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OLTRE IL CAMMINO... => Poesie => Topic aperto da: Francesco Urso - 17 Ottobre 2015, 11:00

Titolo: Dedicata alle donne ...e alla Poesia
Inserito da: Francesco Urso - 17 Ottobre 2015, 11:00
… QUANDO A CAUSA DEGLI ANNI NON POTRAI CORRERE, CAMMINA VELOCE.
    QUANDO NON POTRAI CAMMINARE VELOCE, CAMMINA...

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Nel 2006, nella quarta edizione di quella manifestazione “Dalle otto alle otto”, che organizzavamo per tanti anni proprio dalle otto di sera sino alle otto di mattina, all’incirca, ogni sabato di ciascun anno, a marzo, per festeggiare con poesie l’arrivo della nuova primavera (e lo facemmo fino a che non organizzammo anche “Libri di-versi in diversi libri” nella domenica successiva…) ci fu Corrado Gisarella che con “Generale” di Bertolt Brecht vinse la gara poetica di quella stagione e quella poesia diventò la “Poesia regina della primavera del 2006”.

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Anche a me, che come sempre sono stato l’unico organizzatore di ogni momento, capitò di vincere, nessuno l’ha saputo mai...
VINSI UN’EMOZIONE UNICA nella relazione con la poesia!
Ogni anno ho sempre portato con me in quelle occasioni delle poesie in più da far leggere a chi ne fosse stato sfornito, perché la logica dei nostri eventi è sempre quella, leggere poesie proprie, o poesie altrui (confesso che è un trucco che mi è servito per far arrivare al poetare, attraverso le poesie degli altri, chi non lo avesse ancora fatto…).
M’era capitato nelle precedenti edizioni di sollecitare in più occasioni un’amica a partecipare alla gara poetica, e il suo costante diniego ingigantiva oltre ogni limite la mia sensazione di insuccesso con lei.
La vidi quella sera arrancare con una specie di stampelle sulla strada in salita che da Avola portava ad Avola Antica, e, poi, al belvedere di Cava Grande, dov’era la pizzeria di Dell’Albani, che ci aspettava per la pizza e la l’insolita gara poetica.
L’amica aveva avuto una sorta di ictus, ma, sostenuta come sempre dall’amore infinito del marito, voleva come negli altri anni essere presente anche in quell’escursione.
Per farla breve, arrivammo, ci sistemammo e quando la pregai ancora una volta di partecipare, le porsi dalla carpetta, a caso, a caso, sì, una poesia, lei la lesse, e non ricordo se mi abbracciò subito…
Ma, sembra che tutto sia davvero acasuale nella sincronicità di ogni nostro momento esistenziale!…

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La poesia che era “Dedicata alle donne”:

    Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
    Però ciò che è importante non cambiare; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
    Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
    Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza.
    Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
    Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
    Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
    Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
    Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
    Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
    Quando non potrai camminare veloce, cammina.
    Quando non potrai camminare, usa il bastone.
    Però non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta
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Nei giorni successivi a quell'evento la mia amica, girando per Avola col suo triciclo, leggeva questa poesia alle persone amiche che incontrava per strada.
Non so se la tiene ancora con sé nello zainetto dietro la sella del suo triciclo. Lei viene ancora a trovarmi. “Ti seguo sempre in quel che fate”, mi dice…
E a me dispiace che lei non possa più partecipare come una volta.
Devo chiederle di leggermi ancora una volta la poesia, in ricordo di quella prima occasione in quella pizzeria sita in quel luogo incantato, che è Cava Grande del Cassibile, l’ultimo paradiso visibile in terra. Fa bene Liliana a cantare “‘U pararisu è chistu Cava Ranni”.

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http://www.youtube.com/watch?v=QRHGHKx-YpI