Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
DI QUI PASSO' FRANCESCO => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di qui passò Francesco => Topic aperto da: sardina_10 - 16 Dicembre 2012, 20:55
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Una decina di giorni fa andavo in treno ad Assisi e per una serie di belle sensazioni che stavo provando, mi sono messa in testa che il mondo sia buono ed accogliente. Di qui l'idea: fare un cammino... senza soldi, confidando solamente sull'accoglienza della gente. Intendo farlo da sola, col minimissimo sulle spalle, questa volta non per evitarmi un peso, ma proprio perchè la mia sfida lo impone, il "quasi niente" e una tendina, che chiederò di poter montare vicino a qualche abitazione, di tappa in tappa. Chiedere il cibo, beh... sarà una grande lezione di umiltà per me che non sono mai stata capace d chiedere nulla. Quindi ho progettato di camminare massimo sei ore al giorno e dedicare il resto del tempo all'amicizia, al farsi conoscere, al contatto con la gente dei paesi. Racconterò esattamente qual'è il mio progetto, qual'è la mia idea di vita, quali sono i miei sogni e vorrei sapere dei sogni degli altri, vorrei sedermi al sole con gli indigeni anziani e ascoltare quello che hanno da dire, semplicemente, o mangiare insieme un pezzo di pane e formaggio, perchè per me il "cambiamento" è proprio questo: il ritorno alla semplicità, alla gioia riscoperta nelle piccole cose, nel tempo dedicato agli altri.
Ho fatto un esperimento inserendo una richiesta di ospitalità sul sito, in realtà non ne avevo bisogno... Il fatto che nessuno abbia risposto non mi ha minimamente fatto passare l'idea di compiere la mia "impresa", anzi, la sfida è diventata ancora più intrigante.
Ovviamente non potrò dire una parola ai mei figli su quello che andrò a fare, men che meno alle colleghe, già non mi credono normalissima... ma volevo dirlo a voi, volevo proprio condividere la gioia che provo all'idea delle mie "ferie alternative".
Un sorriso!
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Ciao Sardina,
leggendo il tuo post, non mi sono meravigliato, anzi ho trovato una conferma. Questo ritorno alla semplicità, alla non paura di incontrare gli altri, all' avere il coraggio di lasciare il di più di cui siamo diventati schiavi, al dedicare qualche ora del nostro tempo a qualcuno che tutti guardano quasi con compassione, sono momenti in cui trovi risposte certe
alle domande che ci poniamo sul nostro quotidiano cammino.
Anche se sarà per un breve periodo, questi momenti diventano come il sale sulle vivande, danno sapore alla vita.
Non temere il giudizio che gli altri potranno dare su questa tua " intrigante impresa ".
Talvolta riuscire a concretizzare certe imperiose necessità interiori portano a delle qualifiche " non a norma ",
ma di questo non dobbiamo preoccuparci. Noi nel frattempo aggiungiamo legna al nostro fuoco interiore e questo
è vita.
Con gioia ti auguro buon cammino
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Grazie Antonio, quanto è importante per me trovare persone che condividano le mie emozioni!
Il fatto di non essere "omologata" proprio non mi disturba. Essere "vecchia" per fare queste e altre cose non rientra minimamente nel mio modo di pensare, credo che una Persona sia tale tutti i giorni della sua vita, dal primo all'ultimo!
Ricordo anni fa una visita a Pitigliano. Avevamo allora fatto i turisti, quindi quando al tramonto il sole bello bello stava dipingendo quelle tipiche case in tufo di arancione, ci siamo avviati verso la macchina per lasciare il posto. In quel momento, proprio quando per noi era tutto "finito", iniziava la vera vita nel paese: le anziane portavano fuori le loro sedie e si sedevano in circolo fuori dalle abitazioni, lentamente, per parlarsi. Io voglio appartenere almeno per un attimo a quel quadro, non voglio mai più essere turista.
Grazie per gli auguri...
un sorriso!
