Anno dei Cammini
o invece
Anno dei Camminanti?
di Fiorenzo Zerbetto
5 gennaio 2017
Chiuso il 2016, è momento di bilanci, di riflessioni... e di propositi per il futuro. Il 2016 era stato proclamato “Anno dei cammini d’Italia” (Direttiva 16 dicembre 2015 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo). Non c’è dato sapere se – ed eventualmente cosa – ciò abbia concretamente prodotto. Di uno dei pochi obiettivi tangibili della Direttiva, cioè la realizzazione dell’Atlante dei cammini d’Italia, non s’è visto ancora nulla, nonostante fosse stato promesso come strumento di servizio per il Giubileo (!). Ma chissà… forse, a nostra insaputa, in qualche “altro” santuario (dell’economia, della politica…) si stanno festeggiando ritorni e rosee prospettive… Chissà…
Il mondo di noi camminanti e pellegrini sembra invece essere rimasto del tutto estraneo a tale proclamazione: la grandissima parte di coloro che ho sollecitato a esprimersi sull’argomento mi ha confidato di non aver letto la Direttiva ministeriale e talvolta neppure sapeva che il 2016 fosse l’Anno dei cammini.
D’altronde come biasimarli? Se mai sono esistiti mondi totalmente diversi tra loro al punto da risultare agli antipodi, quelli rappresentati da un lato dai camminanti-pellegrini, dall’altro dalla politica e dall’economia, ne sono l’emblema.
Intendiamoci: nessuno vuole negare l’importanza di trovare lungo i Cammini possibilità di buon ristoro (magari gustando prelibatezze tipiche del luogo), così come possibilità di alloggio e disponibilità di altri servizi quali, in primis, una segnaletica adeguata, facile accessibilità al patrimonio artistico culturale, ecc.
Sarebbe infatti fuorviante confondere i camminanti con gli amanti dell’escursionismo estremo, del “wilderness trekking”: si tratta di logiche molto diverse.
Noi camminanti di oggi siamo comunque figli del pellegrinaggio e delle sue evoluzioni nel corso dei secoli. Anche laddove la motivazione originaria di tipo squisitamente religioso sia mutata nel senso della ricerca di una spiritualità più totale e universale, o nell’obiettivo di una conoscenza di se stessi, o ancora nella logica di una esperienza di crescita personale, l’amore per tutto quanto di bello, di piacevole e di culturalmente arricchente offerto da un Cammino rimane costante e anzi si rafforza. E ciò, detto in estrema sintesi, potrebbe coincidere con la valorizzazione di quel territorio e delle sue potenzialità che sembrerebbe essere l’obiettivo della Direttiva ministeriale stessa.
Il punto fondamentale è però un altro, questo si imprescindibile: nessun Cammino può esistere senza i camminanti! Perché, come ci ricorda il grande Antonio Machado, è il camminante che crea il Cammino!
Lo dimostrano le esperienze fatte anche in Italia da Enti Locali che hanno realizzato dei Cammini con grande cura e notevoli investimenti in segnaletica, servizi, ecc., pensando che ciò fosse sufficiente; ma senza un normale flusso di camminanti la natura si è presto ripresa il sopravvento inghiottendo il Cammino stesso. Oppure, nel caso opposto, laddove il marketing ha forzato l’afflusso di massa di persone, mosse da spirito altro rispetto a quello dei camminanti-pellegrini, col risultato di una devastazione che forse ha arricchito momentaneamente qualcuno ma che nel tempo si sta rivelando pericolosa se non letale per l’intero territorio.
Di tutto ciò, di questi aspetti tanto fondamentali quanto delicati e profondi, la Direttiva del Ministero non fa cenno. Né si è cercato di aprire alcun confronto, alcun vero dibattito. La Direttiva rappresenta appunto “un altro mondo”, del quale a camminanti e pellegrini interessa poco o nulla… semmai vi intravvedono essenzialmente rischi e pericoli!
In realtà, le domande che saggezza vorrebbe ci si ponesse sono molte, in primis l’interrogativo se esista un margine di “comunicabilità” tra i due mondi e con quali modalità ciò possa accadere nell’interesse di entrambi. Ma purtroppo è una domanda evidentemente scomoda ed entrambi i mondi sembra preferiscano neppure porsela.
Nel corso del recente incontro-convegno del Forum dei Pellegrini, tenutosi a Venezia nei giorni 10 e 11 dicembre 2016, abbiamo affrontato anche questi temi proponendo una discussione, ma l’interesse è sembrato prossimo allo zero.
Un segnale chiaro, esplicito.
Così come chiari ed espliciti sono parsi tutti i segnali emersi durante quell’incontro di Venezia: camminanti e pellegrini hanno mostrato le loro anime, palesato i loro interessi, espresso le proprie personalità nel modo che a loro è più consono, che fa parte della loro natura più profonda. E infatti in quei due giorni – ospiti nella Venezia di Marco Polo, emblema di apertura e di ponti verso gli altri mondi, primo centro europeo di stampa libraria subito dopo l’invenzione di Gutenberg – si è vissuto di storia e di storie personali; di poesia, letteratura e canto; di bellezze e di suggestioni tra architettura e acqua, tra arte e laguna; di cibi locali e orientali…
Durante il Convegno hanno portato la loro esperienza, in sala o collegati telefonicamente, molte delle principali voci che animano il mondo reale dei camminanti-pellegrini, che hanno contribuito a creare e a diffondere Cammini di grande seguito, che in qualche caso erano in quel momento impegnati con zaini in spalla lungo i sentieri dalla Sicilia al Portogallo.. Fino ad affrontare i temi più profondi ed emozionanti delle “sincronicità”, di tutto ciò che di grandioso può accadere, come dice il titolo del libro presentato nell’occasione, “Quando il Cammino trascende”.
Il 10 e l’11 dicembre a Venezia pellegrini e camminanti hanno espresso chiaramente la loro identità, dando quella che a mio avviso è la più netta ed eloquente risposta alla Direttiva ministeriale frutto dei mondi estranei della politica e dell’economia.
Ciò non toglie che il tema di fondo resti, con tutte le domande che nel corso del Convegno di Venezia sono state poste e che rimangono in attesa di una qualche risposta.(http://www.libreriaeditriceurso.com/images/Foto-forum-ven..jpg)
Clicca in questo link (https://www.facebook.com/108036402567280/photos/?tab=album&album_id=1156744501029793) per visionare LE FOTO
del Convegno del "Forum dei pellegrini" del 10/11 dicembre 2016 a Venezia
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(http://www.libreriaeditriceurso.com/images/Foto-forum-ven2.jpg)
IN QUESTO LINK I VIDEO (https://www.youtube.com/playlist?list=PLE54C3DF3C2E13171)
che stiamo pubblicando relativi al Convegno e ad altre esperienze di cammini e di pellegrini