Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di Santiago => Topic aperto da: Due - 22 Agosto 2013, 19:55
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Salve, sono un ragazzo di vent'anni e avevo intenzione di percorrere il cammino francese, partendo verso metà settembre.
L'idea sarebbe di partire da Saint Jean Pied de Port in bicicletta e arrivare fino a Santiago (ovviamente), per poi tornare al confine con la Francia percorrendo il cammino del nord, al contrario, fino ad Irùn. Purtroppo non ho trovato molte informazioni sul cammino del nord e quasi nessuna sul percorrerlo a ritroso, e adesso sono assalito dai dubbi. Si può fare il cammino al contrario? Posso comunque alloggiare negli albergues per pellegrini o non mi accettano? Esiste una specie di credenziale che mi permetta di farlo? E inoltre...quale bici mi consigliate, mountainbike o ibrida? Che tipo di vestiario mi dovrei portare per fare il cammino in autunno, fa molto freddo?
Scusate se ho posto così tante domande in un solo post, ma sto cercando di organizzarmi e sono ancora pieno di dubbi!
Grazie anticipatamente per le risposte.
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ciao, considerando che parti a metà settembre io farei le due tratte al contrario: andata sul cammino del nord e ritorno su quello francese. andando avanti con la l'autunno sul cammino del nord trovi meno strutture ricettive, sul francese invece non hai problemi anche se l'autunno è più inoltrato, inoltre è molto più battuto e segnalato e ti sarà più facile percorrerlo a ritroso. io ho fatto l'anno scorso il francese, ho incontrato alcuni pellegrini che lo percorrevano a ritroso a piedi, non dovresti avere problemi. per quello che so il nord è più impegnativo, meno frequentato e le strutture ricettive sono meno frequenti e aperte circa fino ad ottobre per ciò io scambierei le tratte così da avere meno difficoltà.
buen camino!!!
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Giusto, grazie, ottimo consiglio. Cercherò di informarmi meglio sul cammino del nord, perchè fin'ora ho trovato poche informazione e, devo ammettere, che ho un pò di timore a partire senza sapere per bene a cosa andrò in contro. Mi documenterò meglio.
Per il cammino francese al contrario rimane il solito dubbio, non so se mi accoglieranno negli albergues o se esiste un altro tipo di credenziale che mi permetta di farlo, ma come hai detto tu, è più frequentato e più attrezzato, spero di non avere grossi problemi. Grazie ancora
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E' possibile che per fare un cammino bisogna prima documentarsi, dove mangiare, dove dormire. cosa trovo, a questo punto è meglio fare un cammino guidato. domandiamo ad una agenzia di viaggio che vi faccia il programma. Non voglio sentire dire sono un pellegrino quando alle spalle si ha tutta l'assistenza, Il pellegrino sa dove è la meta ma tutto il resto è un incognita. Mi dispiace ma son anni che vedo gente che vuole camminare ed ha paura. Sono cattivo prendetevi una guida come fanno in Sardegna a 40 euro al giorno cosi non avete problemi, ciao a tutti e buon cammino,
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Mi dispiace che tu l'abbia intesa in questo modo,le mie erano semplici domande ma, tanto per iniziare, io non mi sono mai definito un pellegrino, in quanto non ho ancora fatto neanche un chilometro del cammino. In ogni caso...
io, assolutamente, non voglio organizzare il mio cammino tappa per tappa, metro per metro, ma voglio solo essere sicuro di non ritrovarmi troppo in balia degli eventi, non avendo alle spalle nessuna esperienza simile. Voglio fare il cammino da solo, ammetto di avere una vena di timore, ma penso che questa esperienza serva anche a mettersi a confronto con se stessi e oltrepassare le paure. Poi, sicuramente, ognuno ha il suo motivo per intraprendere il cammino. Prendere una guida che ti assista non ha senso, sono d'accordo, ma penso che informarsi un pò sul percorso e su alcune tappe sia indice solo di buonsenso, se questo permette di partire più sereni. Nessun minuzioso programma di cammino, ma solo qualche informazione che permetta di goderselo di più.
