L'esigenza di precisione in un percorso a piedi mi sembra una giusta esigenza.
Sono diventate mitiche le imprecisioni sul cammino di Santiago (mi ricordo che nelle mie esperienze del 2004, 2005, 2007, 2009 non facevo più caso alle differenze tra quello che veniva detto in chilometri in tutte le guide, anche in quelle spagnole, e la realtà che dovevamo percorrere. Alla fine facevamo la media tra quei numeri, e ci avvicinavamo alla realtà).
Chiaro che le nostre energie non sono infinite, e che diverse sono le conformazioni e le esigenze di ciascuno di noi. Tutte cose giuste!
Per questa necessaria varietà esistenziale approvo pienamente il trend spirituale di Antonio, di sardina_10, di Davide e degli altri che la pensano a loro modo... Anche se non le approvassi, fra l'altro, avrebbero diritto alla loro epifania...
Relativamente ai mezzi tecnologici moderni sono dell'avviso che chiunque possa usare quel che gli pare e piace, dalle magliette che non assorbono il sudore, agli zaini superleggeri, alle scarpe da trekking più speciali del nostro tempo, agli IPod, e, perché no il GPS?
Se poi c'è qualcuno che riesce a rinunciare a qualcosa, che male fa agli altri?
Un'amica hospitalera, vedendo il segnalibro che abbiamo preparato con le indicazioni delle cose minime da portare con sé in cammino, mi chiese...: "Ma come, avete scritto di portare anche il peperoncino?". Perché no, risposi... Io porto pure l'aglio, l'origano, e qualcos'altro... Che male c'è?
Sulla questione dell'esattezza dei chilimetri, proprio per l'esperienza di cammini, quest'anno non ho fatto caso a questa diversità di chilometri, quando l'ho fatto assieme a Liliana, proprio da La Verna ad Assisi. Mi sono distratto per una farfalla che faceva "piedistop" sul mio zaino...
(https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-ash4/1175423_10200512656003420_1865183220_n.jpg)
Avevo un Tomtom con me, generalmente spento.
Ho trovato, invece, il cammino segnalato con sufficienza (!) fino a Citerna (all'incirca), e poi, dopo, abbondantemente "frecciato" (e non da Angela!), ma così tanto frecciato da creare in qualche caso vera e propria confusione...
Tornando al nostro discorso, ritengo utile ogni discorso che porta a qualcosa di buono e di migliore nel quotidiano.
Dovremmo essere tutti grati ad Angela Maria Seracchioli per quel che ha fatto sul territorio per questo cammino che ci ha regalato e, nel limite del possibile, dovremmo tutti collaborare con lei al miglioramento delle informazioni sulla guida, perché la maggioranza dei camminatori avrà sempre e comunque bisogno di una guida.
DOMANDA!!!
Perché non segnalare ad Angela questa discrepanza, allora, con buon senso e spirito di collaborazione, invitandola a correggere i chilometri nella sesta edizione del libro? In fondo, a quanto evidenzia ilariba, è solamente (!) questo che va sistemato! Tutto il resto pare vada bene... Non sarà molto il lavoro di aggiustamento!
E credo che ci si potrà fidare dei chilometri che indicherà ilariba!