a Santiago. Io mi avvio da Ourense il 14 giugno, trovo qualche amico lungo la via ? ultreya a tutti
14 Maggio 2019, 18:41
Buon giorno, ho intenzione di fare uno dei percorsi in bici con un amico ai primi di settembre. Vorrei avere delle risposte circa i percorsi migliori, come funziona, i voli a/r , dove si dorme, dove si mangia, i costi, insomma gradirei avere un consiglio da una esperienza diretta. Grazie
11 Maggio 2019, 11:35
Niko 11:33 Buongiorno a tutti. Siccome ho un amico che ha intenzione di intraprendere il Cammino di Santiago fra qualche mese, volevo assicurarmi che questa chat funzioni in modo da assisterlo in caso vi fosse bisogno . Potreste darmi conferma che leggete cio' che ho scritto e quindi funziona per me ? Grazie
10 Maggio 2019, 11:22
Cerco compagnia per il cammino a San Thiago Ho a disposizione dal 1 al 15 settembre
23 Aprile 2019, 23:39
Buonasera a tutti, sono nuova nel forum e sto da tempo meditando quando e come intraprendere il camino. Mi piacerebbe fare la tratta da Léon a Santiago considerando che avrei a disposizione circa 15 giorni. Pensavo idealmente al mese di Settembre ma sono aperta ad altre opzioni, qualcuno sa darmi qualche dritta sul costo generale da prevedere indicativamente e del tempo medio che il tutto potrà richiedere? Abito a Parigi ma sono aperta a condividere l’esperienza con persone che abitano anche in Italia o altrove e motivati come me a scoprirlo in tutta la sua bellezza =) ps. Ho presto 30 anni e sono una persona molto sportiva e socievole ! Grazie a tutti per le risposte in anticipo, namasté =)
22 Aprile 2019, 23:09
Ciao a tutti. Se no nuovo in questo forum. Volevo capire come fare a scrivere un post vero e proprio per chiedere delle informazioni sul cammino. Grazie a chi mi risponde
16 Aprile 2019, 16:30
Cerco qualcuno che divide un Taxi con me da Bibbiena a La verna il 21.04.2019 (cammino san francesco)
11 Aprile 2019, 15:46
Causa impossibilità di partenza da parte di un membro di un gruppetto di pellegrini, cedo i seguenti biglietti aerei Ryanair: da Milano Bergamo a Santiago di Compostela partenza 17/04/2019 ore 19:15: da Santiago di Compostela a Milano Bergamo partenza 26/04/2019 ore 16,25. Priorità e due bagagli a mano. In totale € 75,00. Oneri di cambio nominativo a mio carico. Buon Cammino.
11 Aprile 2019, 14:41
Vorrei incamminarmi per la via francigena, sono di Milano, magari 2 3 giorni o anche piu. Non ho mai fatto camminate del genere anche se sono un camminatore, vorrei unirmi a qualche gruppo esperto, ciao Diego
17 Marzo 2019, 19:11
cerco compagno/a nei primi 27 giorni del mese di maggio x percorrere le 18 tappe tra Burgos a Santiago di Compostela x contattarmi il mio cellulare 3423773237 vanda buon cammino
06 Marzo 2019, 12:51
Ciao! Mi chiamo Elena e ho 18 anni e sono di Torino. Questa estate vorrei fare il cammino di Santiago e cerco una compagnia femminile, pensavo di iniziare il viaggio con il treno e via dicendo, partirei a luglio. Chi vuole unirsi?
27 Febbraio 2019, 17:49
CAMMINO BEATO ANTONIO ETIOPE Ogni anno il 14 MARZO A PIEDI DA AVOLA AD AVOLA ANTICA Il Cammino del Beato Antonio Etiope si svolge ogni anno proprio il 14 marzo. Circa 6 km in salita leggera, e 6 km in discesa con un paesaggio fantastico. Appuntamento dei partecipanti alle 15 in Piazza Teatro, ad Avola, davanti alla Chiesa di Santa Venera. Fino alle 17,00
18 Febbraio 2019, 15:54
se chiedete info non esitate a contattarci alla mail: tsunami1979@tiscali.it a breve useremo anche il contatto che troverete sul sito dell'albergue.
18 Febbraio 2019, 15:53
Ciao a Tutti. Dal 12 Aprile ci sarà un nuovo Albergue, sul cammino di Santiago, gestito da Italiani! Quandi accoglienza genuina e cibo nostrano * Albergue Irugoienea, a Espinal Auzperri. 6km dopo Roncisvalle.
16 Febbraio 2019, 23:38
Ciao a tutti. Vorrei fare il cammino ad agostio x un paio di settimane. Partirei da SJPD cerco compagnia
13 Febbraio 2019, 21:17
Ciao a tutti- Cerco compagni di viaggio per dividere le spese per taxi da Lourdes a SJPD arrivo a Lourdes il 1 aprile 2019 nel tardo pomeriggio Bergamo alle ore

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