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non voglio arrivare oltre il mio modo di pensare o ragionare, siamo essere umani e quando si ha in mente di fare qualche cosa bisogna aver fiducia in se stessi e non paure, si parte e il resto viene da se, poi se hai un po di fede non sei mai da solo, spero mi abbia capito, ciao e buon cammino
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Ciao
1)il cammino a Santiago lo puoi fare in un senso o nell'altro, e serve sempre solo la credenziale per accedere ai rifugi pubblici(in quelli privati non è necessaria)
2)abbigliamento di mezza stagione,necessario avere di che ripararsi dall'acqua.
3)su internet trovi ogni informazione che ti serve(oltre ai forums vedi i siti classici:mundicamino,gronze,eroski consumer.
4)vado a piedi ,nessun consiglio per la bici, ma navigando su internet trovi di tutto e di più in merito
5)concordo con te sulla necessità di informazioni:mi piace sapere dove sono e che cosa c'è in giro a me, e andare a zonzo per il momento non è il mio scopo.
6)E' giusto avere un poco di timore,ce l'hanno quasi tutti,però devi sapere che non sei nel deserto,da solo.
Quindi:buen camino,vedrai sarà una esperienza che non si dimentica
angelo.
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Ciao, su pellegrinando.it alla voce "contributi di pellegrini" alla pagina delle "testimonianze" ho trovato due riflessioni che mi sono piaciute: "pellegrini o turisti e cellulare o provvidenza" di Andrea e "turisti e pellegrini" di Immacolata.
Dopo aver letto il post di Italo, che condivido, ve l'ho voluto segnalare perché comunque anch'io cercherei di documentarmi un pochino come Due, l'unica cosa che non ho mai preso in considerazione era di telefonare per prenotare un posto anche perché non pensavo accettassero prenotazioni (in teoria negli albergue hanno la precedenza coloro che viaggiano a piedi, e tra loro hanno la precedenza coloro che hanno fatto più km, poi se rimangono posti quelli che avanzano a cavallo o in bicicletta, ...così avevo letto).
Ciao Due e buen camino
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ma cosa serve documentarsi prima di partire per un pellegrinaggio è come quelle persone che al risveglio fanno il programma della giornata e se poi non riescono a fare tutto sono preoccupati ed a lungo andare arriva lo stress. mi sveglio, mi lavo, faccio colazione e man mano va avanti la giornata faccio quello che devo fare senza dare una precedenza, di forse io sono la persona strana e questo me lo diceva anche mio padre, tu mi diceva, sai prendere la vita con filosofia e fai bene. cosi quando si fa un cammino, che conta è la meta, preoccuparsi di quello che trovi è da immaturi, la paura? per cosa? tempo, dormire, mangiare. non so dove sta il problema. da come dimostra la gente in questo momento manca la fiducia in se stessi. quello che da la paura, l'insicurezza, ci vuole un credo dentro di noi, non un ma un forse, non so come altro spiegare, comunque buon cammino a tutti. e Recitate il Credo se lo sapete e meditae mentre camminate e tutti si appianerà sotto i vostri piedi. ciao
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Ciao
rispondo ad Antonietta:avevo già letto i post su pellegrinando.it. Sono un turista che ama camminare a piedi,con lo zaino in spalla,e mi piace conoscere posti e gente che incontro al ritmo dei miei passi.
Non pretendo alcunchè, chiedo quello di cui ho bisogno, sdebitandomi. Metto nel conto che se arrivo in bar e sono bagnato e sudato,gli avventori mi evitano e il barista mi serve per ultimo,metto nel conto che ho tempo a disposizione per pensare, metto nel conto che a volte sono solo a volte in compagnia, e che posso trovarmi in situazioni "difficili" e che devo uscirne.Questo è lo spirito con cui vado in giro per l'Europa, nel poco tempo a disposizione.
Nel 2013 la distinzione fra turista e pellegrino è solo aria fritta.Piuttosto la distinzione è fra persone educate e maleducate.