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ciao Sardina_10, Condivido con te tutte le tue emozioni, sono anni che nel cammino non mi sento turista e pur non sapendo parlare l'inglese a volte mi fermavo nei bar e mi mettevo a discutere con la gente, insistevo con il mio dialetto trentino e gesticolavo con le mani, ecco li mi sentivo uno di loro. Bello camminare ma soprattutto con la mente libera da ansie e pensieri vari per dedicarsi a se stessi. vai Sardina realizza i tuoi sogni. Io parto il 25 Gennaio dal mio paese per andare a Pietrelcina e poi al Santuario da Padre Pio, se vuoi aggregarti per fare un po' di strada con me sei ben accetta, per ora pensa a realizzare il tuo cammino.
ciao Italo
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Hola peregrina
Come condivido ogni parola che hai scritto tu e che Antonio e Italo hanno aggiunto.
Vai Sardina_10 e raccogli a braccia aperte quello che il cammino ti porrà davanti, giorno dopo giorno.
Francesco nel suo camminare aveva un modo bellissimo di salutare la gente che incontrava.
Nelle mie tre esperienze sul cammino di qui passò Francesco ho cercato di riproporre quel saluto, ma mi sono accorto di essere io il primo ad averne il timore all'uso ...
Il saluto è: Pace e bene (pax et bonum) ... e cosa c'è di più bello di augurare alla persona che incontri la pace e il bene.
Pace e bene quindi Sardina_10 ... e buen camino.
Ci racconterai.
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Concordo con te caro Oriano
quanti ostacoli scopriamo dentro di noi, ma per fortuna i cammini, almeno per me, hanno contribuito ad abbaterne alcuni.
Speriamo che questo cammino interiore prosegua.
Sardina, se te la senti, facci partecipi delle tue emozioni, grazie.
Buon cammino sempre
antonio
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Ciao Sardinia,
ho letto con attenzione le tue premesse del tuo cammino che ti appresti a fare...........credo che sia il cammino più bello che abbia fin'ora letto.........carico di speranze, di condivisione e soprattutto di rinunce alla vita di tutti i giorni che ci coinvolge.
:)Spero che condividerai in questo sito le tue esperienze di cammino.
Buon Anno Nuovo Dadovero62
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Da dove inizio?
Da Margherita che senza che io le chiedessi niente a Gubbio ha voluto che potessi visitare la cittadina con le spalle libere offrendosi di custodirmi lo zaino nel suo negozio di antiquariato e poi quando sono tornata a prenderlo voleva che andassi a dormire in un suo appartamento? O dal signore di Ponte d'Assi che mi ha riempita di pomodori del suo orto per il solo fatto di avergliene chiesto uno per la cena? O dalla ragazza che mi ha riempito la bottiglia di acqua fresca all'inizio di Valfabbrica, e che ha chiamato subito sua sorella per farle vedere una pellegrina sola, come lei era stata sul cammino di Santiago e così si è parlato di quello mentre il sole se ne andava dietro i monti e io dovevo ancora trovare l'ostello? O dalla famiglia allargata incontrata alle porte di Biscina, alla quale ho solo chiesto se ero sulla strada giusta per il castello e mi sono ritrovata seduta in compagnia sotto un portico a bere birra e mangiare un piatto intero di paste, in onore dei 50 anni di una simpatica signora? O da Angela che senza quasi conoscermi mi ha ospitato per la cena e per notte nella sua casa di Assisi?
O dai vecchietti super-arzilli di Spello ai quali ho chiesto informazioni sulle strade e mi hanno intrattenuta sempre con pillole di saggezza e facendo a gara uno con l'altro per essere il più divertente e galante, offrendomi un letto a casa loro, strizzandosi l'occhietto? O dalle anziane di Trevi, che mi hanno detto che un sorriso ed una parola buona fa tanto bene ai vecchietti, e io a dire che fa tanto bene a tutti, ma proprio a tutti... O da Ivana, grande cuore di Foligno, che mi ha letteralmente scortata con la sua bici in giro per la città a trovare una sacrestia che mi mettesse un timbro sulla credenziale, e raccontandomi i suoi sogni di camminatrice distrutti da un marito un po' pigro e un po' invalido mi ha offerto un letto a casa sua, ma era presto per fermarsi, quel giorno, così mi ha portata in una norcineria ed entrando con la scusa di prendere la carne per i suoi gatti ne è uscita con sette, dico sette, salcicce secche tutte per me, per dimostrarmi la sua stima e per onorare il mio coraggio....?
Ne ho incontrata di buona e bella gente da Gubbio a Spoleto!!!
