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OLTRE IL CAMMINO... => Testimonianze dei pellegrini - Diari => Topic aperto da: primo - 11 Settembre 2008, 09:02

Titolo: Cammino Francese: tappa Roncisvalle Zubiri
Inserito da: primo - 11 Settembre 2008, 09:02
La tappa Roncisvalle - Zubiri Ë facile e ci consente di riprenderci dalle fatiche della prima giornata di Cammino del tratto Saint Jean P.P. ñ Roncisvalle.
Al mattino scopriremo che la sveglia negli albergue non supera mai le ore 7.00, il che vuol dire che alle 8.00 dovremo essere pronti con zaino sulle spalle. Ringraziati gli hospitaleri della loro preziosa opera, ci prepareremo al nuova camminata.
Colazione allíunico bar aperto al mattino, sulla sinistra dellíalbergue, e via uscendo da Roncisvalle per un boschetto che costeggia la strada che si fa sentire dal rumore dei molti veicoli che la frequentano. La discesa Ë facile e rilassante, giusto quel che ci vuole per riprendere confidenza con il passo deciso del pellegrino, incrociamo i primi cruceiros, ovvero colonne di marmo con croce finale dello stesso materiale o di ferro che segnano il percorso fino a Santiago, testimoni a volte antichissimi dellíesistenza della Via fin dallíXI secolo.
Qualche salita, lieve, si alterna a discese non brusche, sempre in compagnia della vegetazione boschiva e dei rumori provenienti dalla vicina strada nazionale.
Questa tappa Ë rilassante, a tratti un poí monotona, ma Ë quello che serve a coloro che magari sono rimasti un poí traumatizzati dal duro impatto del giorno precedente.
CiÚ Ë vero, almeno, fino al Km 15/16. Infatti, dopo circa quattro ore di cammino assolutamente tranquillo e facile, il percorso prende a scendere pi? ripidamente su terreno sassoso e abbastanza scosceso: ci troviamo sul margine della discesa verso Zubiri.
Questo tratto, che per gli esperti del Cammino ricorda moltissimo i tratti analoghi verso Molinaseca, oppure quello che scende a Capo Finisterre, od anche sullíaragonese il tratto in discesa da San Juan della Pena, puÚ essere per molti pellegrini di una certa difficolt‡.
Discendere da quote pi? elevate, infatti, puÚ risultare non meno impegnativo che ascendervi. Soprattutto per coloro che, non valutando bene la tappa, avranno sostituito agli scarponi, i pi? comodi sandali e che, con ogni probabilit‡, saranno costretti a rimetterli.
Su terreno scosceso e sassoso Ë facile prendere una storta alla caviglia, il che vuol dire interrompere il Cammino o nella migliore delle ipotesi fermarsi per qualche giorno. Non vale la pena rischiare, teniamoci gli scarponi fin dallíinizio e riserviamo i sandali a tratti pi? rettilinei e su fondo di terra battuta o di asfalto.
Personalmente ho una mia regola: sostituire gli scarponi al 20 Km e sempre che il terreno me lo consenta. CiÚ mi permette di fare respirare i piedi sfruttando la migliore aerazione, ma solo verso il finale di tappa, non dallíinizio (ovviamente la regola non mi Ë valsa sulla Via de la Plata, dove essendo il percorso molto pi? su asfalto che sul Cammino francese, ho dovuto mettere i sandali per tratti anche molto lunghi).
Questa tappa finisce a Zubiri, anche se le guide pi? conosciute la fanno terminare a Larasoana. Perche? Lo dico subito. LíAlbergue municipale di Larasoana non Ë, purtroppo, in condizioni tali da accogliere la gran massa di pellegrini che, ossequiosi alle indicazioni, lÏ terminano la giornata. Il risultato Ë che, se si arriva in ritardo, si Ë costretti a trovare una sistemazione privata a caro prezzo nei molti alberghetti e case private limitrofe.
A Zubiri, invece, Ë in funzione uníottima struttura di accoglienza con molti posti letto, cucina e docce sufficienti per tutti, collaborata da uníampia zona di riposo antistante, dove ci si puÚ rilassare e riposare alla grande. Una bottega di generi alimentari, posta nelle vicinanze della chiesa, ci consentir‡ un minimo di approvvigionamento ed il giorno successivo saremo pronti e riposati per la nuova tappa.