Per Due:informati, parti e stai tranquillo :è tutto molto più facile di quanto sembra.
buen camino
angelo
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Anche io la penso cosi. Angelo, ma molte persone vorebbero sapere anche se c'è un bagno per fare i loro bisogni. Io ho preso sempre la giornata facendola sempre coincidere all mie esigenze di cammino. Stanco, mi riposavo, fame mangiavo e parlare molto con la gente facendo il modo di farmi capire in qualsiasi lingua esprimendmi a gesti e sorrisi. Il mio primo cammino è stato Santiago e davanti a me vedevo gente che correva per prendersi un posto al ostello e si curava poco della gente che incrocciava, mi domandavo, dove corrono, poi ho capito e da quel modo di camminare sul cammino di Santiago ho deciso di cambiare anno per anno le mete, non importa, questo è il mio modo di pensare. Buon cammino gente.
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Condivido ogni vostra affermazione, condivido lo stile di vita di Italo e il non riuscire ad essere così, il desiderio di pianificare per poi adeguarsi e accettare qualunque cosa succeda, in quanto poi alle paure che qualcuno può avere ... che dire... cosa ne sappiamo noi del perché le ha... certo, meditare il Credo vale ma la vita a volte ci plasma nonostante tutto... nonostante noi... ultreia
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Ciao Due, per quel che devi fare non sbagli ad informarti, comunque, parti facendo per primo il cammino del nord, il francese a ritroso è veramente molto facile.
Italo è il mio mentore, grazie ai suoi consigli nei mesi scorsi sono uscito dai cammini spagnoli per fare: prima un cammino tutto mio (la prima parte) e poi, seguendo la francigena, son arrivato a Roma.
Cosa strana ho avuto più difficoltà sulla parte di percorso segnato che sull'altra dove mi muovevo a spanne.
Per il cammino che mi sono inventato, prima della partenza, ho messo giù un percorso che poi non ho quasi seguito del tutto.
Non tutti siamo così sganciati da quelle che sono le abitudini, quelle che ci sono imposte e quelle che ci imponiamo, anche a me piacerebbe molto fare come Italo ed essere un vero ramingo.
I primi passi in questa direzione li ho mossi, ora spero di riuscire piano piano a staccare i "ganci" che mi tengono attaccato alle abitudini, per poter godere a fondo il muovermi a piedi.
Ascolta i consigli, ma poi fai di testa tua.
Per ultima cosa, io non ho ne fede ne credo, ho me stesso e mi basto, il mio motto è: "Io non credo: PENSO, magari male ma PENSO!!!"
Un saluto.
Roberto.
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Grazie a tutti per i consigli! In realtà adesso, dopo aver letto i vostri commenti, opinioni e suggerimenti, mi sento molto più tranquillo. Ho deciso, seguendo il vostro consiglio, di fare prima il cammino del Nord e tornare facendo il francese a ritroso, avevate ragione, sembra l'idea migliore.
Penso di aver trovato una via di mezzo: mi sono documentato un pò, ma non ho pianificato niente, parto "conscio" ma aperto a ogni possibilità. Purtroppo mi sento ancora un pò troppo "sedentario" per partire al volo, senza nessuna documentazione, ma spero che il cammino mi aiuti anche in questo senso. Grazie di nuovo a tutti, è bello parlare con persone che hanno fatto questo tipo di esperienza, e sentire i vari pareri.
P.S. non ho mai neanche lontanamente pensato di prenotare il posto negli ostelli!
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sarei curioso di sapere se e come DUE ha poi fatto il doppio cammino andata e ritorno. Quindi se puoi facci sapere qualcosa, grazie.
Garry
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è facile fare il doppio cammino, basta avere il doppio del tempo. Per dire che non si può spiegare un cammino, si cammina e la mente si libera. Come ha scritto Francesco Urso: "Il Cammino è un’alchimia del tempo sull’anima. (Jean-Christophe Rufin) non ponetevi le domande prima del cammino, la Libreria di Francesco ha tanti libri che sarebbero molto utili per chi ha paura ad affrontare il cammino. Leggete e poi avrete la forza di prendere la decisione di partire senza dubbi ed incertezze. Buon cammino