E' stato il mio cammino povero, quello che desideravo, proprio come lo avevo immaginato. Pellegrini quasi nessuno: ho camminato sola costantemente circondata da una miriade di farfalline di ogni colore a farmi festa. Sono stata bene con me stessa, ho dormito nei Monasteri per pochi euro (la tenda nessuno ti da il permesso di montarla) non mi è mancato niente. Ma proprio niente. Il cammino povero si può fare. Ed è meraviglioso!
Un sorriso!
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Cara Sardina,
questo è il cammino, quando da " dentro " abbiamo tolto tutto il superfluo non solo materiale, ecco che il cuore si mette in sintonia con noi stessi e scopri un mondo che i nostri occhi, sempre più
distratti, non sanno o non vogliono cogliere.
Francesco lo aveva scoperto tanti secoli fa.
Grazie per averci ricordato che ancora si può.
Buon cammino sempre
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ciao Sardina, attraverso le tue emozioni abbiamo conosciuto la nuova umanità, quella silenziosa e presente in ogni angolo del mondo, quella che sa trovare la parola giusta e sa fare spazio per accogliere il pellegrino, grazie per aver condiviso con noi il tuo cammino povero, ultreia, sempre avanti... il cammino è vita... camminare è vivere ciao un abbraccio
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Ciao Sardina, grazie per il resoconto della tua esperienza! Mi ha emozionato nel leggerlo. Leggendo quanto hai scritto ho rivissuto per qualche attimo il mio cammino fatto quest'anno da Assisi a Rieti. Un cammino di ricerca della fede e di risposte della vita che stiamo vivendo. Grazie ancora di aver condiviso le tue gioie e le tue emozioni.Un saluto da un pellegrino sempre in cammino! :)
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Ciao
nel tuo primo intervento(dicembre 2012)parli di "ferie alternative",confidando sulla generosità delle persone. Personalmente la vedo così: se qualcuno mi ospita o mi da da mangiare mi devo sdebitare o con i soldi(banale) oppure con un servizio: lavare il pavimento,il bagno,preparare la cena, etc etc,. sono mille le maniere per pareggiare il conto.E' un discorso che riguarda il concetto di "donativo" riferito agli albergues dei cammini a Santiago e non solo.L'andare a Roma o a Santiago a piedi nel 2013 non conferisce nessun diritto all'esenzione delle spese di tutti i giorni, questo almeno secondo me. Nè ho visto mai dei pellegrini che puliscono o reintegrano del tutto le scorte degli albergues. A parte questa piccola precisazione, è una esperienza che mi sarebbe piaciuta fare in gioventù e che ti invidio: vivere alla giornata di generosità della gente, ben sapendo che il "pellegrino" che passa dopo di me può non trovare la porta aperta nè la stessa calda accoglienza.
Ultreya
angelo
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Ciao Angelo. Io ho camminato per quasi 8 mesi da solo e lungo il cammino non ho mai chesto nulla, ho sempre dato ma ho ricevuto piu di quello che ho dato. Non mi sono sdebitato con nessuno, ma la gente mi vedeva, non saprei darmi una definizione ma miadoravano ma non so spiegarmi il perché. La maggior parte facevo la tenda ma la gente del posto veniva da me e m' invitavano in casa, dormivo nella stanza con i loro bambini e la notte me li trovavo adosso a me, cosa volevano, avrei voluto domandarlo ma lo immaginavo e per non svegliarli stavo fermo. In quanto al mangiare lo compravo nei loro negozietti. In fatto di donativo se si vuole c'è sempre il modo per farlo. Ma si puo camminare anche contando della carità della gente senza domandare. Loro vedono questo è il bello. Evviva il cammino e i camminatori pellegrini che sanno andare avanti senza tante comodità. Buon cammino gente
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Ciao Italo
Una precisazione ulteriore,l`ultima:sono convinto che la generosità delle persone abbia un limite,se passano dieci pellegrini quel giorno che chiedono,l'ultimo si trova con la porta chiusa in faccia. Chiudo dicendo che i conti vanno pareggiati,almeno questo vale per me.(ricordo che si parla di ferie alternative,non di povertà,)
Ultreya
Angelo
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La mia "orsitudine" non mi permette di scendere a fondo nell'ospitalità altrui, però la scorsa estate, lungo il mio cammino attraverso l'Inghilterra, la Francia, la Svizzera e l'Italia, ho incontrato tantissime persone che, per il solo fatto fatto che fossi a piedi, si sono mostrate molto generose nei miei confronti, cominciando dal ristoratore inglese che, dopo avermi permesso di posare la tenda sul suo terreno, mi ha anche offerta la cena ed il ristorante aveva già chiuso quel giorno.
Sempre in Inghilterra, pur non permettendomi di posare la tenda sul loro terreno, ogni volta che ho ricevuto il diniego subito dopo le stesse persone si sono adoperate per trovarmi il luogo ove potermi accampare in tranquillità.
In Francia sono stato ospitato nella foresteria del municipio e ad ogni buon conto se nei comuni attraversati non ci sono dei campeggi, l'amministrazione mette a disposizione, in pianta stabile, dei piccoli parchi ove poter posare la tenda ed in alcuni casi con bagni a disposizione.
(Questa cosa nella "civile" Italia è impossibile, addirittura si trovano dei cartelli, che solo degli imbecilli possono avere ideato, con la scritta: VIETATO NOMADI. Immagino siano dei legaioli dato che l'ho visto in Lombardia.)
Ma sono molti gli atti di dimostrazione di generosità che ho ricevuto lungo la strada, da gente che mi ha offerto da bere, da mangiare che ha solo e semplicemente voluto scambiare quattro chiacchiere.
Per carità c'è anche del negativo, bisogna dirlo, ma a conti fatti è molto di più quello che si riceve.
Per quel che riguarda il pareggiare i conti: io penso che se vi è la possibilità tutti quanti siamo capaci di restituire quanto ricevuto e personalmente vorrei tanto poter ospitare qualcuno che chiede ospitalità, ma non solo, anche semplicemente offrendola.
Fino a 5 anni fa questo pensiero era ben lungi da me, ma dopo le mie esperienze di cammini posso dire che l'edea è superata.
La mia casa è aperta a chi lo volesse.
E parafrasando il colibrì: Io la mia parte l'ho fatta.
Un saluto.
Roberto
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Grazie mille a tutti per le osservazioni.
Nella prima tappa non ho seguito molto la guida, perchè avevo letto un appunto di Oriano in cui si parlava di persone che offrivano un letto o un posto tenda in cambio di qualche lavoretto. Era quello che cercavo, ma mi sono persa e quel giorno credo di aver fatto 50 km.
Sdebitarsi... alle volte è più semplice di quello che si crede. Davvero una chiacchierata, il proprio tempo e il sorriso sembra siano diventate cose rare, più preziose del denaro.
Il fatto di vedere una donna sola con lo zaino ha smosso la curiosità di tanti, c'è una sorta di rispetto per chi prende la decisione di camminare ad oltranza. Oxy e Italo lo confermano con le loro esperienze.
Sono convinta che abbiamo perso la "capacità" di donare spontaneamente ma che se siamo messi nelle condizioni di farlo ne siamo felici e riscopriamo l'importanta e la gioia che questo ti da.
E' comunque vero che le mie erano solo "vacanze"; la vita di tutti i giorni è un'altra cosa.
Un sorriso!
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Ciao Sardina ...
Ho letto solo ora della tua esperienza, che dire?
Hai agito con coraggio, e non sminuirei il tutto con la parola "vacanza" .
Ha veramente fatto una cosa speciale , aspettare di ricevere e partire senza denaro.
Posso farti i miei complimenti?
Saper ricevere è un grande atto naturale che si è perso, saper ricevere GRATUITAMENTE, senza SENTIRSI IN DOVERE di ricambiare con il denaro o surrogati.
Saper ricevere nell'amore é un grande atto di umiltà .
Ti ringrazio per il tuo enorme dono.
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ciao Sardina,
che dire? ho letto e riletto le tue intenzioni e poi il tuo racconto, hai fatto una cosa grande!
racconti delle persone che hai incontrato con un cuore grande…..ma avrai anche trovato gente, non dico ostile ma indifferente a quello che stavi facendo…..
alla fine (succede anche a me) fa piacere ricordare e raccontare, gli episodi che danno commozione, mentre si cancellano dalla memoria le persone che niente danno e niente esprimono.
ti ammiro per quello che hai fatto! Brava! brava! brava!
ultreia e buon cammino nella vita.
noi non siamo un po pazzi come ci credono….siamo oltre!
stefenpaulina ;)